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RESEARCH PRODUCT
L'archeologia industriale: una storia di edilizia, economia ed abbandono. La Manifattura Tabacchi di Palermo
Silvia Pennisisubject
Industrial archeology tobacco products memoryArcheologia industriale tabacchi memoriaSettore ICAR/11 - Produzione Ediliziadescription
Nella storia del nostro paese ci sono stati periodi di grande lustro economico, nei quali fiorirono fabbriche che producevano alacremente e che davano lavoro a migliaia di persone e rappresentando per alcuni centri urbani una enorme risorsa ed un punto di riferimento. Si tratta in genere di complessi edificati, all'interno del tessuto urbano o poco fuori da esso, che dalla loro realizzazione hanno influenzato economia e costumi degli abitanti del luogo, segnando spesso la sua stessa storia. Le fabbriche hanno fornito anche l'occasione di sperimentare tecniche costruttive nuove, rese necessarie dalle grandi luci da coprire o dai carichi da sostenere, e soluzioni funzionali sempre diverse, da adattare alla produzione. Il contributo proposto presenterà il caso della Manifattura dei Tabacchi di Palermo, che come le altre fabbriche del tabacco in Italia ha rappresentato una grande risorsa economica per il paese, una fetta di storia della società ed un elemento forte di caratterizzazione urbana. La Manifattura Tabacchi di Palermo ha dato per oltre un secolo lavoro e speranze a migliaia di famiglie della città, in un luogo storicamente e paesaggisticamente unico ma sottovalutato. Gli edifici che lo compongono risalgono a diverse epoche storiche, il più antico è ciò che rimane dell'antico Lazzaretto di matrice seicentesca, altri alla fine del 1800 ed altri ancora ai primi decenni del secolo scorso. Ad oggi il complesso edilizio, come altri nel centro urbano o appena al di fuori, rappresenta una ferita aperta, una potenziale occasione di rifunzionalizzazione ma anche una traccia indelebile di un passato glorioso e prouttivo. L'articolo proposto intende delinearne la storia, dalle origini della fabbrica sino alla chiusura, attraverso il racconto fornito dagli stessi edifici che compongono il grande complesso, le loro tecniche costruttive e l'eco delle migliaia di uomini e donne che lì hanno trascorso gran parte della loro vita. In the history of our country there have been periods of great economic luster, in which flourished factories that produced well and that gave employed thousands of people and accounting for some urban centers a tremendous resource and a reference point. These are usually complexes built within the urban fabric or just outside it, that with their presence have influenced economics and the customs of the locals, scoring often the history. These factories have also provided the opportunity to experience new construction techniques, necessitated by the large spans to cover or loads to be borne, and functional solutions always different, to be adapted to production. The paper presents the case of the Manufacture of Tobacco Palermo, who like the other factories of tobacco in Italy was a major economic resource for the country, a slice of history of the company and a strong element of urban characterization. The tobacco factory in Palermo gave for over a century work and hope to thousands of families in the city, in a place historically and scenically unique but undervalued. The buildings that comprise the factory date back to different historical periods, the oldest is what remains of the seventeenth-century Lazzaretto, others at the end of 1800 and others still in the early decades of the last century. Today the building complex, as others in the city center or just outside, represents an open wound, a potential opportunity to re-functioning but also an indelible trace of a glorious past and productive. The proposed article intends to outline its history, from its origins until the closing of the factory, through the narration provided by the buildings that make up the large complex, their building techniques and the echo of thousands of men and women there who have spent most of their lives.
year | journal | country | edition | language |
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2016-01-01 |