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La fiaba del Mediterraneo Nero: Quando il cielo vuole spuntano le stelle di E.C. Osondu

A Di Maio

subject

Literature of migrationBlack StudieMigration Studies.African literatureAfrican DiasporaComing-of-age novelSettore L-LIN/10 - Letteratura IngleseBlack Mediterranean

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Pubblicato in prima mondiale in italiano nel 2020, Quando il cielo vuole spuntano le stelle del nigeriano E.C. Osondu racconta, attraverso lo sguardo e la voce di un giovane africano di un paese non meglio identificato, uno dei fenomeni più significativi della nostra storia contemporanea, l’odissea di chi sfida il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. Il protagonista di questo classico romanzo di formazione dai toni fiabeschi sogna di arrivare a Roma, città sacra nota per la sua bellezza. Per raggiungerla, il giovane attraverserà il deserto e il mare, incontrando un’umanità in movimento, con cui condividerà storie, esperienze, aspirazioni. Il viaggio è rito di passaggio intimo ma anche condivisione di un destino collettivo di migrazione che caratterizza la storia della diaspora africa. Raccontarlo assicura la sopravvivenza in un mondo in cui i confini nazionali si confondono nello spazio del bisogno e del desiderio. Il romanzo di Osondu, inquadrato nel contesto teorico del Mediterraneo Nero, narra l’aspetto tutto umano della vicenda migratoria cui siamo sovraesposti nelle cronache quotidiane, ribaltandone la prospettiva e l’aspettativa in chiave poetica. E.C. Osondu’s novel When the Sky Is Ready the Stars Will Appear tells the story of an unnamed African boy from an unidentified country who leaves home to reach the city of his dreams, Rome. In his voice, we hear those of the uncountable migrants from Africa who cross the desert and the sea searching for opportunities, democracy, and better life conditions in Europe. With his travel partners, the protagonist shares stories, experiences, and expectations. The journey is an intimate, spiritual, rite of passage – Rome is not only renowned for its beauty but also for being the Pope’s city – as well as a collective experience of displacement that has marked the history of the African people for centuries. Telling this story, and its complex history, ensures survival in a world whose borders remain a conundrum. Reading Osondu’s fablelike coming-of-age novel within the Black Mediterranean theoretical framework helps us readers to better understand the historical implications of one of the most important phenomena of our time, from a perspective overturning that offered by the mainstream media.

http://hdl.handle.net/10447/559628