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S De Maria
Vetera rerum exempla. La cultura antiquaria fra Bologna e l’Europa nei secoli XV-XVII
Alcuni dotti di Bologna, attivi presso la corte bentivolesca, indagarono le fasi più remote della loro città, con forzature fantasiose ma anche con un’attenzione per i resti materiali di epoca romana. Il vivo interesse per le origini della propria città e per le testimonianze antiche della sua storia (fra le quali assumevano un’importanza crescente i documenti epigrafici) era condiviso da molti altri intellettuali in Germania e nei Paesi Bassi, molti dei quali almeno in parte si erano formati presso lo Studio bolognese. Se è difficile stabilire quale sia stato lo specifico apporto bolognese nella maturazione dell’interesse per l’antico di questi personaggi, a Bologna può in ogni caso essere…
Leon Battista Alberti archeologo
Il Convegno rientra nelle celebrazioni ufficiali per il VI centenario della nascita del grande umanista del Quattrocento italiano. Il contributo, unico nel panorama della critica albertiana, mira a mettere a fuoco le propensioni antiquarie e archeologiche dell'Alberti, inquadrando questi interessi nel vasto panorama della cultura antiquaria del Quattrocento italiano. Ne rivela anche aspetti significativi nel suo concreto operare come architetto e ne ricostruisce le pratiche della ricerca sui monumenti antichi di Roma e di molte altre parti dell'Italia.