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AUTHOR
Gabriella Palermo
Narrazioni dagli interstizi. Lidia Curti e le fabulazioni dei femminismi
On 21 April 2021 Lidia Curti left us. One of the first to develop cultural and postcolonial studies in Italy, a central voice in feminist and gender studies, a tireless scholar, Lidia Curti was a fundamental figure for all of us. In this article, through three of her key texts, I retrace the leitmotiv of women’s writing of living ‘between’ the interstices in the light of Donna Haraway’s FS figurations, and the postcolonial and feminist method of the listening position and of ‘speaking nearby’ against the powers of ventriloquism.
Posizionamenti transfemministi. Saperi situati e pratiche spaziali nel movimento Non Una di Meno
The aim of this paper is to analyse, through the toolbox of gender geography, the methodology of positionality and situated knowledge. The article examines some spatial practices of the transfeminist movement Non Una di Meno that involve us both as researchers and activists. The different forms of territorialisation and ways of “doing with” the space of the movement, are here presented through the specific cases of the demonstrations organised during the Covid-19 pandemic on the 25th of November 2020 and 8th March 2021. This enables us to present the methodology of positionality, and to analyse how feminist spatial practices can be the object of research and vice versa.
Donne, corpi e territori: riflessioni sulla transitorietà
Questo intervento analizza la transitorietà come concetto pregnante nella geografia di genere attraverso l’interpretazione di due video. Nel primo, la transitorietà è legata sia alla velocità del movimento del corpo nello spazio, sia al ritmo. Per Lefebvre, i ritmi sono costituiti dalla relazione fra luoghi, corpi in movimento e tempo. Il corpo e lo spazio hanno un loro ritmo, e quando nell’interazione reciproca questi due ritmi si incontrano, entrano “in armonia (euritmia) o in contrasto (aritmia) tra loro” (Lefebvre 1991). Lo stato di aritmia dipende dalle rappresentazioni associate al movimento: la dimensione politica del corpo e le gerarchie della classe, del genere, della razza. L’arit…
Rosalia e le altre: Identità, memorie e simboli del sacro femminile - Introduzione
Introduzione al volume: Rosalia e le altre : identità, memorie e simboli del sacro femminile. Vita e nascita del rito Introduction to the volume: Rosalia and the others: identity, memories and symbols of the sacred feminine. Life and birth of the rite
Under her eye: immaginari e pratiche spaziali transfemministe a Palermo
L’articolo analizza la performance organizzata da Non Una Di Meno-Palermo nella giornata contro la violenza maschile sulle donne e di genere 2020. Nel corso del presidio, lo spazio urbano è stato risignificato da un’‘Ancella’, riferimento al romanzo e alla serie The handmaid’s tale (Atwood, 1985). Utilizzata più volte dai movimenti transfemministi per rappresentare il controllo e il disciplinamento del corpo femminile, la rappresentazione dell’Ancella assume ulteriori significati nel contesto della pandemia del Covid-19. Il contributo indaga la performance analizzandone da una parte gli aspetti spaziali, in relazione alle altre forme di spazializzazione del movimento; dall’altra gli immagin…
Ghosts from the Abyss. The imagination of new worlds in the sea-narratives of Afrofuturism
This contribution aims to investigate a different ghostscape, shaped by the turbulent materiality of the sea: the abyss. A space of trauma and simultaneously of becoming, it is populated by spectral objects, traces, fragments, and, above all, ghosts. Looking into the abyss through the turbulent materiality of the sea (where the turbulence recalls Haraway’s trouble and the materiality a livingness of the world in which “matter comes to matter”), sea-related ghosts from the Black Atlantic to the Black Mediterranean emerge as absences-presences that matter. The emersion of sea-related new worlds is one of the main topics of Afrofuturism narratives: from the Drexciya world to the Novella The De…
Vite precarie. Attesa e speranza in Iran
Il volume esamina il senso di precarietà della vita sperimentato dagli iraniani e dalle iraniane nel primo decennio del ventunesimo secolo. La dissoluzione dei legami familiari, la precarietà lavorativa, le disuguaglianze di genere e di classe, un intenso individualismo, un senso di homelessness (mancanza di terra natia): tutti questi fenomeni contribuiscono alla determinazione delle vite precarie. Descritti dalla società come improduttivi e come un peso per la società, le giovani e i giovani iraniani sono sottoposti a una perenne incertezza determinata dal dispositivo dell’attesa, continua e senza fine, che li costringe in una pietrificante immobilità sociale e spaziale. Nelle vite precari…
Dendrolatrie della scia. Corpi arborei e semi della memoria
Invisibilizzazione, disumanizzazione, dolore del trauma, naufragio: la scia si produce e si riproduce in mare, in un attraversamento in cui il Mediterraneo diviene eco dell’Atlantico e viceversa. Centrale per questo riecheggiare è la memoria. La memoria di un passato che non è mai passato, che torna a fratturare il presente e continua a riprodursi in un tempo circolare della schiavitù, inteso come futuro creato da essa (Hartman 2007). E la creazione del futuro passa per la coltivazione dei semi della memoria: semi in movimento, che creano così una trama filiforme che unisce l’Atlantico Nero al Mediterraneo Nero. Depositari del passato e base per la creazione del futuro, i semi della memoria…
Dalle geografie terracquee alla Wet Perspective: scie e onde del Mediterraneo Nero
Beginning in the modern age, with the progressive conquest and discovery of the 'Outside', the sea became the leading element in the processes that have marked living in the sphere from then on (Sloterdijk, 2008). Although subject to mutations in time and space, the assumed terracqueous perspective moves away from the exclusivity of terracentrism towards a recognition of the centrality of the space of the sea. A space, on the one hand, that has become central to the production and reproduction of capital through accumulation and exploitation; on the other hand, a social, cultural, political space from which emerge the possibilities of breaking its structures of domination, power, hierarchis…
Fatti e Fabule. Geografie more-than-wet del Mediterraneo Nero
Postfazione. Nuove enclosure, caccia alle streghe e spazi (trans)femministi
Lo studio e l’analisi della caccia alle streghe attraversano tutta la produzione teorica e la riflessione politica di Silvia Federici. In questo nuovo testo, riprendendo alcuni dei temi chiave di Calibano e la strega2 – l’origine del capitalismo nei processi di recinzione delle terre comuni e dei corpi delle donne, la separazione tra produzione e riproduzione e l’organizzazione del lavoro riproduttivo nella lunga transizione capitalistica – Federici ci offre, ancora una volta, un metodo di critica e lettura del presente che si interroga costantemente su origini e trasformazioni del capitale.
Recensione di La questione mediterranea
Review of the book La questione mediterranea, by Ian Chambers and Marta Cariello, where the mediterranean is like a fluid archive, which is never intended as a collector of dead objects, but unlike traces, removed but never dormant, consisting of cultural practices.
Risk narrations and perceptions in the COVID-19 time. A discourse analysis through the Italian press
This paper explores how the risk related to the pandemic of COVID-19 was managed, narrated and perceived in Italy during the lockdown phase, from February until June 2020. To reach this aim, the study provides a discourse analysis of three main level: the official institutional discourses declaimed by the government and the health authority; the risk narration spread through the diaphragm of the Italian press, and specifically through two of the most-read newspapers in Italy (Repubblica and Corriere della Sera) and their related weeklies (Venerdì di Repubblica and Sette); finally, the diverse reactions and perceptions to the risk coming from the most affected and most vulnerable subjects, c…
Visual Methodologies and Geography's education in the pandemic time: notes on geopolitics of migration in the "Mediterranean Complex"
<abstract> <p>The relationship between Geography and the Visual has always been strong intertwined. As it is true that Geography has always operates through images (in the form of pictures, creative representations and above all cartographies), in the last two years, with the distance learning due to the spread of the Covid-19 pandemic, this phenomenon has not only increased, but it also became necessary. "The classroom as the most radical space", in the words of bell hooks, had to turn into a virtual space, where images have a fundamental role in the teaching/learning process. This paper wants to analyse the relationship between Geography and the Visual by analysing three image…
Recensione Femminismi futuri
Book Review: Future Feminisms: Theories | Poetics | Fabulations, edited by Lidia Curti, Iacobelli Editore, 2019. Feminisms Future is a text that offers a cartography of contemporary feminist discourses projected into the future, which critically question themselves by tracing possible trajectories.
Idrarchia, resistenza marittima e la produzione della razza. Intervista a Marcus Rediker
Marcus Rediker torna sul tema della tratta atlantica per discutere l’attualità della schiavitù quale costante nella storia e sviluppo del capitalismo. È sulle navi negriere durante il Middle Passage, «ancora ai margini della nostra coscienza moderna», che si produce la razza per come oggi la conosciamo, che si organizza l’accumulazione del capitale, che inizia a prender forma il capitalismo globale. Ma è nello stesso spazio atlantico che si costruisce la resistenza allo sfruttamento, la cooperazione radicale, la solidarietà conflittuale di schiavi ammutinati, marinai ribelli, fuggitivi e pirati. Il mare come luogo reale di comando e tensione al cambiamento, «come spazio delle principali tra…
Laboratorio Pandemia. Genere, riproduzione, spazio domestico
Mettendo al lavoro il metodo di una critica femminista che parte da Marx per andare oltre, Claudia Borgia e Gabriella Palermo guardano alle trasformazioni della sfera riproduttiva accelerate dalla pandemia. Richiamano un processo complessivo di ristrutturazione della riproduzione che investe lo spazio domestico e il suo esterno, il lavoro salariato e quello non retribuito. Nella complessità delle trasformazioni in atto, scelgono di indagare due aspetti specifici: «le implicazioni politiche e sociali di una pandemia del tutto scaricata sui cosiddetti lavori essenziali» e «le conseguenze del doppio carico di lavoro sulle spalle delle donne, divenuto estenuante». A partire da qui individuano a…