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RESEARCH PRODUCT

Architecture, materials and languages. From marble to stone and viceversa (Sicily 15th-16th centuries)

Emanuela Garofalo

subject

marble stone Sicily RenaissanceSettore ICAR/18 - Storia Dell'Architetturamarmo pietra Sicilia Rinascimento

description

Tra la seconda metà del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento l’architettura in Sicilia offre un caso di coesistenza di due “mondi” legati a tecniche e linguaggi riconducibili ad ambiti culturali differenti: tardogotico e rinascimento secondo le etichette della storiografia tradizionale. Questo contributo propone un approccio non convenzionale che parte da una riflessione su materiali e prerogative professionali dei gruppi portatori delle due differenti culture di progetto, come campo di osservazione per i mutevoli rapporti di forza tra le stesse. Se in un primo momento la pietra è il campo del tardogotico e il marmo bianco quello del classicismo e le due realtà convivono, successivamente -grazie anche alla naturalizzazione delle dinastie di scultori "marmorari"- gli ambiti si intrecciano e si ibridano, fino al superamento dei confini imposti dai materiali in uso e all'avvento dei marmi policromi locali che prelude all'affermazione di un nuovi linguaggi alla fine del XVI secolo. Between the second half of the 15th century and the early decades of the 16th century architecture in Sicily offers a case of coexistence of two "worlds" related to techniques and languages linked to different cultural contexts: late Gothic and Renaissance according to the labels of traditional historiography. This paper proposes an unconventional approach that starts from a reflection on materials and professional prerogatives of the two groups holders of different project cultures, as a field of observation for the changing balance of power between them. If initially the stone is the field of the late Gothic and the white marble that of classicism and the two realities coexist, then - also thanks to the naturalization of the dynasties of sculptors "marmorari" – the two areas intertwine and hybridize, until the completion of the boundaries imposed by the materials used and the advent of local polychrome marble which is a prelude to the affirmation of a new language at the end of the 16th century.

https://doi.org/10.26754/ojs_artigrama/artigrama.2018338276