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AUTHOR

Ennio Mineo

Falcando, Ugo

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Ebrei

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Storia di Palermo. Dal Vespro a Ferdinando il Cattolico

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Preminenza e distinzione in Italia tra XIV e XV secolo. Alcuni problemi

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La repubblica come categoria storica

This essay analyzes the formation of the «republic» as double-sided object, a political concept and a historical paradigm, on the ground of the very influential models proposed by John Pocock and Quentin Skinner at the end of the of the 20th century. In the work of the two historians the «republic» has been represented as a political form provided with strong temporal continuity. The languages of the civic virtue and the political liberty, elaborated in ancient times (Greek or Roman), are revived in the Italian communes of the later Middle Ages (in Skinner’s vision) or during the Florentine Renaissance (according to Pocock). Though their views about the characters of these languages diverge…

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Speciale, Pietro

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Stato, ordini, distinzione sociale

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voce: Aleramici

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La repubblica dell’emergenza. Mineo legge Fournel,Zancarini

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Costituzioni di Melfi

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Mondiale ma non troppo

La Storia mondiale dell’Italia costituisce un’interessante sperimentazione di scrittura in chiave non piu nazionale della storia (o delle storie) della penisola. Priva, volutamente, di una logica narrativa, si pone l’obiettivo di reperire, nel passato lontano, o lontanissimo, e recente, quanti piu spunti possibili di costruzione dell’Italia come oggetto culturale fino all’emergere recente dell’idioma nazionale, e dell’Italiano come tipologia o carattere. Si nota che lo spazio entro cui si attivano questi meccanismi, una volta gettato lo sguardo fuori dalla penisola, e si il mondo, ma e molto di piu l’Europa.

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Roberto il Guiscardo

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Roberto d’Angiò

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Pensare la Sicilia medievale

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Entre caritas et commons. De l’historicité du bien commun

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Amore e politica. Una nota su Arendt e Negri

The return of love as a political resource is a phenomenon of modest relevance. In some cases, however, it appears as an instrument and as a theme of possible strategies of response to the changes and crises that marked the twentieth century. In this contribution we focus on the contrasting uses of political love in the very different reflections of Hanna Arendt and Antonio Negri, and in particular on the function that the reference to the past plays in them

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Corradino

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Caritas e bene comune

Tra il XIII e il XIV secolo in Italia, e soprattutto a Firenze, prende forma una nuova ideologia del «bene comune», molto legata al rafforzamento dello «stato» comunale durante la fase caratterizzata dal dominio del «popolo» . Alla base di questo rinnovamento sta l’esplicita politicizzazione della virtù cristiana della carità. Il legame politico rientrava tradizionalmente nelle categorie dell’amicizia e dell’amore, non della carità, virtù «universale» che legava l’uomo a Dio e gli uomini tra di loro nella comunità della chiesa: il sistema tomista fornisce un rappresentazione codificata di questa logica. Viceversa, alcuni autori, da Tolomeo da Lucca a Remigio de’Girolami a Coluccio Salutati,…

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Vespro

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Michele da Piazza

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Nobiltà romana e nobiltà italiana, 1300-1500. Parallelismi e contrasti

Dinanzi alla storia di Roma in età tardomedievale, dalla metà del Duecento in avanti, gli storici si sono interrogati sul suo grado di originalità, e in particolare sulla congruenza della sua evoluzione politica e istituzionale con quella di altri sistemi politici italiani, comunali o monarchici. Il problema delle aristocrazie si colloca all’interno di questo quadro. Questo contributo prova ad accertare fino a che punto gli schemi e i linguaggi adoperati, in ambito comunale o monarchico, per identificare il ceto superiore privilegiato venissero assunti all’interno della realtà romana, quanto venissero manipolati, e su quali altri parametri una nuova comparazione può essere impostata. L’indu…

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II Popolo come regime di esclusione. Mineo legge Blanshei

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Nobiltà

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Recensione a P. Colletta, Storia, cultura e propaganda nel Regno di Sicilia nella prima metà del XIV secolo: la Cronica Sicilie, Roma, Istituto storico italiano per il medio evo, 2011

recensione

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Voce: Angioini

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Liberté et communauté en Italie (milieu XIIIe-début XVe s.)

Salvo forse alcune eccezioni, limitate all’ambito strettamente dottrinario, i secoli del basso medioevo non producono un vero e proprio oggetto «repubblicano», ossia l’idea e la pratica di uno specifico regime, opposto a quello monarchico; era quest’ultimo, invece, a essere percepito dappertutto come la forma ortodossa di governo naturale. Leggere le esperienze politiche comunali, specie quelle dell’Italia centro-settentrionale, alla luce dei linguaggi e dei simboli codificati prima (quelli della repubblica romana) e dopo (quelli delle diverse repubbliche moderne) ha prodotto sovente effetti fuorvianti. Ciò detto, la libertà politica delle comunità e la partecipazione (degli individui e dei…

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Palermo in the 14th-15th century: the Urban Society

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Crociate

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Stati di antico regime e formazione del capitalismo. A proposito di un libro di Stephan Epstein

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Palermo 1290-1470: gruppi e spazi sociali

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Szlachta średniowieczna w historiografii niemieckiej (i nie tylko)

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Musulmana, dominazione

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Normanni

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Malaterra, Goffredo

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Ordini mendicanti

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voce:Adelasia, contessa

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Paesaggi e insediamenti

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«Necessità della tirannide». Governo autoritario e ideologia della comunità nella prima metà del Trecento

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Svevi

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Una discussione con Giorgio Chittolini. Gli storici e la prospettiva neoepocale

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Ruffo, Pietro

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Cose in comune e bene comune. L’ideologia della comunità in Italia nel tardo medioevo

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Famiglie e istituzioni in alcune comunità dell'Italia centrale nel basso Medioevo

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Carlo d'Angiò

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Morte e aristocrazia in Italia nel tardo medioevo. Alcuni problemi

Lo scopo di questo contributo è di individuare alcuni tasselli di una possibile comparazione all’interno dell’Italia del tardomedioevo finalizzata a verificare se c’è un nesso fra il mutamento generale, non limitato al vertice della società, che le pratiche e i rituali della morte subirono soprattutto dalla metà del Trecento - che è un mutamento innanzitutto culturale (ad esempio la progressiva marginalizzazione o comunque forte specificazione della presenza femminile, la mascolinizzazione di una gran parte del rituale, specie nel caso del funerale degli uomini) - e la formazione di identità aristocratiche in gran parte nuove, specificamente radicate nei diversi contesti politico-istituzion…

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State, orders, and social distinction

This essay seeks to compare different forms of the social distinction in Italy in the late Middle Ages, looking in particular at the specification of the hierarchical mechanisms and of the languages of aristocratic legitimation. In this perspective the framework of a ‘orders society’, whose issues are in part different from those of the previous centuries, correspond to the formation of the territorial states, as they emerge from the crisis of the communal cities and from the end of the unity of the “Regnum Siciliae”. The aim is to describe and analyse some of these forms in order to underscore both the common characters (beginning from those that can justify a ‘framework’, as the circulati…

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