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RESEARCH PRODUCT

Premio Bergamo d'Architettura 2011: dalle Macerie dell'Economia dei Sogni alla Magnifica Realtà del Possibile

Gregorio Carboni Maestri

subject

Settore ICAR/20 - Tecnica E Pianificazione Urbanisticaeconomia italianaperiferia-campagnaproduzioneex OTESettore ICAR/14 - Composizione Architettonica E UrbanaborsecapannoniSettore ICAR/21 - UrbanisticaConfindustriaaree postindustrialiBergamo

description

Nell’ultimo ventennio il capitalismo globale si è sempre più staccato dall’economia reale, dalla centralità dell’industria, del lavoro, della produzione di beni. New Economy, finanziarizzazione, terziarizzazione, delocalizzazioni, deregolamentazioni, “soldi per soldi”. Era tutto facile, quasi magico: tanta borsa, poco prodotto. Molti sogni, poca realtà. Ci son rimaste le macerie: un incubo chiamato recessione. Di questo processo ha fatto parte l’architettura, perdendosi in congetture lontane dalla realtà: decostruzioni, Derrida, Teoria del caos, fascino compiacente per l’estetica delle megalopoli e dei non-luoghi periferici. In questo ventennio Bergamo, territorio in cui l’industria ha avuto storicamente un ruolo centrale, ha visto scomparire fette importanti della sua economia con ferite geografiche indelebili. Un esempio: l’area ex OTE, area sulla quale ci è stato chiesto di riflettere attraverso un progetto nell’ambito della Scuola Estiva Internazionale organizzata dal DIAP del Politecnico di Milano. Il tema al quale dovevamo rispondere era: “Architettura urbana e nuove forme della produzione”.

http://hdl.handle.net/10447/82486