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Valentina Acierno
Progettare la complessità
I territori periurbani delle nostre realtà contemporanee, per quanto oggetto di riflessione da alcuni decenni, continuano a essere una sfida accattivante per una progettazione urbana che vede nella complessità le più alte forme di potenzialità e ricchezza. I luoghi dell’eterotopia delle nostre periferie sono forse la forma materiale di una realtà generale sempre più complessa. È la compresenza dei diversi modelli insediativi, brani di campagna rimasti inclusi, spazi residui e/o aree dismesse, a caratterizzare il paesaggio attuale di moltissime, se non tutte, le aree appena fuori da gli ambiti storici delle nostre città.
Declinazioni e strategie di progetto nei centri minori
Il tracciato stradale che attraversa il territorio siciliano e connette Palermo ad Agrigento oltre che ad essere infrastruttura tout-court, può essere visto come un nastro che si svolge lungo situazioni molto diverse. Attraversando a volte, ammirando da lontano altre, oltre che il paesaggio inteso banalmente come territorio naturale, non antropizzato, anche la geografia del suolo costituita dalla trama dei campi della campagna agricola, il sistema degli insediamenti rurali, le aree industriali, e diversi piccoli centri urbani che hanno con la strada a volte rapporto di prossimità, altre di lontananza. Centri, cosiddetti minori molto diversi per loro localizzazione topografica e fisica ma an…
ARCHITETTURA IN CATALOGNA. LA MODERNITA' MODERATA E IL REALISMO COSTRUTTIVO
La Catalogna è una regione del mediterraneo in cui le condizioni politiche, economiche e culturali, dagli anni '30 agli anni '70 del secolo scorso, hanno determinato un atteggiamento nella produzione culturale definibile come una sorta di "povertà concettuale" che si traduce, nella pratica, in una primaria attenzione per la necessità, la contingenza, il realismo. Nella produzione architettonica questo atteggiamento vede nella "costruzione" il campo operativo in cui certi elementi tipici della realtà mediterranea, -la solidità costruttiva e la durata- diventano gli obbiettivi primari e i punti di partenza del pensiero progettuale.
Casa unifamiliare a Palermo
La questione della forma tra architettura e costruzione.
La "questione della forma", come risoluzione ultima nella costruzione del pensiero progettuale, cambia nella misura in cui cambia anche la scala del ragionamento (e dell'intervento), riportandola su un piano strettamente culturale e di ricerca. Esiste una diacronia tra momento inventivo (costruzione della forma nel pensiero progettuale) e momento esecutivo (costruzione materiale)?Quanto la forma dipende dal prevalere dell'uno sull'altro? Quanto, al contrario, è più il risultato lineare e cronologico di un processo che dal pensiero progettuale iniziale si sviluppa e matura attraverso il tempo della costruzione in forma fisica?
Contributo di Valentina Acierno
Il contributo riguarda la personale esperienza all'interno del Master "Urbanismo de las ciudades: Projectar la Perifèria" e la descrizione delle sollecitazioni ricevute da Manuel Sola Morales.
Lo sguardo del sacro sul mare - The Sacred overlooks the sea
Il saggio è inserito nella seconda parte del volume, intitolata "Mediterraneo, contaminazioni e influenze", esamina la capacità delle forme arcai-che e archetipiche dello spazio sacro di lasciare tracce della propria esistenza, mescolandosi e incrociandosi, nella costante, ciclica creazione di un nuovo ordine, che trova alimento nelle differenze e nelle peculiarità delle diverse realtà storiche e religiose, arricchendosi di intrecci trasversali e impuri che accomunano le culture architettoniche occidentali a quelle orientali del mare nostrum. In particolare affronta il tema del paesaggio delle isole Eolie ortemente connotato dalla presenza delle chiese e dalla loro ubicazione sul territorio…
Caratteri generali della tradizione architettonica catalana a partire dal fenomeno avanguardista
La Valle dei Templi tra città e mare
Il testo è la sintesi di alcuni temi di ricerca sviluppati negli ultimi anni che riguardano la città contemporanea in generale come sistema complesso, e la città di Agrigento come campo applicativo nella didattica dei laboratori di progettazione da me tenuti presso la Facoltà di architettura di Agrigento, in particolare. Le questioni generali della città contemporanea, che si traducono in elementi circostanziati e precisi del territorio agrigentino sono riferite al sistema delle infrastrutture, a quello degli spazi ad uso collettivo, al paesaggio naturale della Valle dei Templi e della costa.