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RESEARCH PRODUCT

Un nuovo manoscritto di canzoni siciliane con ottave inedite attribuite ad Antonio Veneziano

F CarapezzaG Vecchio

subject

Settore L-FIL-LET/09 - Filologia E Linguistica Romanzapoesia encomiasticaSicilian philologypoetry of praiseSicilian 'canzuni' of the 16th centurycodicologyFrancesco Santapau principe di Butera (1565-1590)Canzoni (ottave) siciliane del CinquecentoAntonio Veneziano (1543-1593)filologia sicilianapoetry of inprisonmentpoesia di prigioniaRomance philology.codicologiaFrancesco Santapau Prince of Butera (1565-1590)filologia romanza.

description

Si presenta una nuova antologia manoscritta di canzoni siciliane, conservata a Catania presso un privato e databile intorno al 1600, che contiene una cospicua sezione di più di cinquanta ‘ottave’ intestate a vari autori accanto a 349 'canzuni' in massima parte adespote. Il manoscritto fu donato da un certo Lelio, da identificare probabilmente con Lelio Pavese (ob. 1608), a Paolo Pozzobonelli (1572-1630), entrambi nobili savonesi. nel segmento finale del manoscritto si rinviene una pregevole serie di ventidue ottave encomiastiche e di prigionia attribuite ad Antonio Veneziano “carcerato” e indirizzate a Francesco Santapau, principe di Butera, tra il 1588 e il 1590: se ne dà l’edizione commentata e si discute l’attribuzione, da ritenere attendibile sulla base di argomenti storici e filologici. We present a new manuscript anthology of Sicilian canzuni now preserved in Catania in a private collection and dating back to around 1600. It contains a large section of more than fifty 'ottave' attributed to various authors, alongside 349 mostly anonymous 'canzuni'. The manuscript was given by a certain Lelio, presumably Lelio Pavese (ob. 1608), to Paolo Pozzobonelli (1572-1630), both cultivated noblemen from Savona. The last section of the manuscript contains the transcription of a valuable series of twenty-two octaves of praise and imprisonment attributed to Antonio Veneziano (1543-1593) and addressed to Francesco Santapau, prince of Butera, between 1588 and 1590. We present a commented edition of them, arguing that the attribution is to be considered reliable on the grounds of historical and philological evidence.

http://hdl.handle.net/10447/490794