0000000001192338
AUTHOR
Armando Bisanti
«Tange, sodes, citharam» (CB 121): «chiodo scaccia chiodo», Orazio e al disillusione d'Amore
The poetry of Horace (not only the author of «Satyres» and «Epistles», but also that of «Odes» and «Epodes») has a big diffusion in «Carmina Burana», and there are many compositions who clearly show that. CB 121 («Tange, sodes, citharam») is a lyric in wich we can find a brilliant, amusing and ironical reflection about women’s fidelity and infidelity in love. At the first time (stanzas 1-3) a boy, addressing his speech to a friend, contrasts the infidelity and venality of his earlier girl with his idealized new lover; but, at the end of the poem (stanza 4), the second spokesman rupts love illusion of the first, because he, who is being consulted on how make the girl more submissive, casuall…
La poesia epico-storica mediolatina (secc. VI-X). Caratteri generali, consistenza del “corpus” e stato della ricerca
The work is concerned with examination of the principal Middle Latin epic-historical poems written between the 6th and 10th centuries, from Corippo to Rosvita of Gandersheim. It is divided into three sections, the first of which is devoted to Corippo (Iohannis and In laudem Iustini Augusti Minoris), which represents the archetypical model of Middle Latin epic-historical poetry; the second then concerns the production of the Carolingian age, through analysis and presentation of four poems (Aachener Karlsepos or Karolus et Leo, De gestis Hludowici Imperatoris by Ermoldo Nigello, De bellis Parisiacae urbis by Abbo of Saint-Germain and Annales de gestis Karoli Magni by the so-called “Saxo Poet”…
Un "falso" ovidiano del XIII secolo: gli «Pseudo-Remedia amoris»
Citazioni classiche nel «De contemptu mundi» di Lotario di Segni
Recensione a: Platonis Gorgias Leonardo Aretino interprete, a cura di M. Venier, Firenze 2011
Recensione al vol. Platonis Gorgias Leonardo Aretino interprete, a cura di M. Venier, Firenze 2011.
Il «Novus Avianus Astensis»
Sono apparse nell’ultimo decennio le edizioni critiche del Novus Avianus del cosiddetto Astensis poeta, ignoto poeta italiano, originario di Asti che nell’XI secolo rielaborò le favole avianee sottoponendole ad una ponderata amplificatio e ridistribuendole, secondo l’argomento, in tre libri. Lo studio indaga le caratteristiche di questa produzione favolistica, studiando i modi di rimaneggiamento delle favole avianee sperimenate dai singoli rielaboratori mediolatini.
L'epigramma «Ad Carolum regem Francorum» di Enea Silvio Piccolomini fra dimensione encomiastica e professione di poetica
This paper offers a strict analysis of Enea Silvio Piccolomini’s epigram 24 Van Heck (Ad Carolum regem Francorum), composed by the young humanist in praise of Charles VII of Valois, king of France, in july 1429 – and then soon after his coronation, which had place at Reims the 17th of July 1429: an "epigramma longum" (46 hexameters), in which we can find the admiration and the courtly exaltation of the new king of France, and the conception (classic and, particularly, Horatian) of the poetry who can make eternal the glory of the famous men.
Spigolando lungo il testo delle «Facezie» di Poggio
Navigando nell'oceano dei racconti salgariani
During his life Emilio Salgari (1862-1911) wrote about 150 tales of adventures, often published under pseudonyms (cap. Guido Altieri, S. Romero, Enrico Bertolini, etc). They mirror the variety and scope of the subjects dealt with by Salgari in his novels. The first part of my paper reviews the existing bibliography on Salgari’s tales. The second part analyzes three collections of tales, Le novelle marinaresche di Mastro Catrame (Torino, Speirani, 1894), Nel paese dei ghiacci (Torino, Paravia, 1896), Le grandi pesche dei mari australi (Torino, Speirani, 1904), and the short story I predoni del gran deserto (Napoli, Urania, 1911).
Appunti sulla fortuna mediolatina e romanza dei «Novi Aviani»
L'epica latina altomedievale e il «Waltharius»
In questo volume viene presentato un panorama della poesia epica latina altomedievale, dal sec. VI al X (Corippo, Venanzio Fortunato, epica di età carolingia e ottoniana, «Within piscator»), con particolare attenzione al «Waltharius», del quale vengono illustrati e analizzati trama e struttura, fonti e modelli, problemi cronologici e attributivi, singoli episodi, rapporti col più tardo «Chronicon Novaliciense».
Anonimo, De Cavichiolo, edizione critica, traduzione e commento a cura di Armando Bisanti
Il «De Cavichiolo», breve testo dialogico in 76 distici elegiaci, incentrato sull’alterco fra una moglie insoddisfatta e un marito sodomita, ha posto delicati e controversi problemi agli studiosi che se ne sono occupati. Le questioni principali, strettamente correlate e interdipendenti, riguardano la cronologia della "pièce" (con ipotesi oscillanti fra il XII-XIII e il XV secolo) e i rapporti fra essa e la novella boccacciana di Pietro di Vinciolo (Decam. V, 10). L’edizione del «De Cavichiolo» che qui si propone è fondata sulla "recensio" di tutti e sette i manoscritti noti dell’opera. Nell’introduzione sono presentati la trama, il contenuto, i temi e i personaggi del «De Cavichiolo», viene…
Desiderio, crudeltà e conversione nell’«Agnes» di Rosvita di Gandersheim
In her last hagiographical poem, «Agnes», Hrotsvit of Gandersheim (935-973) elaborates in 459 rhymed hexameters a story already told in many hagiographical an hymnological texts, the story of young roman virgin Agnes (it was told by pope Damasus, Prudentius, Ambrosius, Beda, and the anonymous «Passio Agnetis»). The paper presents and analizes Hrotsvit’s «Agnes» in his literary, historical, hagiographical, religious components and particularly insists on the themes of “desire”, “cruelty”, “conversion” and “martyrdom” which occur in it.
Il capitano Guido Altieri, ovvero Emilio Salgari e il fascino esotico della contemporaneità
Lettura di un coro dell’«Ecerinis» di Albertino Mussato (vv. 113-162) fra Seneca, Guizzardo e Castellano
L’intervento si propone di analizzare, come "specimen" privilegiato, il primo coro dell’«Ecerinis» di Albertino Mussato (vv. 113-162, inc. «Quis vos exagitat furor»), alla luce, soprattutto, delle suggestioni senecane (ma anche attinte a Boezio e ad altri "auctores" classici e medievali) che lo innervano. Insieme, si cerca di contestualizzare la funzione e il ruolo che questo coro ricopre all’interno della tragedia mussatiana. La lettura e l’analisi del brano corale vengono, poi, supportate dal correlativo confronto col commento di Guizzardo da Bologna e Castellano da Bassano, anche allo scopo di mettere nel dovuto risalto i modi e le tecniche di spiegazione e di interpretazione esperite da…
Ildeberto di Lavardin. Vita, opere, problemi attributivi
La «Bataille de Caresme et de Charnage». Parodia e ironizzazione letteraria
La «Bataille de Caresme et de Charnage» («Battaglia di Quaresima e Carnevale») è un poemetto francese di 574 ottosillabi a rima baciata, risalente al XIII sec., breve e lineare per ciò che riguarda l’articolazione narrativa, ma quanto mai complesso nelle sue interne e sotterranee significazioni. Un testo, la «Bataille», che si rivela campione privilegiato di indagine sia letteraria sia folklorico-antropologica, poiché caratterizzato da una sapiente tessitura di motivi che rimandano al "fabliau", al "lai", al "débat", al contrasto e, in ultima analisi, anche al teatro. Un testo, inoltre, evidentemente contrassegnato dalla costante e consapevole parodia dei temi e degli stilemi delle "chanson…
La figura di Zosima, padre "autorevole", nella leggenda di Maria Egiziaca
La leggenda di Maria Egiziaca ha goduto di grande successo nella tradizione agiografica orientale e occidentale dal VI-VII sec. fino al pieno e tardo Medioevo. Personaggio fondamentale e vero coprotagonista della leggenda è padre Zosima, colui che incontra Maria Egiziaca nel deserto palestinese e con lei stabilisce un rapporto di devozione, fino alla morte della donna e al suo seppellimento. Tale figura riceve, nelle varie versioni della storia, un diverso trattamento da parte dei diversi autori: spesso, infatti, a lui vengono dedicati ampi stralci, soprattutto all’inizio del racconto, mentre talvolta la narrazione è centrata pressoché esclusivamente sulla storia della conversione e della r…
La fuga in Egitto, la distruzione degli idoli, la conversione di Afrodisio (Rosvita, «Maria» 692-862)
In questo lavoro viene presentata una breve analisi dei vv. 692-862 di «Maria», il primo dei poemetti agiografici di Rosvita di Gandersheim, contenente la narrazione degli episodi relativi alla fuga in Egitto della Sacra Famiglia, alla distruzione degli idoli pagani all’arrivo di Maria, Giuseppe e Gesù nel tempio della città egiziana di Sotine, e alla repentina conversione di Afrodisio, governatore della stessa città. Il poemetto è ispirato al Vangelo dello Pseudo-Matteo, che Rosvita segue con notevole fedeltà, operando, in fondo, una vera e propria “versificazione” del modello. Nella seconda parte del testo vengono fornite alcune considerazioni sul tema della “conversione” nell’opera di Ro…
Una facezia di Poggio nell'«Epirota» di Tommaso de Mezzo
Printed in 1483, Tommaso de Mezzo’s «Epirota» belongs to the second time of the latin humanistic comedy of the Quattrocento, characterized by a strictly imitation of Plaute (and also of Terence), more strong than in the texts of the first half of the century. The first section of this paper presents Tommaso de Mezzo’s life and works, and plot, types and subjects of «Epirota». The second part of the article offers the analysis of some scenes of the comedy, in which the author clearly employs one of Bracciolini’s «Facetiae».
Guido de Columnis (fl. 1272-1287)
Scheda bibliografica su Guido delle Colonne e la sua «Historia destructionis Troiae»
Voce, gesto, didascalia. Effetti di scena nelle "commedie elegiache" latine del XII e XIII secolo
Gli studi tre-quattrocenteschi di Rossella Bessi
«Huc usque, me miseram!» (CB 126): una "chanson de femme" mediolatina
«Huc usque, me miseram» (CB 126) is one of the most interesting poems of the «Carmina Burana». We can find in it at least three elements of big suggestion: 1) the theme of the pregnancy; 2) the choice of a girl as spokeswoman; 3) the subject of the "absentia" of the lover. In this paper a strict analysis of the text and of its literary, metrical, rhetorical characteristics is produced, with some considerations about the theme of the “female voice” and a particular attention to the topics that occur in the poem and the relations with the contemporary French lyric (for example, the “chanson de femme”). The appendix then shows the relations between CB 126 and the “letter of the pregnant woman”…
Un ventennio di studi su Rosvita di Gandersheim
Il viaggio di Lopichis (Paolo Diacono, HL IV 37): discesa agli inferi e ascesa alla salvezza
This paper explores the tale – which is also a saga – of the escape of Lopichis, a Langobard, from the Avaro-Slavic captivity in the first half of the 7th century, described by Paul the Deacon in his Historia Langobardorum (book IV, chapter 37). Lopichis was the great-grandfather of Paul the Deacon. The analysis focuses on the episodes of the encounter with a wolf who tooks the leadership until Lopichis decided to shoot him with a bow; and the encounter with an old Slavic woman who saves the young man from the death. The tale written by Paul the Deacon is formed by two opposite sections: the first figures as a descensus ad inferos, the second as ascensio to the salvation.
La figura di Zosima, padre "autorevole", nella leggenda di Maria Egiziaca
The legend of saint Maria Aegyptiaca knew a large diffusion in hagiographical tradition, between East and West, from VI-VII century to the end of the Middle Ages. Together with Maria, father Zosima is the most important figure of the legend (a true “deuteragonist” of the narrative plot). He meets the heremitic woman in the wilderness of Palaestina and has a particular relation with her, founded on deference and devotion, till the death and the engraving of the old Maria. The type of father Zosima, in the various versions of the story, obtains different cures by the poets and the authors. By some select specimens (essentially taked from Hildebertus of Lavardin’s «Vita beate Marie Egiptiace» …
Noterelle al «Filostrato» e al «Ninfale fiesolano» di Giovanni Boccaccio
Abstract: This paper presents three brief reading notes on as many passages of the Filostrato (IV 51:1-8; IV 56, 4-8) and the Ninfale fiesolano (229, 1-5) by Giovanni Boccaccio, in the search for probable classical and medieval latin sources and models that have so far escaped the attention of scholars.
Innologia e agiografia nel ritmo «Veni, dator omnis boni» di Ilario d'Orléans
Hilary of Orléans (about 1075-1140) spent considerable time in Angers between 1105 and 1122-1123. In the cloister of Saint Eutrope he knew the recluse Hervé (who became his friend) and Eve of Wilton (about 1058-1120), an English anchoress whose life was very holy and pious. In his rhythm «Veni, dator omnis boni, veni, Sancte Spiritus», the medieval poet remembers the life and the death of Eve and supplies God, the Holy Mother, the Holy Spirit and all the Saints to take her in Paradise. The composition is full of hymnological and hagiographical themes. This paper presents a strict analysis of the text, with many considerations about rhetorical, stylistic and metric elements which occur in it.
La leggenda di Walthario e i distici «Vualtarius fortis» nel «Chronicon Novaliciense»
Nel libro II del «Chronicon Novaliciense» (sec. XI) l'anonimo cronista narra la vita e le imprese di Walthario, protagonista del poema epico post-carolingio «Waltahrius» (di cui l'autore del «Chronicon» cita parecchi passi), fattosi monaco presso il convento di Novalesa e ivi distintosi per forza e coraggio. Alla narrazione delle vicende di Walthario sono preposti quattro distici elegiaci (inc. Vualtarius fortis) composti, a quanto dice il cronista, da un "sapiens versicanorus". Dopo aver riassunto il racconto del «Chronicon Novaliciense» relativo a Walthario e aver analizzato i quattro distici in questione, si propone che essi rappresentino un "epitaffio" in lode dell'eroico monaco.
Dalla «divinitas» alla «feritas». Le metamorfosi di Giove in alcuni testi poetici del Quattrocento
L'«interpretatio nominis» nel «Geta», nell'«Aulularia», nell'«Alda» e nella «Lidia» (e in altre commedie elegiache)
Domenico Romano (1922-2012) e Ferruccio Bertini (1941-2012). In memoriam
Breve ricordo della figura e della attività scientifica e didattica di due latinisti scomparsi a poca distanza di tempo l'uno dall'altro, nei primi mesi del 2012, Domenico Romano (Palermo, 1922-2012) e Ferruccio Bertini (Genova, 1941-2012).
Metafore, topoi, procedimenti retorici e motivi novellistici in alcune commedie mediolatine
Gaspar Veronensis n. ca. 1400 - m. 1474
Le fonti classiche e moderne di un "incipit" montiano (Pel giorno onomastico della mia donna Teresa Pikler, v. 1)
Il fior del giglio nella tradizione poetica classica e medievale (note ad Alessandro Neckam, Suppl. Defect. 1,331-346)
Su alcuni «carmina minora» di Ildeberto di Lavardin
Cataldo Roccaro (1947-1998). Un classicista votato alla latinità medievale
Presentazione critica e ragionata della produzione scientifica di Cataldo Roccaro (1947-1998), docente di Letteratura Latina medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Palermo dal 1980 al 1998, anno della sua morte. In particolare, ci si sofferma sui contributi classicistici (Ennio, Plauto) e soprattutto su quelli medievistici, dalle edizioni critiche (l'«Hortulus» di Walahfrido Strabone e i «Sermones» attribuibili a Ruggero da Piazza) agli studi specifici su Alcuino di York, sulla favolistica, sulla predicazione, su Floro di Lione, su Eugenio Vulgario e così via.
Ancora sul «De Cavichiolo»: prosodia e metrica
Questo contributo (ricollegandosi a un precedente saggio del medesimo autore) ribadisce, attraverso l'analisi delle caratteristiche prosodiche e metriche del testo, come il «De Cavichiolo» non possa essere considerato - diversamente da quanto spesso è stato fatto dagli studiosi - una "commedia elegiaca" medievale, del XII o del XIII secolo, bensì un testo umanistico, assai probabilmente dei primi del Quattrocento.
Scilla e Romilda: due modelli per una lavandaia omicida. Sulla "tragedia" «Due lotrices» di Giovanni di Garlandia
Suggestioni senecane nella «Vita di Bartolomeo Colleoni» di Antonio Cornazzano
Scene giudiziarie nelle tragedie e nelle commedie latine del XII e XIII secolo. Il «De Affra et Flavio», il «De Paulino et Polla» di Riccardo da Venosa, l’«Arabs»
La commedia elegiaca e la tragedia latina del XII e XIII secolo mostrano una larga e varia ricchezza di caratteristiche, temi, soggetti e tipologie letterarie: uso del distico elegiaco, "imitatio" ovidiana, preponderanza della tematica amorosa, compresenza di narrazione e dialogo, e così via. Un elemento caratterizzante di alcune di queste commedie e tragedie medievali è rappresentato dalle scene giudiziarie. In questo saggio, dopo una breve introduzione sul genere letterario, viene svolta una puntuale analisi delle scene di giudizio che ricorrono in tre testi latini del XII e XIII secolo, una tragedia (l’anonimo «De Affra et Flavio»), una commedia elegiaca (il «De Paulino et Polla» di Ricc…
Sul carme 35 (Ad Mathildem reginam) di Ildeberto di Lavardin
ADELARDO DI BATH, L’identico e il diverso (De eodem et diverso)
Un triangolo dinastico-familiare e un sogno d'amore infranto: il racconto «Un dramma in Persia»
A proposito di alcuni recenti studi sui carmi della «Anthologia latina»
Scene giudiziarie nelle tragedie e nelle commedie latine del XII e XIII secolo. 1. Il «Mathematicus» di Bernardo Silvestre e il «Milo» di Matteo di Vendome
The latin “elegiac comedy” and the latin “tragedy” of XIIth and XIIIth centuries display a big and vari-ous richness of topics, themes, subjects and literary features: use of the elegiac couplets, ovidian imita-tion, meaning of love, incidence of dialogic and narrative sections, and so on. One of these topics is represented by the “scenes of trial by jury” which happen in some of the medieval comedies and trag-edies. This paper, after an introduction to the literary kind, is dedicated to the analysis of the “scenes of trial by jury” which we can find in two texts, a tragedy (Bernardus Silvestris’ Mathematicus) and a comedy (Matthew of Vendôme’s Milo).
Una recente edizione del «Cupido cruciatus» di Ausonio
Recens. a: Eginardo, Vita Karoli. “Personalità e imprese di un re grandissimo e di meritatissima fama”, a cura di P. Chiesa, saggi introduttivi di G. Albertoni, I. Pagani, L.G.G. Ricci, F. Stella, A. Zironi, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2014, in «Bollettino di Studi Latini» 46,1 (2016), pp. 402-407.
Recensione del vol. Eginardo, Vita Karoli. “Personalità e imprese di un re grandissimo e di meritatissima fama”, a cura di P. Chiesa, pubblicato nel 2014 dalla SISMEL-Edizioni del Galluzzo di Firenze. Il vol. presenta il testo latino della Vita Karoli di Eginardo, con trad. ital. a fronte, ricco commento, introduzione dello stesso Chiesa e cinque saggi critici (di Albertoni, Pagani, Ricci, Stella e Zironi).
Due ipotesti per un testo. La settima novella di Francesco Maria Molza
This article aims to analyse Francesco Maria Molza’s not certainly attributed novella VII. Even though the text was inspired by one of Franco Sacchetti’s short stories, in the final section the author inserted a quotation-translation of Poggio Bracciolini’s facezia 143. The quotations, translations and reworkings of Bracciolini’s text demonstrate the Renaissance writer’s narrative and stylistic abilities.
Prudenzio nel X secolo. A proposito di alcuni studi più o meno recenti
Spunti di racconto in alcuni «Carmina Cantabrigiensia»
The «Cambridge Songs» («Carmina Cantabrigiensia») are a collection of short Latin poems which we find in the lone manuscript Gg. 35 (Ca), housed in the Cambridge University Library. The manuscript itself was produced at the monastery of St. Augustine in Canterbury, in the middle of the XIth century, just before the Norman invasion of England. The best part of the poems of the «Cambridge Songs» probably derives from Germany and belongs to a period between IXth and XIth centuries. The 84 poems of the collection display a diversity of form, content and function. We can extricate praise poetry for kings and bishops, erotic verses, nature poems, and other sort of writing less easily classified. …
Temi narrativi ed elementi novellistici, agiografici ed esemplari nei «Carmina Cantabrigiensia»
The «Cambridge Songs» (Carmina Cantabrigiensia) are a collection of short Latin poems which we find in the lone manuscript Gg. 35 (Ca), housed in the Cambridge University Library. The manuscript itself was produced at the monastery of St. Augustine in Canterbury, in the middle of the XIth century, just before the Norman invasion of England. The best part of the poems of the «Cambridge Songs» probably derives from Germany and belongs to a period between IXth and XIth centuries. The 84 poems of the collection display a diversity of form, content and function. We can extricate praise poetry for kings and bishops, erotic verses (some of which have been erased or inked out), nature poems, and ot…
Recensione a: Galileo GALILEI, Lettera a Cristina di Lorena, edizione critica a cura di O. Besomi, collaborazione di D. Besomi, versione latina di E. Diodati, a cura di G. Reggi, Roma-Padova 2012
Recensione al vol. Galileo GALILEI, Lettera a Cristina di Lorena, ed. critica a cura di O. Besomi, collab. di D. Besomi, vers. lat. di E. Diodati, a cura di G. Reggi, Roma-Padova 2012.
Quattro studi sulla poesia d'amore mediolatina
Il vol. presenta, debitamente ampliati, rielaborati e aggiornati, quattro studi (già precedentemente comparsi in varie sedi, dal 1993 al 2009) sulla poesia d’amore mediolatina, in un arco cronologico che va dal sec. VI (Venanzio Fortunato) al XIV (Giovanni del Virgilio e ser Nuccio da Tolentino), passando attraverso i secc. XI e XII (Ildeberto di Lavardin, il “contrasto” fra la monaca e il chierico). In genere, si tratta di un percorso fondato sull’analisi di testi particolarmente significativi (le poesie di Venanzio Fortunato, soprattutto quelle indirizzate a Radegonda di Turingia e ad Agnese di Poitiers; un carme di Ildeberto in lode della regina Matilde d’Inghilterra; il “contrasto” fra …
Effetti scenici nel «Pamphilus» e nel «Babio»
Fra le “commedie elegiache” latine del XII e XIII secolo, il «Pamphilus» e il «Babio» rappresentano al meglio le componenti spiccatamente “teatrali” del genere comico-elegiaco mediolatino. Infatti, oltre a essere interamente dialogate – mentre tutte le altre “commedie elegiache” sono miste di parti dialogate e di parti narrative – il «Pamphilus» e il «Babio» presentano entrambe una lunga serie di elementi scenici (didascalie interne, battute a sorpresa, dialoghi rapidi a botta e risposta, e così via) che possono far presupporre un’intenzione rappresentativa da parte degli autori o, comunque, risultano finalizzati a una possibile resa scenica. Per entrambe le “commedie”, dopo una sintetica p…
Una suggestione archilochea ne La Città Morta?
This note proposes the hypothesis that in La città morta, Act II, sc. I, d’Annunzio used a fragment of Archilochus, sent to us by Plutarch and Athenaeus.
L'«Altercatio Phyllidis et Flore» (Carmina Burana 92) fra tradizione e innovazione
«Schede Medievali» senza Sandro Musco
Breve ricordo di Sandro Musco (1950-2014), presidente dell'Officina di Studi Medievali di Palermo e docente di Storia della Filosofia Medievale presso l'Università degli Studi di Palermo.
Il convertito che opera conversioni: san Dionigi nel «Dionysius» di Rosvita di Gandersheim
In her seventh hagiographical poem, «Dionysius» (or «Passio sancti Dionysii egregii martyris»), Hrotsvit of Gandersheim (935-973) elaborates in 266 rhymed hexameters a story already told in the «Vita sancti Dionysii» of Hilduinus, abbot of Saint-Denis, composed about 835 by order of the emperor Louis the Pious, to whom he is devoted. Hrotsvit, in this work, presents the figure of Dionysius as a convert by the apostle Paulus, who consecrates his new Christian life to the conversion of the Pagans, until his martyrdom (which is under the topic of “cephalologie”, a recurring theme in classical and medieval lore). The poem has a big interest, both historical and literary. The paper presents and …
Un "num" anomalo in Rodolfo Tortario (e in Marbodo di Rennes)
Recensione a: Nonio Marcello, De conpendiosa doctrina. Edizione critica a cura di P. Gatti, R. Mazzacane,, E. Salvadori, già diretta da F. Bertini e G. Barabino. I. Libri I-III, a cura di R. Mazzacane, con la collaborazione di E. Magioncalda, introduzione di P. Gatti, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2014 - Nonio Marcello, De conpendiosa doctrina. Edizione critica a cura di P. Gatti, R. Mazzacane,, E. Salvadori, già diretta da F. Bertini e G. Barabino. III. Libri V-XX, a cura di P. Gatti e E. Salvadori, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2014, in «Bollettino di Studi Latini» 46,1 (2016), pp. 384-387.
Recens. ai primi due voll. (il I e il III) della nuova ediz. del De conpendiosa doctrina di Nonio Marcello, pubblicati nel 2014 a Firenze dalla SISMEL-Edizioni del Galluzzo.
La poesia d'amore nei «Carmina Burana»
La poesia d’amore mediolatina dei secoli XII-XIII si presta, per le sue peculiarità, a uno spettro di analisi particolarmente vasto, vario e diversificato. Da una parte, infatti, è possibile approfondire, in essa, gli elementi che pertengono alla tradizione classica, all’"imitatio" degli "auctores" canonici più vulgati e diffusi (Ovidio in primo luogo), con una tecnica di rielaborazione e di “riscrittura” non sempre pedissequa e banale; da un’altra parte, il linguaggio, in essa sovente utilizzato, della poesia cristiana e del testo biblico (in particolare il «Cantico dei Cantici»), guida a una lettura che possa mettere in risalto la compresenza di tradizioni diverse quali la classica e, app…
L'«interpretatio nominis» nelle commedie elegiache latine del XII e XIII secolo
Scopo di questo studio è l’analisi del procedimento retorico dell’«interpretatio nominis» nelle cosiddette “commedie elegiache” latine del XII e XIII secolo, non senza riferimenti all’utilizzo di tale procedimento nella tradizione classica e medievale, da Omero a Iacopo da Varazze. In particolare, l’analisi si appunta sul «Geta» e l’«Aulularia» di Vitale di Blois, l’«Alda» di Guglielmo di Blois, la «Lidia» di Arnolfo d’Orléans, il «Milo» di Matteo di Vendôme, il «Babio», il «Pamphilus, Gliscerium et Birria», il «Baucis et Traso», il «De Paulino et Polla» di Riccardo da Venosa e il «De uxore cerdonis» di Iacopo da Benevento. Premessa (pp. VII-XI); 1. Cenni sull’«interpretatio nominis» nella …
Tradizioni retoriche e letterarie nelle «Facezie» di Poggio Bracciolini
Le «Confabulationes» (più comunemente note come «Liber Facetiarum») di Poggio Bracciolini sono una raccolta di 273 “facezie” latine (aneddoti, apologhi, motti di spirito, battute salaci, barzellette, brevi novelle) redatte dall’umanista toscano nel corso di molti anni, attraverso una complessa opera di accrescimento, rielaborazione e riscrittura che fa sì che esse possano essere considerate alla stregua di un “work in progress”. Il libro offre notevoli spunti di indagine anche per ciò che riguarda i modelli, le suggestioni utilizzate e rifuse, insomma le “fonti”. Che i mille rivoli della novellistica medievale, latina e volgare, abbiano lasciato sedimenti nella raccolta, è cosa ben nota e g…
Le favole di Aviano e la loro fortuna nel Medioevo
Uno dei capitoli più interessanti della favolistica mediolatina riguarda le rielaborazioni, in prosa e soprattutto in versi (generalmente in distici elegiaci, spesso leonini) delle 42 favole di Aviano, che conobbero, durante tutto il Medioevo (e oltre), una singolare e dilagante fortuna, superiore ai reali meriti del favolista tardo-antico, versificatore generalmente abbastanza scolorito, scialbo e mediocre. Insieme alla tradizione rappresentata dalla fortuna di Fedro (attraverso il «Romulus» e, quindi, per mezzo delle varie compilazioni prosastiche e poetiche da esso derivate, soprattutto le favole di Ademaro di Chabannes e l’«Esopus» in distici elegiaci attribuito al cosiddetto Gualtiero …
La «Visio de statu mundi» di Pietro Presbitero
Appunti sul testo e sulle fonti del «De Cavichiolo», commedia umanistica del XV secolo
Il «De Cavichiolo», breve testo dialogico in 76 distici elegiaci, incentrato sull'alterco fra una moglie insoddisfatta e un marito sodomita, ha posto delicati e controversi problemi agli studiosi che se ne sono occupati. Le questioni principali, strettamente correlate e interdipendenti, riguardano la cronologia (con ipotesi oscillanti fra il XII-XIII secolo e il XV secolo) e i rapporti fra essa e la novella boccacciana di Pietro di Vinciolo (Decam. V 10). Il saggio risulta composto di due ampie sezioni. Nella prima (pp. 7-22) viene ripercorso l'iter critico del «De Cavichiolo», dalla fine del XIX secolo ai nostri giorni. Nella seconda (pp. 23-76) viene proposto il testo del dialogo (in una …
Leone di Vercelli, scrittore e politico dell'XI secolo: status quaestionis
Leone di Vercelli è uno scrittore particolarmente significativo nell'ambito della letteratura mediolatina in Italia tra la fine del X e l'inizio dell'XI secolo, soprattutto per la compresenza, nei suoi scritti, di poesia e politica. Vengono descritte e illustrate le sue tre opere principali ((Metrum Leonis; Versus de Gregorio papa et Ottone Augusto; Versus de Ottone et Heinrico) alla luce delle più recenti edizioni di esse e dei più significativi studi che sono stati proposti in questi ultimi anni.
L'«Antapodosis» di Liutprando di Cremona. A proposito di una recente edizione
L’intervento trae spunto dalla pubblicazione di una nuova edizione dell’Antapodosis di Liutprando di Cremona, a cura di Pablo A. Cavallero (con la collaborazione di Héctor Francisco, Marcelo Rosende e Myrian Maciel), La «Antapódosis» o «Retribución» de Liutprando de Cremona, edición revisada, estudio introductorio, versión castellana, notas e índices (Madrid, Consejo Superior de Investigaciones Científicas, 2007). L’Antapodosis è una delle opere storiografiche più singolari e importanti dell’Alto Medioevo latino e, in particolare, del secolo X in Italia. A tal proposito, l’autore stila una premessa nella quale sono fornite alcune coordinate storico-letterarie sul sec. X in Italia, sofferman…
L’«Arabs», “poemetto” mediolatino del XIII secolo
Presentazione e discussione dell'«Arabs» (noto anche col titolo «Versus de dimidio amico»), poemetto latino in distici elegiaci di autore anonimo, della prima metà del sec. XIII, nel quale vengono rielaborati e versificati i primi due "exempla" della «Disciplina clericalis» di Pietro Alfonsi. Il componimento rivela notevoli analogie con la produzione di "exempla" e, soprattutto, con le "commedie elegiache" latine dei secc. XII-XIII, sebbene, a un'analisi più approfondita, esso non possa essere annoverato, stricto sensu, fra le "commedie elegiache".
«Cedit, hiems, tua durities» (CB 135): esordio primaverile e inno all'amore
In questo saggio si propone una lettura di «Cedit, hiems, tua durities» (Carm. Bur. 135), uno dei meno studiati fra i carmi amorosi della celebre raccolta poetica mediolatina. L’analisi della poesia è fondata, particolarmente, sui problemi testuali che essa presenta, sugli echi degli "auctores" classici (Virgilio, Orazio, Ovidio, Calpurnio Siculo, forse anche Seneca), su alcuni tòpoi ben diffusi nella letteratura latina medievale e nei «Carmina Burana», quali il motivo dell’esordio primaverile (connesso col tema della rinascita dell’amore), la "descriptio loci" (si tratta, in genere, di un "locus amoenus") e la potenza incoercibile d’Amore.
Composizione, stile e tendenze dei «Gesta Roberti Wiscardi» di Guglielmo il Pugliese
Il saggio si propone di mettere in evidenza alcune caratteristiche (compositive, ideologico-politiche, retorico-stilistiche) dei «Gesta Roberti Wiscardi» di Guglielmo il Pugliese, l’unico poema epico-storico del sec. XII che tratti della conquista normanna dell’Italia meridionale: le altre opere letterarie nelle quali vengono narrate tali vicende sono tutte, infatti, in prosa (o, tutt’al più, miste di prosa e versi), da Amato da Montecassino a Goffredo Malaterra, da Alessandro di Telese a Falcone di Benevento, da Romualdo da Salerno al cosiddetto Ugo Falcando. I «Gesta Roberti Wiscardi» contano 2833 esametri suddivisi in cinque libri, con un prologo e un epilogo, e si inseriscono in quel va…
Franciscus Petrarcha n. 20.7.1304, m. 19.7.1374 (pars prior)
Petrus Candidus v. 1481 - m. 1513
Suggestioni classiche, mediolatine e romanze nel «Diaffonus» di Giovanni del Virgilio e ser Nuccio da Tolentino
Retorica e declamazione nell'Africa vandalica. Draconzio, l'«Aegritudo Perdicae», l'«Epistula Didonis ad Aeneam»
Gli «Pseudo-Remedia amoris» fra riscrittura ovidiana e tematica misogina
This paper consists in three parts. The first contains a new discussion about the consistence and the characteristics of love poetry in the Middle Ages and, particularly, in XIIth and XIIIth centuries (the so-called Aetas Ovidiana), with the enormous development of the “Ovidian” imitation. The second is focused on the “pseudo-Ovidian” poetry. The third (which is longer than the precedents) consists in a strict analysis of the Pseudo-Remedia amoris (a short poem in elegiac couplets of the XIIIth century, founded on the imitation of the Remedia amoris) and of its literary, metrical, rhetorical characteristics. The anonymous author of the poem takes inspiration from the Remedia amoris, but als…
Nicolai Perotti «epigramma obscoenum et humore vitiatum»
Inserti metrici nel «De eodem et diverso» di Adelardo di Bath
La prima parte del saggio è dedicata alla figura e all’opera di Adelardo di Bath, importante maestro, filosofo e letterato inglese del XII secolo. Alla luce dell’ampia bibliografia, viene ripercorsa la vita e l’attività dello scrittore, soffermandocisi, in particolare, su alcune delle sue opere più significative, quali le «Questiones naturales», il «De avibus tractatus» e gli scritti scientifici e astronomici. Nella seconda parte si indugia invece sul «De eodem et diverso», dialogo d’impostazione “boeziana”. Dell’opera vengono presentati trama e contenuti, viene brevemente analizzata la dedica a Guglielmo vescovo di Siracusa e, nell’ultima sezione del saggio, viene fornita un’ampia e attent…
Tradizione fedriana e tradizione orientale nela favolistica mediolatina - Status quaestionis
This paper bids a wide-ranging point of view on the latin fable during the Middle Ages and, particularly, on the works of Baldo (Novus Aesopus), John of Capua (Directorium humanae vitae) and Raymond of Béziers (Liber Kalilae et Dimnae) who, in different ways, was inspired by the Kalila and Dimna, an arabic translation of the indian Pañchatantra. The paper is mainly dedicated to the general aspects of the problem and on the biographic and bibliographical matters of the three medieval authors, hoping for forthcoming studies and researchs.
Tradizioni colte nel «Contrasto» di Cielo d'Alcamo
Dopo un'iniziale ricognizione - anche critico-bibliografica - relativa ai principali problemi storico-letterari e interpretativi concernenti il «Contrasto» di Cielo d'Alcamo (inc. «Rosa fresca aulentissima, ch'apari in ver la state»), ci si sofferma principalmente sugli echi e le suggestioni che il poeta attinge alla tradizione letteraria colta, in particolare alla produzione poetica provenzale e mediolatina. Vengono studiate, soprattutto, la tecnica di ripresa e di concatenazione delle battute fra i due locutori, nonché la presenza di alcuni "tòpoi" di illustre tradizione. Dall'analisi emerge come quella di Cielo d'Alcamo sia non la figura di un giullare o di un poeta "popolare" (come per …
Una nuova edizione dell’«Antapodosis» di Liutprando di Cremona
This paper takes remark by the publication of a new edition of Liutprand of Cremona’s «Antapodosis», edited by Paolo Chiesa (Milano 2015). The «Antapodosis» is one of the most characteristic and important historiographical and literary texts of Latin High Middle Ages, and, particullary, of Xth century Italy. This paper, after an introduction in wich we try to paint a picture of the history and the Latin literature in Xth century Italy, with brief considerations about some writers of time (Eugenius Vulgarius, Hatto of Vercelli, Benedict of Saint Andrew of Soratte, Ratherius of Verona), discusses Liutprand’s life and works. Chiesa’s edition is accurately examined, with specifical attention to…
«For absent friends». Il motivo dell'assenza in alcuni carmi di Venanzio Fortunato
Il motivo novellistico dei "desideri sprecati". In margine a Phaedr. app. 4
Guerra e pace nel «Supplementum ad Aeneida» di Maffeo Vegio
Due note dannunziane
Una raccolta di studi sul «Tristan» di Béroul
Un mecenate 'anomalo'. La figura di Bartolomeo Colleoni nella biografia di Antonio Cornazzano
Alessandro Manzoni, Victor Hugo e i classici
Franciscus Petrarcha n. 20.7.1304, m. 19.7.1374 (pars altera)
Due nuove schede per Poggio
Studi recenti su Osberno di Gloucester
In margine a due testi agiografici alto-medievali (Vita Barbati; Passio Sanctorum Septem Dormientium)
The «Vita Barbati» and the «Passio Sanctorum Septem Dormientium» are two hagiographical texts of the Early Middle Ages. Particularly, the «Passio Sanctorum Septem Dormientium» tells a story who had a great circulation through the Middle Ages, from Gregory of Tours to Paul the Deacon and Jacob of Varagine. In this paper the Author can attempt to explain the literary qualities of these two texts (tipology, style, language, "descriptiones personarum", use of the "cursus" and rhetoric topics), trying to demonstrate how hagiographical texts too have often a literary interest, together with its historic and religious significance.
Rassegna salgariana (2003-2005)
Rassegna critica delle principali pubblicazioni di interesse salgariano (edizioni di testi, volumi, articoli specifici) apparse in Italia fra il 2003 e il 2005.
Poesia siciliana del Tardo Medioevo e del Rinascimento
Il ritorno di Emilio Salgari
Recensione a: Francesco BAUSI, Petrarca antimoderno. Studi sulle invettive e sulle polemiche petrarchesche, Firenze 2008 (in «Studi Medievali», n.s., 52,2, 2011)
Si tratta di un'ampia recensione (con note) al vol. di Francesco BAUSI, Petrarca antimoderno. Studi sulle invettive e sulle polemiche petrarchesche, pubblicato a Firenze, dall'editore Cesati, nel 2008. E' uno studio dedicato ai problemi filologici e letterari proposti dalle opere polemiche del Petrarca, in particolare le «Invective contra medicum». Lo studio di Bausi mira, in generale, a evidenziare come il Petrarca, in queste sue opere, rifiuti la cultura "moderna" - che pur ben conosce - e si appoggi, in prevalenza, sull'«auctoritas» dei classici latini e degli scrittori cristiani.
Recensione a: Marbodo di Rennes, Lapidari. La magia delle pietre preziose, a cura di B. Basile, Roma, Carocci, 2006, in «Mediaeval Sophia»
Cervottus Accursii, in C.A.L.M.A. - Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (500-1500)
Recensione a: Nicola Trevet, Commento alla «Phaedra» di Seneca, ediz. critica a cura di Cl. Fossati, Firenze 2007 (in «Studi Medievali», n.s., 51,1 [2010], pp. 445-458)
Recensione dell'ediz. critica del commento alla «Phaedra» di Seneca stilato dal domenicano inglese Nicola Trevet agli inizi del sec. XIV. Storia degli studi sull'autore, discussione dei criteri filologici seguiti dall'editrice Clara Fossati, analisi e disamina di singoli passi.
Recensione a: «Devotionis munus». La cultura e l’opera di Adamo di Brema, a cura di R. Scarcia - F. Stok, Pisa 2010, in «Mediaeval Sophia» 11 (gennaio-giugno 2012)
Si tratta di una recensione al vol. «Devotionis munus». La cultura e l’opera di Adamo di Brema, a cura di R. Scarcia e F. Stok, pubblicato a Pisa nel 2010, e contenente gli atti di un Convegno dedicato allo scrittore mediolatino Adamo di Brema, autore dei «Gesta Hammaburgensis Ecclesiae».
Recensione a: Rabano Mauro, Commentario al Libro di Giuditta, a cura di A. Simonetti, Firenze 2008 – Raban Maur-Claude de Turin, Deux commentaires sue le Livre de Ruth, ed. par P. Monat, Paris 2009 (in «Mediaeval Sophia» 8 [2010], pp. 213-217)
Doppia recensione a due edizioni critiche di opere di esegesi biblica di Rabano Mauro, il «Commento al Libro di Giuditta» e il «Commento al Libro di Ruth». Il secondo dei due volumi recensiti presenta anche il «Commento al Libro di Ruth» di Claudio di Torino.
Recensione a: F. IANNELLO, Jasconius rivelato. Studio comparativo del simbolismo religioso dell’“isola-balena” nella «Navigatio sancti Brendani», presentazione di C. Magazzù, con una postfazione di J.A. González Marrero, Alessandria 2013 (in «Mythos» 7 [2013])
Recensione al vol. di Fausto IANNELLO, Jasconius rivelato. Studio comparativo del simbolismo religioso dell’“isola-balena” nella «Navigatio sancti Brendani», Alessandria 2013 (apparsa in «Mythos» 7 [2013], pp. 193-197).
Una sfida al Polo. Salgari e il mito moderno dell'automobile, on line sul sito www.emiliosalgari.it
Presentazione del romanzo di avventure «Una sfida al Polo», pubblicato da Emilio Salgari nel 1909 presso l'editore Bemporad di Firenze. In particolare ci si sofferma sul ruolo e l'importanza che l'automobile - allora un mezzo da poco scoperto e utilizzato - ricopre all'interno della narrazione.
recensione a: Atti della Terza Giornata Ennodiana (Pavia, 10-11 novembre 2004), a cura di F. Gasti, Pisa 2006, in «Studi Medievali», n.s., 50,2 (2009), pp. 857-872.
Recensione al vol. di Atti della Terza Giornata Ennodiana, svoltasi a Pavia il 10 e l'11 novembre 2004, pubblicati a Pisa nel 2006 a cura di Fabio Gasti. Dopo un'iniziale ricognizione sulla vita, sulle opere principali di Ennodio e sullo "status quaestionis", si passa in rassegna il vol. Vengono analizzati tutti i contributi, forniti da G. Polara, C. Rohr, S. Gioanni, B.-J. Schroeder, F.E. Consolino, N. Brocca, G. Vandone, K. Smolak, F. Gasti, C. Urlacher, C. Majani, L. Ceccarelli.
Liutprando da Cremona nel quadro della letteratura in Italia nel X secolo, in «Subasio»
Recens. a: Tito Livio Frulovisi, Hunfreidos, a cura di C. Cocco, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2014, in «Bollettino di Studi Latini» 46,1 (2016), pp. 407-415.
Recensione alla prima edizione dell'Hunfreidos di Tito Livio Frulovisi, poemetto epico-encomiastico scritto nel 1436 in onore del duca Humphrey di Gloucester, fratello di re Enrico V d'Inghilterra. L'edizione è stata curata da Cristina Cocco, dell'Università di Cagliari, ed è apparsa nel 2014, pubblicata dalla SISMEL-Edizioni del Galluzzo di Firenze.
Recensione a: Quarta Giornata Ennodiana. Atti della sessione ennodiana del Convegno «Auctor et Auctoritas in Latinis Medii Aevi Litteris» (Benevento, 12 novembre 2010), a cura di S. Condorelli - D. Di Rienzo, Cesena 2011 (in «Mediaeval Sophia» 10, luglio-dicembre 2011)
Si tratta di una recensione al vol. contenente gli Atti della Quarta Giornata Ennodiana, svoltasi entro il Convegno «Auctor et Auctoritas in Latinis Medii Aevi Litteris» (Benevento, 12 novembre 2010). Il vol., pubblicato nel 2011, è stato curato da Silvia Condorelli e Daniele De Rienzo.
Conradus Hirsaugiensis monachus, in C.A.L.M.A. - Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi, Firenze, Sismel - Edizioni del Galluzzo
Scheda bibliografica su Corrado d'Hirsau, maestro e grammatico del XII secolo.
Recensione a: R. Bessi, Umanesimo volgare. Studi di letteratura fra Tre e Quattrocento. Firenze 2004, in «Studi medievali»
Si tratta di una lunga recensione al vol. di Rossella Bessi, Umanesimo volgare. Studi di letteratura fra Tre e Quattrocento, pubblicato a Firenze, dalla casa editrice Olschki, nel 2004. Il vol. , uscito postumo dopo la prematura morte della studiosa, comprende 17 studi già apparsi precedentemente in varie sedi e relativi alla letteratura italiana, in volgare e in latino, del Tre-Quattrocento, dal Petrarca al Pulci, dal Boccaccio a Lorenzo de' Medici al Poliziano.
recensione a: Luca Robertini, Tra filologia e critica. Saggi su Pacifico di Verona, Rosvita di Gandersheim e il «Liber Miraculorum Sancte Fidis», a cura di L.G.G. Ricci, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2004, in «Studi medievali»
Recensione a: Valafrido Strabone, La visione di Vetti. Il primo viaggio poetico nell’Aldilà, a cura di Fr. Stella e Fr. Mosetti Casaretto, Pisa 2009 (in «Studi Medievali», n.s., 52,1 [2011], pp. 412-415)
Viene recensita l'ediz., con trad. ital., di Valafrido Strabone, La visione di Vetti. Il primo viaggio poetico nell’Aldilà, a cura di Fr. Stella e Fr. Mosetti Casaretto, Pisa 2009. Si tratta di un testo mediolatino di epoca carolingia, in esametri, nel quale viene narrata la prima "visione" poetica dell'aldilà (narrazione del viaggio dello stesso protagonista Vettino all'Inferno e al Paradiso).
Le Aquile della Steppa. Eroismo, amore e intrigo fra le steppe del Turkestan, on-line sul sito www.emiliosalgari.it
Presentazione e breve lettura del romanzo "Le aquile della steppa" (1907) di Emilio Salgari. Analisi delle tipologie narrative e dei temi ricorrenti nel romanzo in questione e in altri romanzi e racconti dello scrittore veronese.
Recensione a: Bernardo d'Angers, Liber miraculorum sancte Fidis. Il racconto dei prodigi di una santa bambina, a cura di L. Robertini, ediz. postuma a cura di L.G.G. Ricci, Firenze 2010 (in «Studi Medievali», n.s., 54,1, 2013)
Fra le carte lasciate inedite da Luca Robertini (Genova, 18 maggio 1962 - Genova, 28 giugno 1997) dopo la morte prematura, si trova la trad. ital. (la prima in assoluto, nella nostra lingua) dei libri I e II del «Liber miraculorum sancte Fidis» di Bernardo d’Angers (nell’ediz. del 1994 dell’opera agiografica, curata dallo stesso Robertini, veniva infatti fornito solo il testo latino). La trad. ital., con testo lat. a fronte, è stata pubblicata a cura di Luigi G.G. Ricci. All’ediz. dei libri I-II del «Liber miraculorum sancte Fidis» di Bernardo d’Angers è premessa un’ampia Introduzione (pp. 1-68), suddivisa in due sezioni, la prima di taglio filologico, la seconda di carattere storico-letter…
recensione a: Cantari novellistici dal Tre al Quattrocento, a cura di E. Benucci, R. Manetti, F. Zabagli, introduzione di D. De Robertis, 2 voll., Roma, Salerno editrice, 2002, in «Studi medievali»
recensione a: Andrea Tilatti, Odorico da Pordenone. Vita e «Miracula», Padova 2004, in «Mediaeval Sophia»
Recensione a: Iacopo da Varazze, Legenda aurea, con le miniature del codice Ambrosiano 2 240 inf., a cura di G.P. Maggioni, trad. ital. coordinata da F. Stella, 2 voll., Firenze, SISMEL - Edizioni del Galluzzo, 2007, in «Mediaeval Sophia»
recensione a: Saxo Gramatico, Historia Danesa (Libros I-IX), traduccion, introduccion y notas de S. Ibanez Lluch, Valencia 1999, in «Studi medievali»
Recensione a: Carmina Cantabrigiensia. Il Canzoniere di Cambridge, a cura di Fr. Lo Monaco, Pisa 2010, in «Studi Medievali», n.s., 54,2 (2013)
Recensione al vol. Carmina Cantabrigiensia. Il Canzoniere di Cambridge, a cura di Fr. Lo Monaco, Pisa 2010, nel quale viene presentata una nuova edizione, criticamente riveduta, della raccolta poetica mediolatina, con introduzione, traduzione italiana e note di commento.
Recensione ad: ACCADEMIA DEGLI INTRONATI, Gl’Ingannati, a cura di M. Pieri, Pisa 2009 (in «Mediaeval Sophia» 10, luglio-dicembre 2011)
Recensione all'ediz., con introduzione e commento, della commedia cinquecentesca «Gl'Ingannati» (di imitazione classica), composta dagli Accademici Intronati di Siena. L'ediz. in questione è stata curata da Marzia Pieri ed è apparsa nel 2009.
Recensione a: Arrigo da Settimello, Elegia, edizione critica, traduzione e commento di Clara Fossati, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 2011, in «Bollettino di Studi Latini» 43,1 (2013)
Si tratta di un'ampia recensione (con note critiche e testuali) all'edizione con traduzione e commento dell'«Elegia» di Arrigo da Settimello, allestita da Clara Fossati e pubblicata nel 2011.
Christophorus Landinus, in C.A.L.M.A. - Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (500-1500), Firenze, Sismel - Edizioni del Galluzzo
recensione a: Emilio Salgari, Storie con la maschera, a cura di F. Pozzo, Atripalda 2003 - Emilio Salgari, Un naufragio nella Florida, a cura di F. Pozzo, Atripalda 2004, in «Critica letteraria»
Recensione a: Corpus Rhythmorum Musicum saec. IV-IX, directed by F. Stella. I. Songs in Non-Liturgical Sources - Canti di tradizione non liturgica. I. Lyrics / Canzoni, with CD Rom, Firenze 2007, in «Maia», n.s., 62,1 (2009), pp. 421-427
Presentazione e analisi del vol. I del Corpus Rhythmorum Musicum saec. IV-IX diretto da Francesco Stella e pubblicato nel 2007 dalla SISMEL - Edizioni del Galluzzo di Firenze.
recensione a: Leandro Navarra, Ildefonso di Toledo, Roma, Bulzoni, 2003, in «Schede medievali»
Recensione a: Ferruccio Bertini, Attila, "optimus princeps", Bologna, 2010, in «Studi Medievali», n.s., 54, 3 (2013)
Recensione al vol. di Ferruccio Bertini, Attila, "optimus princeps", Bologna 2010.
Recensione a: Balderico di Bourgueil, Marbodo di Rennes, Ildeberto di Lavardin, Lettere amorose e galanti, a cura di M. Sanson, Roma, Carocci, 2005, in «Mediaeval Sophia»
Christophorus Castellioneus, in C.A.L.M.A. - Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (500-1500), Firenze, Sismel - Edizioni del Galluzzo
Su alcuni "romanzi d'Africa" di Emilio Salgari, sul sito www.emiliosalgari.it
Panoramica sui romanzi di Emilio Slgari ambientati in Africa, con particolare riferimento a «La Costa d'Avorio», «I predoni del Sahara», «La giraffa bianca», «I briganti del Riff» e «I predoni del gran deserto».
Recensione a: Enzo Cecchini, Scritti minori di filologia testuale, a cura di S. Lanciotti [et alii], Urbino 2008 (in «Studi Medievali», n.s., 51,2 [2010], pp. 987-993)
Viene recensito il vol. che ospita tutti gli scritti minori di filologia testuale di Enzo Cecchini, organizzato in occasione della ricorrenza degli ottant'anni dello studioso. Vengono indicati e passati in rassegna tutti i contributi ivi accolti.
Recensione a: Tradurre dal greco in età umanistica. Metodi e strumenti. Atti del Seminario di studio, Firenze, Certosa del Galluzzo, 9 settembre 2005, a cura di M. Cortesi, Firenze 2007 (in «Mediaeval Sophia» 8 [2010], pp. 231-238)
Recesnione al vol. Tradurre dal greco in età umanistica. Metodi e strumenti, curato da M. Cortesi e pubblicato nel 2007, che raccoglie gli atti del Seminario di studio sul medesimo argomento, svoltosi a Firenze, presso la Certosa del Galluzzo, il 9 settembre 2005. Oltre a due contributi generali, su teoria e prassi della traduzione dal greco durante l'Umanesimo (M. Cortesi, E. Berti), il vol. presenta cinque studi relativi a singoli autori e/o a singole traduzioni dal greco (Gregorio Tifernate e Andrea Brenta, Leonardo Bruni, Rinuccio Aretino, Ermolao Barbaro il Vecchio, Francesco Filelfo). Gli autori di questi cinque saggi sono, rispettivamente, M. Menchelli, M. Bandini, M.P. Pillolla, C. …
Reecensione a: Michele Cutino, L’«Alethia» di Claudio Mario Vittorio. La parafrasi biblica come forma di espressione teologica, Roma 2009 (in «Mediaeval Sophia» 8 [2010], pp. 173-177)
Recensione al vol. Michele Cutino, L’«Alethia» di Claudio Mario Vittorio. La parafrasi biblica come forma di espressione teologica, Roma 2009, nel quale viene condotta una accurata lettura del poema cristiano «Alethia» di Claudio Mario Vittorio, appartenente al genere delle parafrasi bibliche della tarda antichità.