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IL "SICULO-ARABIC" E GLI ARABISMI MEDIEVALI E MODERNI DI SICLIA

Roberto Sottile

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Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica ItalianaSiculo Arabic Phonetics Etymology Languages in contact Arabic-Romance languages contactarabismi siciliani arabismi medievali contatto arabo-lingue romanze fonetica etimologia

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IL «SICULO ARABIC» E GLI ARABISMI SICILIANI MEDIEVALI E MODERNI Nell’ambito degli studi sulla vicenda storico-linguistica del periodo arabo-normanno in Sicilia, il saggio di Agius (1996), dal titolo Siculo Arabic, richiama l’attenzione sul Trattato di Ibn Makkī detto “il Mazarese”, rientrante nel filone dei “laḥn works”. Si tratta di opere volte a segnalare e correggere gli errori ricorrenti tra gli utenti delle diverse varietà di arabo, errori intesi come devianze dal modello classico. La possibilità di disporre di una discreta quantità di dati presumibilmente “siciliani” (dati “interferiti” e “sgrammaticati” possibilmente riconducibili a una “varietà ponte” tra l’arabo e gli arabismi dialettali correnti), come quelli traibili dal lavoro di Ibn Makkī e “filtrati” da Agius (1996), potrà permettere da un lato una comparazione (per verificarne la effettiva similarità) tra i mutamenti fonetici e morfologici ricavabili dal Trattato e quelli osservabili negli arabismi di Sicilia (medievali e moderni) e dall’altro di avviare una modesta e provvisoria rassegna su un ulteriore manipolo di possibili continuatori di voci arabe nei dialetti siciliani. Sarà inoltre possibile rintracciare qualche ulteriore elemento utile alla comprensione delle dinamiche di contatto all’interno del complesso quadro sociolinguistico medievale già illustrato da Vàrvaro (1979; 1981). «SICULO ARABIC» AND ARABIC LOAN-WORDS IN MEDIEVAL AND MODERN SICILIAN DIALECT Among the several studies on the complex socio-linguistic situation of medieval Arabic-Norman Sicily [cf. Vàrvaro (1979; 1981)], the work of Agius (1996) points at the Treatise of Ibn Makkī, Taṯqīf al-lisān wa talqīḥ al ǧanān, as an example of “laḥn works” (laḥn = ‘mistake’), useful to signal the linguistic mistakes of Arabic speakers unable to use the correct and classical model. Since the work of Ibn Makkī is probably referred to Arabic spoken in Sicily during 10th century, the comparison of its features with the ones of medieval and modern arabic loan-words of Sicilian dialects will permit to detect what phonetical and morphological changes we can observe in medieval and modern Sicilian wors of Arabic origin had already taken place in Arabic of medieval Sicily described in the Treatise. On the other hand, the analisys of data taken from Ibn Makkī work and “filtered” by Agius will also permit to discuss the possible Arabic origin of a further little group of lexemes still alive in Sicilian dialects.

http://hdl.handle.net/10447/100490