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RESEARCH PRODUCT

L'assistente alla comunicazione nella scuola è solo un mediatore linguistico? Problemi, specificità, formazione di una nuova figura professionale.

Elena Mignosi

subject

COMMUNICATION ASSISTANT DEAF PUPILS ITALIAN SIGN LANGUAGE LINGUISTIC MEDIATION BILINGUALISM INCLUSION SCHOOL CONTEXT INTERCULTURAL PERSPECTIVEASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE ALUNNI SORDI LINGUA DEI SEGNI ITALIANA MEDIAZIONE LINGUISTICA BILINGUISMO INCLUSIONE CONTESTO SCOLASTICO PROSPETTIVA INTERCULTURALESettore M-PED/01 - Pedagogia Generale E Sociale

description

In seguito all’applicazione della L.104/92 sull’integrazione dei soggetti in situazione di handicap, sono presenti nelle scuole italiane gli “assistenti alla comunicazione” per gli alunni sordi: si tratta di una nuova figura professionale che, all’interno dei servizi educativi, si propone di far da ponte tra sordi e udenti, in quanto esperto delle principali problematiche degli alunni sordi ed esperto nella LIS (Lingua dei Segni Italiana). Ma di che tipo di mediazione si tratta? Quali problemi solleva e quali riflessioni dal punto di vista pedagogico, sociale, linguistico e antropologico? Questi i principali ambiti di riflessione trattati all’interno dell’articolo, in termini problematici e aperti. Following the application of Law 104/92 regarding the integration of persons with disabilities, there are "communication assistants" in Italian schools for deaf pupils: this is a new professional figure who, within the educational services, aims to act as a bridge between the deaf and the hearing, as an expert on the main problems of deaf pupils and an expert in LIS (Italian Sign Language). But what kind of mediation is it? What problems does it raise and what reflections from a pedagogical, social, linguistic and anthropological point of view? These are the main areas of reflection dealt with in the article, in problematic and open terms.

https://iris.unipa.it/handle/10447/65558.2