6533b7d8fe1ef96bd126b310

RESEARCH PRODUCT

La biodiversità fungina in ecosistemi forestali in presenza e assenza di attività selvicolturali

Riccardo Compagno

subject

Settore BIO/02 - Botanica SistematicaSettore BIO/03 - Botanica Ambientale E ApplicataBiodiversità ecosistemi forestali attività selvicolturali funghi

description

Nell’ambito dell’attività formativa di dottorato, mi sono occupato della relazione esistente tra la presenza e il ruolo dei funghi, della flora vascolare, dei licheni e dei muschi, con la forma di governo del bosco, in ecosistemi complessi, quali le foreste urbane. Analizzando, in dettaglio, come la gestione del bosco tende ad influire direttamente sulle dinamiche delle cenosi fungine e sulla presenza/assenza delle singole entità. Lo studio, svolto all’interno di un popolamento forestale artificiale ad Eucalyptus camaldulensis, in un popolamento forestale artificiale a Pinus sp. pl. e all’interno di un popolamento forestale artificiale con elementi di naturalità, scelta derivante dalla loro maggiore presenza nelle aree oggetto di studio, presenta diversi aspetti degni di considerazione tra cui: la conferma della modificazione delle comunità studiate, ad opera delle attività selvicolturali e antropiche presenti nei territori investigati. Inoltre, è stato valutato il numero di taxa nelle aree oggetto di studio ed all’interno di plot selezionati (plot con attività selvicolturali e plot nei quali le attività selvicolturali sono cessate). Al fine di evidenziare gli effetti delle forme di governo del bosco, sulle dinamiche delle cenosi fungine, sono stati valutati inoltre, dal punto di vista qualitativo e quantitativo i taxa simbionti, saprotrofi e parassiti. É stato inoltre, un ulteriore elemento di valutazione, l’asportazione della biomassa legnosa derivante dalle operazioni colturali. Il presente lavoro ha permesso ancora, l’ottenimento di risultati originali, riscontrando nei territori oggetto di studio, specie rare quali Ambrosinia bassii var. bassii e Triglochin laxiflora, e specie con areale di distribuzione limitato al sud Italia quali Crocus longiflorus e Carlina sicula, arricchendo così il corteggio floristico delle aree oggetto di studio. Di particolare importanza, in merito alle comunità fungine, è il ritrovamento di una specie nuova per il territorio nazionale e terza segnalazione per l’Europa quale Mycena pseudoinclinata, di una specie nuova per il sud Italia quale Inocybe fusipes la cui identificazione certa è avvenuta attraverso analisi molecolari e filogenetiche del typus e dei campioni depositati presso i vari erbari europei, e di Mycoacia nothofagi specie infrequente, inserita in diverse red list a livello europeo e precedentemente segnalata in Italia esclusivamente per la regione Veneto, Emilia Romagna e Sardegna. Quanto detto ha quindi permesso l’incremento del numero di taxa precedentemente censiti da altri autori per il territorio siciliano e nazionale. Il presente lavoro, fornisce inoltre spunti di riflessione sulla necessità di un approccio multidisciplinare a garanzia della salvaguardia di tutte le componenti che concorrono al mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema.

http://hdl.handle.net/10447/105325