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AUTHOR
Roberto Sottile
Vocabolario-atlante della cultura alimentare.Farinate.Introduzione
Un saggio che prova a delimitare il campo semantico delle "farinate", attraverso considerazioni di ordine etnodialettologico, prima di affrontare un''analisi geolinguistica dei nomi siciliani che, relativamente a questo concetto, sono stati raccolti nella campagna di rilevamenti che l''Atlante linguistico della Sicilia ha dedicato e continua a dedicare alla cultura alimentare dell''Isola.
Il sentimento del contrario nel teatro lirico di Nino de Vita
Prendendo spunto dalla pubblicazione della silloge dal titolo "Tiatru" (Mesogea 2018). l'articolo presenta una riflessione sulla lingua di Nino De Vita - una delle maggiori figure contemporanee della poesia narrativa italiana - con una particolare attenzione al rapporto tra il lessico dialettale e l'orizzonte socio-culturale della "civiltà contadina".
L’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS)
L’ALS (Atlante Linguistico della Sicilia) si realizza nell’ambito dell’attività di ricerca del Centro di studi filologici e linguistici siciliani e del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo. Il suo obiettivo è quello di documentare, tra il secondo e il terzo millennio, il repertorio linguistico dei siciliani, dallo stadio più arcaico del dialetto ai livelli più spinti di italianizzazione. Rappresentando un punto di incontro tra dialettologia tradizionale e sociolinguistica, L’ALS si articola in due sezioni: etnodialettale e sociovariazionale. La sua attività complessiva (prospettiva geo-etnolinguistica e prospettiva geo-sociolinguistica) si riflette nelle oltre 50 p…
IL "SICULO-ARABIC" E GLI ARABISMI MEDIEVALI E MODERNI DI SICLIA
IL «SICULO ARABIC» E GLI ARABISMI SICILIANI MEDIEVALI E MODERNI Nell’ambito degli studi sulla vicenda storico-linguistica del periodo arabo-normanno in Sicilia, il saggio di Agius (1996), dal titolo Siculo Arabic, richiama l’attenzione sul Trattato di Ibn Makkī detto “il Mazarese”, rientrante nel filone dei “laḥn works”. Si tratta di opere volte a segnalare e correggere gli errori ricorrenti tra gli utenti delle diverse varietà di arabo, errori intesi come devianze dal modello classico. La possibilità di disporre di una discreta quantità di dati presumibilmente “siciliani” (dati “interferiti” e “sgrammaticati” possibilmente riconducibili a una “varietà ponte” tra l’arabo e gli arabismi dial…
Introduzione
Saggio introduttivo del numero monografico 2/2015 della Rivista InVerbis, su lingua, canzone, identità con breve excursus critico-bibliografico sullo stato dell'arte degli studi sulla lingua della canzone italiana contemporanea
Introduzione
Saggio introduttivo sul lavoro dal titolo "Ora ti cuntu, cunti pulizzani all'antu" (a cura di Moffo Schimmenti, illustrazioni di Santi Lipani, traduzioni e introduzione di Roberto Sottile), una raccolta di racconti popolari siciliani, tradotti in italiano, registrati a Polizzi Generosa, che ha avuto uno spazio significativo nel novero dei centri isolani mediante i quali è stata documentata la letteratura orale siciliana, avendo “fornito” alle Fiabe di Pitrè oltre 30 "Racconti".Questi racconti raccolti da da Moffo Schimmenti intrattengono un rapporto di analogia e differenza con quelli rintracciabili nel corpus di Pitré. La prima grande differenza risiede nell’identità dei narratori in conse…
Sicily. Dialect of Pietraperzia (Caltanissetta), spoken by Salvatore Martorano: Ph 2943 [CD 1: 4]
This article is a part of Volume and Series 17-6 of “Recordings from Prisoner-of-War Camps, World War I. Italian Recordings”, edited by Christian Liebl and Gerda Lechleitner, and published by VÖAW. A s far as the description of the entire work is concerned, Series 17/1–6 is a commented source edition of sound documents featuring prisoners of war from World War I. The collection, compiled by various scholars in cooperation with the Phonogrammarchiv of Wien, comprises 250 language and music recordings. State-of-the-art re-recording and special signal processing, together with the expertise in handling historical sound documents, form the basis for processing and making these unique sources ac…
La lingua “inventata” di Andrea Camilleri: il peso della parola dialettale
la singolare lingua delle opere di Andrea Camillerii spinge a considerare – semmai ce ne fosse bisogno – che la scrittura letteraria è fatta di parole e qualche appunto sulle parole può certo aiutare a cogliere i meccanismi del plurilinguismo letterario e, nel caso di Camilleri, le ragioni di un grandissimo successo editoriale e di una straordinaria popolarità. Le opere di Andrea Camilleri mostrano una certa (ma non spropositata) quantità di lessico “prettamente dialettale” (pari a circa il 20% delle parole che non coincidono con quelle dell’italiano letterario). Ma mentre una parte di questo lessico autoctono (costituito da voci di bassa frequenza all'interno di ciascuna opera e nell'inter…
Dialetto e dialettalità nella scrittura di Andrea Camilleri.L’incidenza delle parole ‘autoctone’
La dialettalità della lingua di Camilleri traspare anzitutto sul piano lessicale. Ma le analisi fin qui note sulle parole “dialettali”, più o meno ibridizzate (o non precisamente italiane), della produzione camilleriana sembrano scaturire da un’impostazione che tende ad analizzarle dal punto di vista del significante: le parole non italiane rispecchiano i lessemi effettivamente presenti nel dialetto (e/o eventualmente registrati dalla lessicografia dialettale), oppure li evocano semplicemente, in quanto sottoposti a modificazioni fonetico/morfologiche (e quindi fono-ortografiche) ora in direzione della lingua, quelle di matrice dialettale, ora in direzione del dialetto, quelle di matrice it…
I SOPRANNOMI GIOVANILI TRA NICKNAME E NCIÙRIA. UN'INDAGINE IN AREA PALERMITANA
Vocabolario-Atlante del Lessico Venatorio in Sicilia. Tre voci di saggio
Vengono presentate tre voci di saggio su tre concetti della pratica venatoria in Sicilia (“Abbaiare, sull'usta e sulla preda”, “Il furetto giovane / adulto”, “La pietraia”). I tre saggi sono organizzati in forma di vocabolario che raccoglie tutte le forme siciliane relative ai tre concetti. Ciascuna delle tre voci si compone di una parte lessicale con l'articolo preceduto da notazioni di carattere generale e da un conciso commento geolinguistico e etimologico. Seguono gli etnotesti (testi tratti dalle conversazioni libere registrate nel corso dei rilevamenti) con traduzione. Le carte geolinguistiche poste a corredo delle tre Voci di saggio offrono un quadro in prospettiva analitica (microti…
Paremiologia e toponomastica: il caso di Vera Luce
Viene discusso il toponimo siciliano "Vera luce" in connessione con il patrimonio fraseologico e paremiologico dell'area linguistico-culturale delle Madonie
L’Atlante linguistico della Sicilia. Percorsi geolinguistici antichi e nuovi
L'Atlante Linguistico della Sicilia (ALS) si realizza nell’ambito dell’attività di ricerca del Centro di studi filologici e linguistici siciliani e del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, con l'obiettivo è quello di documentare, tra il secondo e il terzo millennio, il repertorio linguistico dei siciliani. Esso rappresenta un punto di incontro tra dialettologia tradizionale e sociolinguistica e si articola in due sezioni: etnodialettale e sociovariazionale. L'attività complessiva dell'ALS (prospettiva geo-etnolinguistica e prospettiva geo-sociolinguistica) si riflette nelle oltre 50 pubblicazioni delle collezioni “Materiali e ricerche dell’Atlante linguistico dell…
A caccia di "autoctonismi" nella scrittura di Andrea Camilleri. La letteratura come 'accianza' di sopravvivenza per le parole altrimenti dimenticate
La dialettalità della lingua di Camilleri traspare anzitutto sul piano lessicale. Ma le analisi fin qui note sulle parole “dialettali”, più o meno ibridizzate (o non precisamente italiane), della produzione camilleriana sembrano scaturire da un’impostazione che tende ad analizzarle dal punto di vista del significante: le parole non italiane rispecchiano i lessemi effettivamente presenti nel dialetto (e/o eventualmente registrati dalla lessicografia dialettale), oppure li evocano semplicemente, in quanto sottoposti a modificazioni fonetico/morfologiche (e quindi fono-ortografiche) ora in direzione della lingua, quelle di matrice dialettale, ora in direzione del dialetto, quelle di matrice it…
DEFINITENESS, CASE AND SYNTACTIC FUNCTIONS IN BASKETO
L’USO DEL DIALETTO NELLA CANZONE. STUDI, TENDENZE, PROSPETTIVE DI RICERCA
Gli ultimi decenni della storia linguistica del nostro Paese sono stati scanditi da una serie di rapidi e importanti mutamenti dell’assetto sociolinguistico: l’italiano, sempre più orientato sull’asse dell’oralità, è cambiato anche nella canzone che a poco a poco si è aperta ai tratti del parlato scrollandosi di dosso l’insieme di “for¬mule” ereditate dal passato. In questa cesura col passato, la tendenza alla ricerca di una lingua che riproponesse i tratti del parlato ha ovviamente favorito anche una significativa sporgenza verso il dialetto. Se nella percezione di un artista, la sua canzone “coincide” con il testo che egli ha scritto, non sempre, per chi voglia studiarne le caratteristich…
Vocabolario-atlante della cultura dialettale. Articoli di saggio
699. Maurizio Dardano, Costruire parole. La morfologia derivativa dell'italiano, Il Mulino, Itinerari, 2009
Recensione al lavoro di Maurizio Dardano sui meccanismi di formazione delle parole e sui percorsi della neologia della lingua italiana
LESSICO DELLA CULTURA DIALETTALE DELLE MADONIE. 1. L'ALIMENTAZIONE
Lessico microareale delle pratiche gastronomiche tradizionali delle Madonie, con oltre 3200 voci e 2600 Unità fraseologiche (tra locuzioni, modi di dire e paremiologia). Il Lessico risulta dall'organizzazione sistematica dei materiali ricavabili da numerose ricerche sul campo svolte in diecii anni, nell'ambito dell'Atlante Linguistico della Sicilia, e dallo spogluio di varie opere a stampa (dalle pubblicazioni locali di carattere amatoriale al Vocabolario Siciliano) Il volume è corredato di carte geolinguistiche a colori (onomasiologiche e semasiologiche) sui principlai concetti della cultura alimenatare tradizionale ed è arricchito da numerose illustrazioni, in bianco e nero, su arnesi e v…
Le parole del tempo perduto. Ritrovate tra le pagine di Camilleri, Sciascia, Consolo e molti altri
Le parole del tempo perduto sono quelle che oggi si sentono sempre meno. Quelle che le generazioni di quarantenni e di cinquantenni, nel corso della loro infanzia, hanno avuto, qualche volta, l’occasione di sentirle pronunciare dai più anziani. Sono parole solo siciliane o solo meridionali (parole, cioè, che non esistono nell’italiano o che vi sono giunte dal dialetto). Parole in grado di “raccontare”, in un quadro affascinante e straordinario, la “specificità” della millenaria storia culturale della più grande isola del Mediterraneo. Di esse si racconta la storia e “se ne parla” giocando e ironizzando, per quanto possibile, con i loro significati e con “i modi di dire” nei quali vivono, co…
Il dialetto nella canzone italiana. Modelli di analisi, tòpoi, usi linguistici
Mimesi del parlato e mantenimento/ripresa o trasformazione della tradizione (linguistica) canzonettistica italiana, legata spesso alla lingua del melodramma, sono i due aspetti (“le due variabili”) che hanno guidato l’analisi degli usi, delle funzioni espressive e delle qualità strutturali che contrassegnano le soluzioni linguistiche rinvenibili nelle canzoni degli ultimi cinquant’anni. L’taliano cantato è stato, così, studiato nei termini della definizione della distanza fra le diverse tipologie di scrittura associate ai generi musicali e lo standard linguistico-testuale sedimentato dalla tradizione (la “grammatica della canzone”, secondo la definizione di Antonelli). Tale distanza è stata…
Lingue e culture della montagna: le Madonie nell’esperienza dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS)
The cultural context of the Madonie — a hilly and mountainous territory near Palermo with about 60,000 inhabitants distributed in 22 little villages, some of which overlook the Tyrrhenian Sea — results from the influence of three external areas (those surrounding three of the most important towns in Sicily: Palermo, Caltanissetta, and Messina). The most relevant effect of such a complex multidirectional influence is the presence of three different micro-areas, each marked by different linguistic and cultural peculiarities. Since a situation of complex and “ordered” ethnolinguistic variability may be observed in the Madonie, the area and its micro-areas are currently investigated in a resear…
La variazione dialettale nello spazio geografico
Diversi piatti per una procedura: da "a ccunìgghiu" a "cunìgghiu", tra antonomasia e metonimia
Un piattio tipico di Polizzi Generosa è il "cunìgghiu". Si tratta di un piatto freddo a base di baccalà – o, in alternativa, di ventresca di tonno –, cavolfiori, cardi, patate, melanzane, carciofi, pomodori secchi, capperi, olive bianche e olive nere (cfr. Sottile e Genchi 2010), con aggiunta di aceto (e zucchero). Gli informatori del luogo sono soliti spiegarne paretimologicamente il nome secondo una prospettiva che tende a opporre la cucina (povera/senza carne [di coniglio]) delle classi subalterne a quella (ricca/con la carne [di coniglio]) delle classi egemoniche. Gli informatori, finiscono, dunque, per proporre una pietanza “in salsa gramsciana” che trova i presupposti nel fatto che me…
La rivincita del dialetto. Non al posto ma accanto all’italiano
Diverse inchieste multiscopo condotte a partire dalla metà degli anni ’70 dagli Istituti Doxa e Istat permettono di trarre importanti informazioni sulla recente evoluzione degli usi linguistici degli italiani. I rilevamenti mostrano una progressiva tendenza all’uso dell’italiano con il conseguente abbandono del dialetto come codice esclusivo della comunicazione. I dati mostrano che negli ultimi quarant’anni è cresciuta la percentuale di quanti dichiarano di parlare italiano, con il conseguente calo della quota dei dialettofoni esclusivi. Ma in generale si osserva un «comportamento linguistico mistilingue» da parte di molti italiani, i quali dichiarano di usare l’uno e l’altro codice, «con l…
L'Italiano. Conoscere e usare una lingua formidabile. 5. La ricchezza dei dialetti
La lingua può essere considerata, obiettivamente, più bella, più elegante, più corretta e meglio costruita del dialetto? la risposta è no.Per il linguista non c'è alcuna differenza. Oggi si parla di "risorgenze dialettali" là dove non ce lo saremmo aspettati: nei fumetti, nelle insegne dei bar e dei negozi, nella radio e nelle tv locali. Altro che reperto da museo!
I dialetti urbani fra nuovi usi e nuovi modelli di dialettalità: le parodie siciliane di Peppa Pig
L'articolo si inserisce nel più ampio dibattito in merito alle dinamiche che negli ultimi anni stanno interessando il repertorio linguistico italiano riguardo ai rapporti fra italiano e dialetto. In particolare, in questo lavoro ci si sofferma su due componenti cruciali di queste dinamiche. La prima riguarda il posto e la funzione del dialetto negli spazi linguistici urbani, nei quali questo codice sembra essere impiegato in modo significativo ai fini della definizione della cosiddetta place identity. La seconda componente attiene, invece, al modo in cui, questa place identity venga rappresentata nello spazio non più così virtuale del web. In questa prospettiva, il lavoro si concentra su un…
Le parole e l'ordito. Lessico e cultura dialettale nella scrittura di Leonardo Sciascia
Nell'articolo si affronta il tema del plurilinguismo letterario di Sciascia e ci si sofferma sulle sue scelte lessicali connesse alle parole dialettali “autoctone” (quelle parole che esistono solo nel siciliano o nei dialetti meridionali, senza corrispondenti formali o semantici nell’italiano). Le parole dialettali di Sciascia appaiono per lo più radicate nella specificità della cultura dialettale e materiale, quella dei campi e dei mestieri, sulla quale si fondava il vissuto dei siciliani e dei racalmutesi, Una parte significativa del lessico dialettale di Sciascia ricorre, poi, anche negli autori “post-sciasciani” che come lui praticano il plurilinguismo letterario. Nel contributo ci si i…
Il contatto lingua-dialetto nei dati lessicali dell'ALS
Vengono presentati i primi parziali risultati relativi all’analisi dei dati ricavabili dalle risposte alla dom. 1 della sezione linguistica del questionario sociovariazionale dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS). La dom. 1 della parte linguistica del questionario tende a sondare la competenza lessicale dei parlanti nei due codici in contatto (dialetto e italiano) e, ovviamente, a valutare la portata di questo contatto, in relazione alle condizioni diastratiche dei parlanti intervistati. Il questionario è stato somministrato a 1300 informatori distribuiti omogeneamente sul territorio siciliano e selezionati sulla base di un campionamento per quote che ruota attorno alla sequenza gene…
Alessandro Bitonti, "Luoghi, lingue, contatto. Italiano, dialetti e francoprovenzale in Puglia", Galatina, Congedo, 2012
“Tirare al selvatico”: modalità. Una voce del Vocabolario-Atlante delle pratiche venatorie siciliane .
Viene presentato un saggio di voce del "Vocabolario-atlante delle pratiche venatorie siciliane", secondo il modello elaborato in seno all’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS). Con una nuova messe di dati e tenendo conto del modello di voce elaborato per il Vocabolario-atlante, in questo contributo, che vuole essere un ideale ampliamento della voce "sparari" pubblicata nel 1980 da Giovanni Ruffino in questo stesso Bollettino, sono prese in esame le numerose locuzioni venatorie relative alle modalità di ‘tirare al selvatico’, concetto che nel lessico venatorio siciliano è generalmente espresso con il tipo lessicale "sparari". A sample of the entry of the "Vocabolario-atlante delle pratiche…
PAROLE AL DETTAGLIO. VOCI E TOPONIMI DEL MERCATO
«IN ALTO I CUORI / L’ITALIA CAMBIA VERSO». DISCORSO POLITICO E INTERAZIONE NEI SOCIAL NETWORK
Scopo della comunicazione è studiare la presenza dei politici italiani nei due social network con maggior numero di utenti (Facebook e Twitter). Nel dibattito sviluppatosi negli ultimi anni è stato sottolineato come il passaggio dal web 1.0 al web 2.0 (e ormai quasi 3.0) abbia portato a un avvicinamento fra politici e utenti/elettori/cittadini (in quest’ordine). Nel più generale contesto di “disintermediazione della comunicazione” (Bentivegna 2002), si è pensato (forse ci si è illusi) che il superamento del filtro rappresentato dai media tradizionali avrebbe creato un rapporto diretto fra politici e cittadini, quasi del tipo “dal produttore al consumatore”. Recenti lavori (ad esempio Spina …
Se il lessicografo spoglia la canzone dialettale. L'apporto delle fonti "non canoniche" al Lessico della cultura tradizionale delle Madonie. In: "L'Italia dei dialetti", a cura di G. Marcato.
Dialetto e canzone. Uno sguardo sulla Sicilia di oggi
Negli ultimi decenni la canzone in dialetto ha conosciuto una straordinaria fioritura in concomitanza con lo “sdoganamento” delle varietà locali. Oggi che nel nostro Paese il processo di italofonia può dirsi pressoché concluso, si ritorna al dialetto per una specie di senso di nostalgia. E mentre il dialetto perde parlanti nativi e funzioni comunicative “ordinarie”, compare in ambiti nuovi, fino a qualche tempo fa del tutto impensabili. Così nella canzone, dove si presta ad ampliare il «potenziale di variazione», a soddisfare bisogni espressivi ai quali l’italiano non sembra in grado di rispondere e, più in generale, a simboleggiare il ritorno alle radici come “meccanismo di difesa” dall’ef…
"Cabeci": un inedito geomorfonimo montano
Viene discussa l'origine e i significato del toponimo siciliano "Cabeci" e il suo uso nel repertorio fraseologico locale.
L’onomastica pirandelliana tra cultura dialettale e dialetto diatopicamente marcato
The paper focuses on three names which appear in Pirandello’s works: Zi’ Scarda, Rosario Chiàrchiaro and Zi’ Dima. These names are dialectal in their origins and their meanings can be explained mainly considering their etymon rather than their functions and uses in the literary texts. Nevertheless, beyond the etymological analysis, in order to understand the true value of the writer’s onomastic choices, it is also necessary to take into account the relationship with the social and cultural values dealing with the “dialectal world”, since Pirandello seems to choose his characters’ names by considering what they mean and represent within the cultural context they belong to.
Il furetto (e altri animali) nel lessico venatorio e nella cultura dialettale. Dati dall’Atlante Linguistico della Sicilia
All’interno del cantiere dell’Atlante Linguistico della Sicilia esistono diversi studi, per lo più di impianto lessicografico, sulla cultura dialettale connessa agli ambiti della zoonimia e della fitonimia, come il Vocabolario-atlante delle pratiche venatorie, che tende a documentare in prospettiva geolinguistica e panregionale diversi importanti aspetti della zoonimia siciliana. L’attenzione a un tale ambito permette di accostarsi a un settore della cultura dialettale decisamente interessante e producente almeno per due ragioni: 1) indagare sulla caccia permette di raccogliere informazioni su settori etnodialettali diversi, dalla geomorfologia all’avifauna 2) il lessico venatorio, più di o…
IL DIALETTO DI CALTAVUTURO NEL CONTESTO DELLE PARLATE DELLE MADONIE
PROFILO LINGUISTICO DEL DIALETTO DI CALTAVUTURO (PA) NEL CONTESTO DELLE "PARLATE DELLE MADONIE", COSI' COME DESCRITTE E CLASSIFICATE DA GIORGIO PICCITTO (1951)
I nomi dei venti in Sicilia tra toponomastica, geomorfologia e “mondo magico”. Possibili itinerari di ricerca
Il sistema anemonomastico siciliano appare leggibile su due livelli: da un lato i nomi dialettali dei venti ripropongono in larga misura quelli presenti nell’italiano tramontana, maestrale, greco, scirocco, libeccio, dall’altro si rileva un numero impressionante di anemonimi rifatti su un toponimo e, più spesso, sull’etnico corrispondente, se il paese che dà il nome al vento è situato lungo la direzione da cui esso spira. Ciò è particolarmente evidente per i nomi dei venti “freddi”. Per essi, mediante una ricerca su una piccola porzione del territorio siciliano le Madonie , è stato possibile raccogliere almeno due anemonimi di origine toponimica in ciascuno dei centri indagati. Mediante lo …
IL MERCATO IN CITTÀ: CONTESTI COMUNICATIVO- RELAZIONALI A BALLARÒ E AL CAPO DI PALERMO
Sicilia. Dialetto di Pietraperzia (Caltanissetta), voce di Salvatore Martorano: Ph 2943 [CD 1: 4]
This article is a part of Volume and Series 17-6 of “Recordings from Prisoner-of-War Camps, World War I. Italian Recordings”, edited by Christian Liebl and Gerda Lechleitner, and published by VÖAW. A s far as the description of the entire work is concerned, Series 17/1–6 is a commented source edition of sound documents featuring prisoners of war from World War I. The collection, compiled by various scholars in cooperation with the Phonogrammarchiv of Wien, comprises 250 language and music recordings. State-of-the-art re-recording and special signal processing, together with the expertise in handling historical sound documents, form the basis for processing and making these unique sources ac…
Tullio De Mauro, La Sicilia e la lingua "di tutti e per tutti"
Un ricordo del linguista Tullio per riannodare i fili di una intensa e proficua stagione di studi e per ribadire l’eredità di insegnamenti che attingono alla dimensione eminentemente umana delle scienze. Un tentativo di ricostruire i contesti, di storicizzarne le opere, tracciare un profilo critico del ruolo che egli ha esercitato nello spazio pubblico e nella vita culturale del nostro Paese.
Arabismi siciliani tra Oriente e Occidente. Migrazioni nel Mediterraneo plurilingue
La complessità del Mediterraneo si mostra ancora più intricata quando si guarda alla lingua con le sue forti dinamiche variabili. Come ha più volte osservato Giovanni Ruffino, per il linguista può essere utile adottare la formula «lingue circolari/lingue marginali» o, ancora meglio, la formula «correnti marginali e correnti circolari di lingua e cultura» (Ruffino e Sottile 2015: 6). E ciò per riferirsi a una molteplicità di condizioni linguistico-culturali che si sono manifestate nel bacino del Mediterraneo sin dall’antichità. Da un lato i rapporti tra greco, latino e dialetti berberi poi arabizzati; dall’altro i rapporti tra questi e l’italiano (con i suoi dialetti), lo spagnolo, il catala…
Le parole del Dictionnaire de la langue franque ou petit mauresque. Sulla “mediterraneità” di alcune voci
Il Dictionnaire de la langue franque ou petit mauresque è il documento più ampio di cui disponiamo per ricostruire il lessico e le strutture della lingua franca del Mediterraneo a un’altezza cronologica che vede questo codice (usato per molti secoli sulle sponde del Mare Nostrum per scopi prevalentemente commerciali e diplomatici) quasi al suo tramonto. Di autore anonimo e pubblicato nel 1830, il Dictionnaire presenta la struttura di un vocabolario bilingue (franceselingua franca) costituendosi come un vademecum linguistico a uso dei soldati francesi alla conquista di Algeri. Le componenti del lessico del Dictionnaire sono per lo più di origine romanza: «nel lessico l’elemento italiano supe…
Fitonimia e caratteri popolari in Sicilia, fra traslati e saperi popolari
Il contributo si occupa del trasferimento di significato, nei dialetti siciliani, da termini appartenenti all’area semantica della fitonimia a quella dei caratteri umani, tentando di percorrere alcune piste possibili dei meccanismi etnosapienziali che abbiano motivato gli spostamenti semantici. Le fonti principali dei dati linguistici sono costituite da materiali lessicografici (dizionari e repertori onomastici) ed etnodialettali, raccolti sul campo in luoghi e per fini diversi Il mondo naturale, nella sua articolazione di flora e fauna, è, infatti, la prima fonte del sapere popolare: non stupisce, dunque, che questo sapere, che passa attraverso specifiche parole di un organico campo semant…
Farinate.Lessico
L'articolo è un saggio lessicografico su un referente alimentare molto diffuso nella tradizione siciliana, la farinata. Esso è impostato secondo il progetto del Vocabolario Atlante della cultura dialettale in cui alla lemmatizzazione segue anche un'appendice etnotestuale che documenta l'inchiesta sul campo e un commento etnolinguistico e storicoetimologico. Le voci trattate dall'autrice sono quelle comprese tra arriminata-farinata, frumentu macinatu-sciulla, stracciatieddi-tròmmisu.
LA CULTURA ALIMENTARE NELL'ALS TRA PAROLA E PARLATO
Der Dialekt in der Canzone der Gegenwart
La canzone in dialetto, sia che usi il codice locale in funzione “poetica” (funzione «lirico-espressiva»), sia che lo usi come linguaggio di una nuova canzone di protesta e di denuncia o come simbolo del ritorno alle radici (funzione «simbolico-ideologica»), sembra rappresentare, in effetti, una straordinaria occasione per “comunicare” (per “raccontare” o per “lanciare messaggi”) attingendo a un serbatoio di immagini, pratiche, valori, denominazioni di cose di un universo culturale ormai in declino (l’universo della cultura tradizionale-dialettale, appunto). Un mondo che, avendo perso il “valore uso” di buona parte dei suoi contrassegni culturali, viene recuperato nel suo “valore segno”, me…
PAROLE MIGRANTI TRA ORIENTE E OCCIDENTE
L’immagine che oggi il Mediterraneo offre è lungi dall’essere rassicurante. Ai nostri giorni si può dire che le sue opposte rive non abbiano in comune che le loro insoddisfazioni. E sempre più si percepisce questo mare come spazio di attraversamenti intollerati. Percepire il Mediterraneo partendo dal suo passato rimane tuttavia un’abitudine tenace, e a volte viene da pensare che la retrospettiva prevalga sulla prospettiva. La retrospettiva è però irrinunciabile, oggi più che mai. E lo è nel momento in cui la realizzazione di una convivenza in seno ai territori multietnici, là dove si incrociano e si mescolano culture, religioni, lingue diverse, conosce sotto i nostri occhi uno smacco crudel…
Repertori paremiologici tra meteorologia, paesaggio agrario, mondo animale e spazialità geografico-culturale
The work focusses on a “geolinguistic” analysis of a group of proverbs from the area of Madonie (Sicily) collected in Sottile-Genchi (2011). The aim of the article is to shed light on the relation between the paremiologic repertoire and the main geographic and cultural features characterising the geographic area. In particular, this aspect implies both a paremiologic (micro)variation depending on the geomorphological peculiarities of each spot and an analysis of the relationship among those (humans and animals) who share the same places by which discover old superstitions and a specific socio-cultural background.
La cultura alimentare tra tipicità "certificate" e tipicità "raccontate"
Con l’esplosione del fenomeno Slow Food, assieme a quello della valorizzazione del “tipico” tramite l’attribuzione dei marchi DOP, DOC e IGP, numerosissime cose da mangiare (ma anche da bere) sono state protagoniste dell’attribuzione di “marchi di qualità”, che, in molti casi, più che o oltre che al perseguimento di una filosofia del mangiar sano, tendono alla valorizzazione turistico-culturale dei luoghi. E così, oggi più che mai, le comunità locali, accanto ai monumenti, alle emergenze archeologiche, ai beni culturali latamente intesi, offrono spesso al visitatore anche il prodotto gastronomico tipico che, in quanto tale, è sempre posto a declinare l’“identità” territoriale . In questo co…
Le isoglosse del gusto. Pratiche gastronomiche e geolinguistica in Sicilia
Vocabolario-atlante delle pratiche venatorie in Sicilia: i nomi dello schioppo
Nell’ambito dell’attività dell’Atlante Linguistico della Sicilia è attualmente in cantiere il modulo venatorio del Vocabolario-atlante della cultura dialettale siciliana in ragione della disponibilità di un vastissimo corpus di inchieste effettuate prevalentemente da G. Ruffino, a partire dagli anni Settanta, e condotte mediante un questionario di 312 quesiti distribuiti nelle seguenti sezioni: 1) La selvaggina; 2) Il cacciatore; 3) Il cane; 4) Il furetto; 5) Gli arnesi (il fucile, cartucce e piombini, trappole, tagliole, richiami); 6) Il terreno; 7) La battuta di caccia. L’attenzione in prospettiva geolinguistica a un ambito come quello venatorio permette di accostarsi a un settore della c…
DIALETTO E CANZONE IN SICILIA. ESPERIENZE RECENTI
La Sicilia appare particolarmente interessante per lo studio del rapporto tra dialetto e canzone. Il dialetto, oggi in crisi come codice della comunicazione quotidiana tra le nuove generazioni, trova nel riuso artistico, anche giovanile, condizioni di straordinaria vitalità. E' significativo che in molti gruppi musicali la scelta del dialetto coincida con la volontà di aderire al vissuto, parlando, anche in musica, la propria lingua. Diventa importante chiedersi se tale scelta risponda prevalentemente ad una esigenza stilistica, ad un bisogno di informalità, di colloquialità, alla ricerca di livelli sub standard, come comunemente si afferma, o non abbia radici più profonde, facendosi simbol…
Sicilia. Dialetto di Sciacca (Agrigento), voce di Carlo Antonio Puleo: Ph 2944–2945/1 [CD 1: 5]
This article is a part of Volume and Series 17-6 of “Recordings from Prisoner-of-War Camps, World War I. Italian Recordings”, edited by Christian Liebl and Gerda Lechleitner, and published by VÖAW. A s far as the description of the entire work is concerned, Series 17/1–6 is a commented source edition of sound documents featuring prisoners of war from World War I. The collection, compiled by various scholars in cooperation with the Phonogrammarchiv of Wien, comprises 250 language and music recordings. State-of-the-art re-recording and special signal processing, together with the expertise in handling historical sound documents, form the basis for processing and making these unique sources ac…
Atlante linguistico della Sicilia. Aggiornamenti
Siciliano lamieḍḍa
Un nostro lettore chiede se in siciliano sia “esatto” utilizzare lamieḍḍa, presunto diminutivo di làmia, per indicare la strada che passa sotto una struttura ad arco o a volta, costruzione che in genere mette in comunicazione due abitazioni (e sovrastata o meno da vani abitati), mentre la stradina sottostante collega due vie urbane.
PER UNO SCIASCIARIO DIALETTALE. 100 E PIÙ PAROLE DALLE PARROCCHIE SICILIANE
Lo Sciasciario dialettale è un contributo alla documentazione della lingua dell’autore di Racalmuto – con specifico riguardo al lessico dialettale – per offrire uno strumento utile per la comprensione della parole letteraria dell’autore di Racalmuto. Si tratta di una “lista di parole” ordinate alfabeticamente e riguardanti gli “autoctonismi” dialettali, le voci del dialetto usate nell’opera sciasciana che non trovano corrispondenti formali nell’italiano letterario (per es. sic. naca vs it. culla). In quanto voci “autenticamente” ed esclusivamente dialettali, esse esistono solo dentro l’orizzonte (etno)linguistico siciliano e svelano il tesoro più genuino del dialetto informando sulla parte …
PUÒ LA MONTAGNA (PROTETTA) NUOCERE AI DIALETTI? ESPERIENZE DEL PARCO DELLE MADONIE
L'ATLANTE LINGUISTICO DELLA SICILIA 20 ANNI DOPO. STATO DELL'ARTE E MODELLI DI ANALISI DEI DATI
L’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS) è uno tra i più avanzati programmi di ricerca attualmente in cantiere in Italia nel settore della geografia linguistica e della sociolinguistica areale. Il suo obiettivo è quello di documentare il repertorio linguistico dei siciliani, dallo stadio più arcaico del dialetto ai livelli più spinti di italianizzazione. Rappresentando un punto di incontro tra dialettologia tradizionale e sociolinguistica, l’ALS si articola in due sezioni: a) etnodialettale e b) sociovariazionale. Le due sezioni tendono alla realizzazione di due strumenti, differenziati sulla base del metodo (rispettivamente geo-etnolinguistico e geo-sociolinguistico) e dell’oggetto di ind…
673. Carla Marcato, Nomi di persona, nomi di luogo. Introduzione all'onomastica, Bologna, il Mulino, 2009
Recensione al volume di Carla Marcato sulla toponomastica e l'antroponimia italiana
“SUCA” e “800A” nel dialetto e nell’italiano colloquiale: detabuizzazione e polisemia di un disfemismo siciliano, tra diafasia e diamesia
Vine analizzata, dal punto di vista lessicografico e sociolinguistico, la parola di origine dialettale SUCA e la sua risalita nell'italiano regionale e nell'italiano colloquiale nonché la sua trasformazione grafica in 800A . Viene mostrata la sua vitalità, in prospettiva difasica e diamesica, nel dialetto siciliano, nell'italiano regionale di Sicilia, nell'italiano giovanile e colloquiale dell'Italia linguistica contemporanea,, nei mass media, nella CMT, nelle scritture esposte, negli usi letterari, nel linguaggio delle tifoserie calcistiche, nella marchionimia, nel linguaggio dei gesti.
V. Ferrara, "Dialettismi italiani nei lessici bilingue, Bonanno Editore, 2013
Nomi d’arte e soprannomi di cantautori, rapper e band della scena musicale siciliana
Nowadays the names and bynames of pop-groups and musicians are more and more characterized by multiple, differentiated onomaturgical solutions which allow us to explore and comprehend current linguistic and cultural trends as well as the metalinguistic awareness/competence of authors and «users» of the music industry. On the one hand, as far as the national and international scenario is concerned, many names are based on a sort of game of mirrors: from personal names to place names and street names, from sign names to brand names, a lot of linguistic material «rebounds” on the names of singers and bands. On the other hand, as far as the Sicilian dialect song context is concerned, most names…
Tanti popoli, una lingua comune. Aspetti socio-linguistici della lingua franca del Mediterraneo
La dimensione linguistica rappresenta una delle fonti più autentiche attraverso cui “leggere” e “ricostruire” la storia (e le storie) di un popolo. Ciò è vero anche per le lingue del Mediterraneo che portano i “segni” di migrazioni, contatti, conflitti e scambi all’interno di un grande mare che è stato e continua a essere scenario, complesso e suggestivo, di un profondo sincretismo tra genti di diversa provenienza In questa sede intendiamo soffermarci sull’aspetto più strettamente linguistico della cultura mediterranea, concentrandoci sull’antica lingua franca, conosciuta e parlata lungo le coste nordafricane e nei porti del Mediterraneo da mercanti, schiavi, pirati e intellettuali tra il X…
La variazione lessicale nella Sicilia contemporanea. Italiano e siciliano nei quesiti onomasiologici dell'Atlante linguistico della Sicilia (ALS)
Sulla base dei dati dell'inchiesta socio-variazionale dell'Atlante Linguistico della Sicilia(ALS), Si analizza il contatto lingua-dialetto in Sicilia con particolare attenzione al livello lessicale. Si tende a mostrare quali tipologie di parlanti innovano o conservano la terminologia dialettale tradizionale in relazione alle loro caratteristiche socio-culturali (età, grado di istruzione, competenza nei due codici in contatto)
Sicily. Dialect of Sciacca (Agrigento), spoken by Carlo Antonio Puleo: Ph 2944–2945/1 [CD 1: 5]
This article is a part of Volume and Series 17-6 of “Recordings from Prisoner-of-War Camps, World War I. Italian Recordings”, edited by Christian Liebl and Gerda Lechleitner, and published by VÖAW. A s far as the description of the entire work is concerned, Series 17/1–6 is a commented source edition of sound documents featuring prisoners of war from World War I. The collection, compiled by various scholars in cooperation with the Phonogrammarchiv of Wien, comprises 250 language and music recordings. State-of-the-art re-recording and special signal processing, together with the expertise in handling historical sound documents, form the basis for processing and making these unique sources ac…
Prefazione
La Prefazione si riferisce al volume che raccoglie i contributi (alcuni con modifiche e integrazioni) apparsi negli Atti (pubblicati nel 2011) del Convegno che si tenne nel 2009 a Bolognetta, paese Tommaso Bordonaro, autore-protagonista del libro autobiografico, scritto in italiano popolare, dal titolo "La spartenza" (nel 1990 il racconto autobiografico di Tommaso Bordonaro vinse il Premio Pieve-Banca Toscana). Ai contributi pubblicati negli Atti del 2011 sii aggiungono diversi articoli e recensioni apparsi negli anni in diverse riviste e quotidiani nazionali. Spartenza è parola dialettale. Derivata da spàrtiri ‘dividere, separare’, si sviluppa in una numerosa e complessa serie di sensi, tu…
NEVIERE E "NEVAIOLI" IN SICILIA. OSSERVAZIONI (A POSTERIORI) SU UN INTERESSANTE SETTORE DELLA CULTURA DIALETTALE
Il caso dei nevaioli mostra come anche l’archeologia linguistica possa avere una significativa rilevanza nello studio lessicale, specialmente quando problemi di lessicografia settoriale si sposano con problemi di storia della lingua e di contatto in diacronia. Il caso dei "nevaioli", con la circolazione di lessico settoriale tra diversi ambiti, richiama la possibilità di rivolgere l’attenzione alle lingue speciali non necessariamente in termini di singoli settori: la lingua dei contadini, quella dei carbonai, quella dei pastori ecc. L’attenzione può essere rivolta alla possibilità dell’esistenza di un ampio nucleo di lessico della montagna o delle attività di montagna, all’interno del quale…
Aspetti della variabilità in “Fiabe novelle e racconti popolari siciliani” .
Il materiale linguistico dei testi popolari raccolti da Pitrè è materia viva. I suoi narratori sono parlanti reali, radicati nelle rispettive comunità delle quali ripropongono i tratti linguistici – nella loro specificità e autenticità – che lo studioso deve saper cogliere e rappresentare “immediatamente”. Ma, raccogliendo e trascrivendo i testi di "Fiabe novelle e racconti popolari siciliani", Pitrè, più che con «la parola», si trova a operare con “il parlato”. Operando, dunque, sul piano “etnotestuale”, il suo materiale linguistico, assimilabile, per certi versi, a un corpus di parlato spontaneo, postula di essere osservato e rappresentato dalla prospettiva "sintattica" e non soltanto da …
Il dialetto nelle canzoni di autori madoniti tra funzione lirico-espressiva e funzione ludica
Fra tradizione e modernità, ma nel solco della nuova via tracciata dal revival del dialetto nella canzone degli ultimi decenni, si muovono oggi anche molti artisti madoniti che permettono di disegnare una mappa che vede protagonisti diversi centri come Polizzi Generosa, Isnello, Gratteri,Petralia Sottana, Gangi. La canzone dialettale madonita sembra usare il dialetto con valore esclusivamente lirico-espressivo, con esperienze che richiamano quelle del “cantautorato” e con sporadiche o nulle presenze di artisti orientati alla “canzone di protesta” connessa ai generi rap e/o raeggae. Sul piano linguistico,le espreienze musicali possono essere distinte, come il resto delle produzioni siciliane…
Lessico della cultura dialettale delle Madonie. 2. Voci di saggio
Nella prospettiva di una sistematica ricognizione del patrimonio lessicale di un'area di grande interesse etnodialettale come quella madonita e dopo il volume sulla cultura alimentare tradizionale, il volume presenta oltre 3000 voci di saggio e numerose unità fraseologiche relative alla terminolgia connessa ai settori della cultura tradizionale. Le voci si riferiscono, in particolare, ai più significativi concetti dell'agricoltura e della pastorizia, ma presentano anche molti ambiti del mondo "naturale" (zoonimi, fitonimi, miconimi, meteoronimi). Il volume è corredato di carte linguistiche a colori sui principali tratti della cultura dialettale delle Madonie; il libro è arricchito da numero…
Gabriella Alfieri, Ilaria Bonomi, "Lingua italiana e televisione", Roma, Carocci, 2012
L'italiano "cantato" tra modulazione diafasica, tradizione canzonettistica e accesso alla variabilità
Lo studio della lingua e della testualità nella canzone non può limitarsi a riproporre il modello analitico impiegato, peraltro assai fruttuosamente, nel corso dell’ultimo ventennio volto a indagarne usi e funzioni espressivi e qualità strutturali. Questo modello, come è noto, approccia il testo della canzone nella sua natura di espressione principalmente artistico-letteraria e sulla base di questo legittimo punto di vista ha dato luogo a ottime analisi che si sono però concentrate soprattutto sugli aspetti diamesico-diafasici che hanno modulato la formazione in questi ultimi anni di generi musicali e profili artistici individuali. I lavori più noti in questo ambito (Scrausi 1996, Scholz 19…
IL DIALETTO NELLA CANZONE ITALIANA DEGLI ULTIMI VENTI ANNI
Negli ultimi decenni la canzone in dialetto ha conosciuto una straordinaria fioritura in concomitanza con lo “sdoganamento” delle varietà locali. Oggi che «il dialetto non è più un delitto» si assiste a un’impressionante proliferare di canzoni nelle quali il codice locale è impiegato per ampliare il «potenziale di variazione», per soddisfare attese di poesia o bisogni espressivi ai quali l’italiano non sembra in grado di rispondere e, più in generale, per simboleggiare il ritorno alle radici come “meccanismo di difesa” dall’effetto alienante della globalizzazione. Il volume descrive il dialetto nella canzone facendo riferimento ai testi di artisti prevalentemente siciliani all’interno di un…
PARLANTE, IDENTITÀ E (ETNO)TESTO FRA STORIA DELLA LINGUA E DIALETTOLOGIA. L’ESPERIENZA DELL’ATLANTE LINGUISTICO DELLA SICILIA
Vengono discusse le relazioni che intercorrono tra il testo e tutti i suoi elementi costitutivi (interni ma soprattutto esterni). L’attenzione è rivolta in particolare al progetto dell’Atlanete Linguistico della Sicilia. A proposito del rapporto scritto/parlato viene richiamata quella dimensione che Koch e Oesterreicher definiscono “concezionale” e che ha riorganizzato la dicotomia fra polo dello scritto e polo dell’orale (cfr. Koch e Oesterreicher 2001, Koch 2005 e 2009). Interpretare la variazione testuale in termini di modo di “concepire” il testo come un continuum fra i poli della vicinanza e della distanza comunicativa consente di collegare il testo alle sue condizioni storiche, social…
Ortografia e trascrizione del siciliano. Una rassegna
Vengono prese in esame le diverse e svariate soluzioni ortografiche adottate in varie opere di dialettologia siciliana del '900 (vocabolari, descrizioni di sistemi dialettali, raccolte di testi di parlato, saggi sull'ortografia del siciliano). L'insieme di opere esaminate permette di ricavare un quadro sufficientemente ampio sull'asse diatopico e diacronico dei problemi connessi alla trascrizione di varità prive di una tradizione ortografica univoca e di come le questioni affrontate siano state di volta in volta risolte.
DALLA LETTURA AL PARLATO: IL DATO FONETICO
La lingua franca del Mediterraneo ieri e oggi. Assetto storico-sociolinguistico, influenze italoromanze, ‘nuovi usi’
Il contributo si sofferma sull’antica lingua franca del Mediterraneo (LFM) conosciuta e parlata lungo le coste nordafricane e nei porti del Mediterraneo tra il XVI e il XIX secolo. Questa "Notsprache" (Schuchardt 2009 [1909], 9) – ‘lingua di necessità’ parlata in ambito commerciale, ma anche da pirati, schiavi, intellettuali e in ambienti diplomatici –, che raccoglie e fonde elementi dei diversi idiomi dello spazio del "Mare Nostrum" (portoghese, spagnolo, catalano, francese, provenzale, italiano e dialetti italo-romanzi, arabo, turco), testimonia e “racconta” le vicende e i processi socio-culturali e linguistici della “civiltà mediterranea” dei secoli più recenti. Il contributo mira a trac…
DIALETTO LETTERARIO E DIALETTO "DESTRUTTURATO". LA CANZONE NEODIALETTALE SICILIANA TRA IDEOLOGIA E "NUOVI USI"
Quale dialetto emerge dai testi della canzone “neodialettale” siciliana odierna? Ha senso aspettarsi un dialetto coerente con i tratti linguistici e l’assetto socio-linguistico dell’area di provenienza di ciascun autore? La Sicilia dialettale è divisa in due grandi aree in relazione alla presenza o all’assenza della dittongazione metafonetica e/o della dittongazione incondizionata. Quando i testi delle canzoni non presentano dittonghi nel vocalismo tonico, occorre distinguere gli autori che non li realizzano in forza della loro condizione di “parlanti nativi”, da quelli che non li realizzano percependoli come un tratto troppo marcato che impedisce di avvicinare il loro dialetto: a) a quello…
L’antroponimia giovanile fra 'nickname' e 'nciuria'. Un’indagine in area palermitana
693. "Parole e cose migranti" tra Italia e Americhe nella terminologia dell'alimentazione, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2010
Recensione al volume di Carla Marcato sui termini e sulle pratiche alimentare che, nel corso dei secoli, con l'emigrazione hanno raggiunto l'America
La parola dialettale nell’opera di Leonardo Sciascia: il caso di "taddema"
Vine analizzata la parola "taddema", usata da Leonardo Sciascia nelle pagine conclusive de "Il giorno della Civetta". Ne viene ricostruita la storia e ne viene mostrato l'uso in sincronia e il suo rapporto con la voce italiana "diiadema".
Introduzione alle registrazioni siciliane
This is a very concise outline of the linguistic framework of Sicily as an introduction to the essay analysing the “Recordings from Prisoner of War Camps, World War I. Italian Reconrdings”. This work, first published by the Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften (edited by Gerda Lechleitner, Christian Liebl and Serenella Baggio) and now published by the Accademia della Crusca (edited by S. Baggio), contains in fact the records of three Sicilian prisoners, respectively from Alcamo (TP), Sciacca (AG) and Pietraperzia (EN).
Place Identity e marcatezza diatopica nella canzone dialettale siciliana
Il ritorno alla “località”, anche mediante il dialetto, quale simbolo di microspazialità fisica e culturale, con lo scopo di creare il necessario contrappunto al senso di straniamento e alienazione determinato dal modello globale, sembra particolarmente vero per la canzone dialettale contemporanea. Non sarà un caso, dunque, che molti autori neodialettali, già impegnati nella espressione di un’identità di luogo mediante il ricorso al dialetto che, in quanto tale, si configura come codice diatopicamente marcato e quindi intimamente legato a uno specifico spazio, non sanno fare a meno di richiamare nei propri testi, a puntello della “località” linguistica, contesti fisici del loro vissuto. Pot…