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LE AUTORITÀ INDIPENDENTI

Antonio La SpinaS. Cavatorto

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autorità indipendentiautorità indipendenti politica istituzioni qualità decisione regolazioneautorità indipendenti; regolazione; ItaliaregolazioneItalia

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Dopo l'iniziale proliferazione a partire dalla fine degli anni '90, e la contestuale acquisizione di un ruolo sempre più rilevante nel sistema politico italiano, la vicenda delle Autorità indipendenti è stata contrassegnata da una fase di ripensamento e da un tentativo di razionalizzazione. A questa riflessione critica il volume ha proposto un contributo attraverso l'analisi empirica di aspetti salienti quali l'incisività dell'azione, il livello di autonomia, l'organizzazione interna, la cultura specialistica, l'attivismo e la visibilità dei vertici, il prestigio dei commissari, l'efficacia della comunicazione, il grado di attenzione politica suscitata, l'istituzionalizzazione. Il cap. 1 ripercorre l’istituzione e gli interventi di riforma relativi alle varie autorità. Viene suggerita la suddivisione in quattro fasi: irrilevanza e “doppia cattura”; proliferazione; ritorno della politica partitica; tentativi di “normalizzazione”, emersi sia nelle XIII che nella XIV legislatura. La strategia di ricerca è stata dispiegata in particolare nell'approfondimento di quattro casi fondamentali: Consob, Autorità antitrust, Autorità per l'energia, Autorità per le comunicazioni, cui sono rispettivamente dedicati i capp. 2, 3, 4, 5. Il cap. 6 traccia un quadro d’insieme su alcuni aspetti rilevanti dell’attività delle AI: la dimensione comunitaria; le garanzie procedurali (anch’esse a loro volta largamente ispirate a principi europei); gli orientamenti della giurisprudenza (che dopo una fase iniziale sembra nel complesso aver assunto un atteggiamento di non interferenza); i primi tentativi di applicare strumenti (da tempo consolidati in altri paesi, come gli Usa) di miglioramento della qualità delle decisioni regolative adottate. Il cap. 7 si riallaccia al primo, trattando una quinta fase che si potrebbe definire di rilancio. Ciò soprattutto dopo scandali come quelli relativi alla Cirio e alla Parmalat, cui si è risposto, seppure in modo altalenante tra ipotesi contraddittorie e tardivo, con la legge sulla tutela del risparmio. In presenza di questi momenti di elevata criticità, sia la percezione diffusa nell’opinione pubblica, sia le reazioni istituzionali sono andate nel senso del rafforzamento (oltre che della razionalizzazione) del sistema delle autorità indipendenti. Il capitolo finale sintetizza le risultanze dei precedenti, specie con riguardo all’istituzionalizzazione e alla rilevanza oggettiva delle autorità. Si forniscono alcuni dati sulla rilevanza percepita, usando come indicatore la copertura giornalistica. Viene infine illustrata e valutata una organica proposta di riforma (poi non adottata nella legislatura in cui fu proposta).

http://hdl.handle.net/11365/16943