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Infondate le questioni di legittimità del nuovo comma 1 bis dell’art. 438 c.p.p.: la Corte sigla la conformità costituzionale della preclusione del rito abbreviato per gli imputati di reati puniti con l’ergastolo
C. Scaccianocesubject
Ergastolo - Giudizio abbreviato - Preclusione - Successione di leggi penali - Principio del tempus commissione delicti - Diritto di difesa - Ragionevole durata - Disparità di trattamento - Pena edittale -description
La Corte costituzionale affronta il delicato tema dei rapporti tra giudizio abbreviato ed ergastolo, di recente riformato dalla legge n. 33 del 2019. Assecondando le istanze securitarie provenienti dalla collettività, il legislatore del 2019, con il nuovo comma 1 bis dell'art. 438 c.p.p., ha stabilito che è inibita la possibilità di accedere al rito premiale per gli imputati di reati puniti con la pena perpetua. Sollevate diverse questioni di legittimità costituzionale, la Corte le ha respinte, siglando la conformità a Costituzione della nuova disciplina. L'Autrice ripercorre il ragionamento dei giudici costituzionali, rilevando come, sulle questioni attinenti al merito della novum legislativo, la Corte abbia scelto di rifugiarsi nel "non eccepito".
year | journal | country | edition | language |
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2021-01-01 |