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AUTHOR
Gabriella D'agostino
La cultura scientifica. Giuseppe Pitrè nella Sicilia del suo tempo
Il saggio indaga le connessioni di Giuseppe Pitrè con gli intellettuali del tempo e le tematiche dominanti in ambito scientifico, in territorio nazionale e internazionale
L'ultimo cavaliere
Anthropologie et histoire. Quelques notations sur la notion de « trace »
La rivincita del presente
Forme del tempo
Isole di memoria. Eritrei, meticci, italiani
Introduction
M. Kilani, Une expérience de la révolution tunisienne. Réflexions recuiellis par Gabriella D’Agostino
Prefazione
Les Normands et la mémoire populaire
Antropologia culturale, diritti delle donne, multiculturalismo
Il saggio, partendo da una riflessione sul relativismo culturale, mette in guardia sui limiti del multiculturalismo in una prospettiva di diritti umani che non siano egemonici e invita a ripensare il processo di costruzione degli esseri umani andando oltre le categorie di genere,
Forza del diritto o diritto della forza?
Editoriale
Si presenta il numero di giugno di Archivio Antropologico Mediterraneo transitato ora sul portale internazionale OpenEdition.org, a vent'anni dalla nascita della rivista
Alla ricerca del disvelamento. Conversazione a distanza con Tzevetan Todorov
Il saggio riprende alcuni dei temi centrali della produzione di Todorov collocandoli nell''ambito del più ampio dibattito contemporaneo, facendo emergere il contributo che la prospettiva antropologica può dare a una maggiore e più consapevole comprensione di temi fondamentali quali identità/alterità, multiculturalismo, diritti umani, democrazia, libertà.
D. Di Cesare, Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione
D. Di Cesare, nel suo recente lavoro Stranieri residenti, propone una riflessione lucida e rigorosa, ma nello stesso tempo appassionante, su cosa significhi oggi essere migranti e che cosa, più in generale abbia significato migrare nella storia dell’umanità. Scrive l’autrice: “Occorre una politica che prenda le mosse dallo straniero inteso come fondamento e criterio della comunità”. Andando oltre lo jus sanguinis, fondato su fantasmi che sostanziano la discendenza, e mostrando i limiti dello jus soli, che àncora la cittadinanza a un territorio, allo Stato-Nazione, invenzione storicamente recente, la filosofa propone lo jus migrandi. “Migrare – scrive – è un atto politico” e in questo senso …
Sicily
Editoriale/Editorial
Si tratta dell'editoriale della Rivista Archivio Antropologico Mediterraneo n. 18 (2) sul tema: On the Witness Stand: Environment Crises, Disasters and Social Justice
Presentazione/Présentation
Histoires de vie et mémoire de l'Italie en Erytrée. L'expérience et la narration
A partire dall''analisi di storie di vita raccolte in Eritrea, nel corso di una ricerca sulla memoria coloniale (condotta nel 2003-2004), l''Autrice si interroga sui meccanismi della memoria e le modalità di restituzione di un passato all''incrocio tra storia individuale e storia collettiva. Ricostruendo il contesto della ricerca, il saggio discute sulle forme di oggettivazione e rappresentazione del processo di "raccolta dei dati", sulle figurazioni della voce del narratore e dei soggetti agenti, sul metalinguaggio e la sua efficacia nella costruzione della conoscenza e sul tipo di sapere che ne deriva.
Forme dele cose, forme del tempo
Cultural Policies of Safeguard of Traditional Heritage. The Sicilian Case
The paper reconstructs an experience of cooperation between the University of Palermo and the Department of Cultural Heritage, Natural Heritage and Public Education of the Sicilian Regional Government, that took place at the end of 1970s. This experience is still regarded as a model of good practice based on the connection “culture and development” and focused on the recovery of traditional heritage. The author proposes an evaluation on short, medium and long-term effects on the Sicilian territory, dealing with notions such as memory and history, and discussing on the mechanism of objectivation of one’s own culture.
Napoleone Colajanni. Un contributo originale alle scienze umane del Novecento
Prefazione all'edizione italiana
Introduzione alla seconda edizione, rivista e integrata, del Manuale di Antropologia culturale di R. H. Robbins.
Participant Observation: The Personal Commitment in Native Life—A Problematic Methodological Topos
While it is well known that fieldwork started long before Malinowski, it is equally well known that the ethnographic method based on participant observation has been, since the 1920s, taken as a foundation for anthropological research and for the scientific status of the knowledge acquired by its means. This essay has several purposes: highlighting some issues related to Malinowski’s theory and practice of research, which are full of implications not always grasped in their theoretical and methodological complexity; recalling some criticisms that have been put forward in the anthropological debate toward the notion of reflexive observation; discussing some uses and abuses of ethnographic pr…
Forme del Tempo. Introduzione a un immaginario popolare
Storia e storie di vita. La memoria raccontata
U. Hannerz, Il mondo dell'antropologia
Altre storie. memoria dell'Italia in Eritrea
Una indagine sulla memoria coloniale italiana attraverso la raccolta di storie di vita apre la strada a una revisione critica che nella tradizione di studi italiana è ancora in gran parte da fare. Per quanto negli ultimi decenni questo processo sia stato avviato, l’immagine degli “Italiani brava gente” continua ad avere corso, con una formula retorica che tenta di dissimulare il colonialista nel colonizzatore, l’imperialista nel civilizzatore. Questo libro propone otto storie, raccolte ad Asmara, che narrano la vicenda coloniale intrecciandola ai ricordi personali e filtrandola attraverso la loro testualizzazione. Nella dialettica tra memoria e identità, queste narrazioni suscitano interrog…
Recensione di AM, Etnografie del contemporaneo IV: Artification at large, n. 40-42
Recensione del Numero monografico della rivista AM, Antropologia Museale sul tema dell'Artificazione
Moors and Christians in the Sicilian figurative and performance tradition
Among the different forms of the East/West dichotomy, one is recursive in the Sicilian figurative and performative tradition: the opposition between Moors and Christians. From ex-voto paintings to some traditional festivals and, above all, puppet theatre, this dichotomy grounds a cosmology, a reference system to convey an order to the world. This essay presents some examples.
Forme del tempo
Storia e storie di vita. La costruzione della memoria coloniale
Il saggio indaga la memoria italiana in Eritrea atttraverso la raccolta e l'analisi di storie di vita di asmarini che hanno conosciuto direttamente o indirettamente l'esperienza coloniale
Frammenti di un immaginario figurativo
Il contributo esplora il concetto di arte popolare e lo contrappone a quello di arte borghese e di arte colta, alla luce di quanto teorizzato negli studi di Alberto M. Cirese e Antonino Buttitta a partire dagli anni Settanta del Novecento. Nell’arte popolare a essere significativo non è il segno individuante ma la condivisione di un codice sociale, tanto a livello di espressione, quanto di contenuto. Se determinati manufatti presentano un’invariabilità di schemi che sembrano sfuggire alla dinamica dei mutamenti e delle trasformazioni indotte dai processi storici, essi tuttavia partecipano della dinamica di cambiamento, declinando un universo figurativo ancorato al presente storico. Se la fu…
Cura e educazione del corpo nella Colonia Eritrea
Il saggio riflette criticamente sulle politiche coloniali in Eritrea relative all'igiene, all'esercizio fisico e alla costruzione di "corpi docili".
M. Kilani, Quaderni di una rivoluzione. Il caso tunisino e l'emancipazione nel mondo contemporaneo
Le reti della buona morte
Il saggio indaga le modalità di rappresentazione della morte a partire da siti internet dedicati e ai "gadget" in vendita on line per il corredo funerario
M. Monti, C.A. Redi (eds), No razza, sì cittadinanza
Il volume raccoglie un ciclo di lezioni organizzate dal Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Pavia e dall’Open Lab, Laboratorio di Biologia dello Sviluppo, nell’ambito delle attività del Collegio Ghislieri di Pavia, Centro per la Ricerca e la Comunicazione, in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi. L’obiettivo è di fornire un contributo sul termine ‘razza’ anche in relazione al dibattito sull’articolo 3 della nostra Costituzione e sull’opportunità di una legge popolare per la cancellazione del termine ivi contenuto. I contributi, di studiosi di diversa formazione disciplinare, ha il pregio della chiarezza e può costituire un punto di riferiment…
Prefazione
Recensione di Culture del tatuaggio (a cura di ) Francesco Mangiapane, Gianfranco Marrone
Note etnografiche su un'esperienza di laboratorio teatrale in carcere
Il saggio è il resoconto attraverso le note di campo di un laboratorio teatrale svolto nel carcere dell'Ucciardone (Palermo) e seguito durante l'intero progetto nel 2016
Minori stranieri e scuola: quale inte(g)razione?
Nei programmi scolastici ispirati alla cosiddetta 'intercultura' si fa riferimento a una nozione reificata del concetto di cultura. Una riflessione sul tema in una prospettiva antropologica può aiutare a mettere a fuoco un percorso fruttuoso che liberi dalle pastoie dell' "appartenenza", delle "origini", della "tradizione" e conduca a ripensare a tutte queste dimensioni secondo un processo di interazione dinamica, situazionale e relazionale.
I femminielli napoletani: alcune riflessioni antropologiche
Costruire o de-costruire il campo / Constructing or de-constructing the field
Il saggio riflette sulla costruzione dell'oggetto della ricerca e sulla nozione di fieldwork
Una vita da passatore. Conversazione con C. Portevin
L'ordine del mondo
La construction de la memoire coloniale en Erythrée: les Eithréens, les Métis, les Italiens
Focusing on some passages of life histories collected in Asmara and based on the ‘memory of Italy’, I study the representation of the past in order to reveal the shaping of the subjective experience by the colonial discourse in Eritrea. If the main aim of my essay is the understanding of the play of interactions between individuals and collectivity, one more important element I take into account is ‘memory’ seen as a “social selection of remembering” (Halbwachs). I try to connect the social position and narrative role of single members (of the Eritrean society) to the meaning it takes the ‘going back to the past’ for them as individuals belonging to a group (an Eritrean, a Mestizo, an Itali…
Sottotraccia. Percorsi tra antropologia e contemporaneità
Il volume presenta una riflessione articolata in sette capitoli dedicati a temi significativi della disciplina, tradizione/modernità, identità/alterità, interpretazione/traduzione/scrittura, natura/cultura, diritti umani/multiculturalismo, aspetti imprescindibili della riflessione antropologica che devono essere attraversati anche quando non costituiscono l’epicentro o il cuore di riflessioni mainstream, per maturare uno sguardo antropologicamente attrezzato e per restituire all’antropologia un posto centrale per la comprensione del mondo contemporaneo, al di là di specialismi di aree di interesse o accanto a questi.
Aspettando il Festival Sole Luna
Il Festival di documentari Sole Luna, Un ponte tra le Culture nel 2015 ha compiuto 10 anni e si avvia alla undicesima edizione. L'articolo fa il punto sullo scopo di questo progetto.
Il principio dello stupore
Giuseppe Pitrè e la cultura scientifica nella Sicilia del suo tempo
Costruire il proprio "oggetto". I racconti della memoria coloniale
Travestimenti, corpi e questioni di genere. I femminielli napoletani
Il saggio riflette sulla costruzione del maschile e del femminile nell'ottica dell'antropopoiesi concentrandosi sul fenomeno dei femminilelli napoletani
James Clifford: l'antropologia dei margini
"Discorsi sugli uomini. Prospettive antropologiche contemporanee" presenta il contributo che otto tra i più significativi antropologi contemporanei hanno elaborato nell'ambito della riflessione antropologica. Tra questi, James Clifford, antropologo "eccentrico", di cui il saggio discute il contributo al dibattito antropologico contemporaneo e alla crisi della rappresentazione etnografica. Il saggio mette inoltre in evidenza come tematiche e sensibilità analoghe a quelle di Clifford e, più in generale, dell'antropologia cosiddetta postmodernista, siano rintracciabili, ben prima, nell'ambito delle scienze umane, nella riflessione semiotica lotmaniana, con le nozioni di testo, confine, dialogo…
De homine
Il sacro degli altri. Culti e pratiche dei migranti in Sicilia
Il libro riguarda la documentazione fotografica di pratiche cultuali di migranti in Sicilia (cristiani ortodossi, ebrei, musulmani, buddisti, induisti di diversa provenienza, accompagnata da saggi sugli specifici culti documentati. Le foto sono di A. Russo e G. Muccio.