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RESEARCH PRODUCT

Buone prassi traduttive dei termini del linguaggio medico nelle opere di Galdós: l’esempio di "Fortunata y Jacinta"

Floriana Di Gesù

subject

best practices in translation categorization lexicón mental medicine literary translation.Language. Linguistic theory. Comparative grammarP101-410medicinemateria medicabest practices in translationbuone prassi traduttivecategorizationlexicón mentalliterary translationPC1-5498traduzione letterariacategorizzazioneRomanic languages

description

In this paper, through the study of some terms present in the novel Fortunata y Jacinta by Galdós that refer to the medical and pharmaceutical field, we want to carry out a reflection on some ‘best practices’ that the translator can use in his rewriting work, considered as the result of a cognitive operation, a complex intrigue of acquisition, categorization, reflective observation, elaboration, experimentation and creation of emotional-motivational dynamics which has, as its ultimate product, the recreation of the metatext. These 'best practices' fall to all intents and purposes in the topics to be treated within a teaching of translation with a neurolinguistic slant. In quest’articolo, attraverso lo studio di alcuni termini presenti nel romanzo Fortunata y Jacinta di Galdós che si riferiscono all’ambito medico e farmaceutico, si desidera portare avanti una riflessione su alcune “buone prassi” che il traduttore può impiegare nel suo lavoro di riscrittura, considerate come il frutto di un’operazione cognitiva, complesso intrigo di acquisizione, categorizzazione, osservazione riflessiva, elaborazione, sperimentazione e di creazione di dinamiche emotivo-motivazionali che hanno come prodotto ultimo la ricreazione del metatesto. Tali “buone prassi” rientrano a tutti gli effetti negli argomenti da trattare all’interno di una didattica della traduzione dal taglio neurolinguistico.

10.18778/2392-0718.09.04https://czasopisma.uni.lodz.pl/escripta/article/view/11695