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RESEARCH PRODUCT
Uno sguardo d'insieme
Patrizia Sardinasubject
Europe Middle Ages Consensus Dissent Kingdom Nobles QueensSettore M-STO/01 - Storia Medievaledescription
Nell’Europa bassomedievale mantenere il potere, ottenere il consenso e contrastare gli oppositori furono obiettivi imprescindibili per tutti i sovrani, nella complessa e, a volte, conflittuale dialettica tra la monarchia e le realtà locali. Una pluralità di soggetti entrava in gioco nella gestione del potere, nella macchina del consenso e nella composizione del dissenso. Accanto ai protagonisti del palcoscenico politico (imperatori, papi e re), cercavano spazio di negoziazione attori comprimari ma essenziali per l’azione scenica (aristocratici, città, regine consorti ed ebrei). Divisioni e contrasti interni compromettevano il funzionamento della compagine statale e appannavano l’immagine della monarchia, quindi, occorreva tenere a freno i malumori degli abitanti e l’insubordinazione della nobiltà per impedire che sfociassero in tumulti e aperte ribellioni. Il “buon governo”, opposto alla tirannia, era un topos agitato non solo dai re, ma anche dalle famiglie feudali che ambivano alla legittimazione formale delle signorie per potere esercitare la loro auctoritas. In late medieval Europe, kings had to keep power, to obtain consent, and to restrain opponents, in the frame of a complex and, sometimes, conflictual relationship between the monarchy and local powers. A plurality of actors played a role in the management of power, in the creation of consent, and in the settlement of dissent. Alongside the protagonists of the political stage (emperors, popes and kings), supporting actors (nobles, cities, consort queens, and Jews) were essential for the stage action and sought to create negotiation space. Internal divisions and conflicts compromised the functioning of the State structure, and tarnished the image of the monarchy, therefore kings had to curb the discontent of the inhabitants and the insubordination of the nobility in order to prevent riots and rebellions. The so-called “buon governo” (good governance) was a cliché, used against tyranny not only by kings but also by feudal families, who aspired to the formal legitimation of their authority.
year | journal | country | edition | language |
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2021-01-01 |