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RESEARCH PRODUCT
Infrastructura Naturans. Architetture di trasformazione della circonvallazione di Palermo
Zeila Tesorieresubject
L’articolo facendo riferimento ad una ricerca internazionale orientata a definire temi e processi progettuali per il riciclo delle grandi infrastrutture viarie urbane fra i processi di rigenerazione sostenibile della città contemporanea discute il complesso sistema teorico che li orienta anche in rapporto al progetto di trasformazione della circonvallazione di Palermo elaborato in tale ambito. Testimoni di stagioni urbane passate queste infrastrutture possiedono una morfologia peculiare che merita di essere mantenuta mentre devono emanciparsi dall’asfalto e adeguarsi alle nuove mobilità urbane. Ibridando vegetale e costruito come mai prima i più lunghi tracciati viari dei nostri contesti urbani potranno trasformare i loro bordi in nuovi boschi urbani o foreste lineari contrastando le isole di calore e supportando nuovi habitat interspecisti. Le nuove autostrade urbane del futuro non saranno antagoniste dell'architettura o della città come è stato per secoli. Saranno i luoghi di una natura aumentata e pienamente funzionale all'espressione di un nuovo genere urbano non binario fabbricata per rendere le nostre città vivibili come mai prima. Corridoi ecologici vegetazione altre specie clima fonti energetiche rinnovabili daranno corpo a una nuova infrastruttura: una infrastructura naturans.Settore ICAR/14 - Composizione Architettonica E Urbanadescription
The article discusses the theoretical system that supports design themes and processes of recycling large urban road infrastructures, referring to an international research that frames them among the sustainable regeneration processes of the contemporary city, and further evoking the project for the transformation of Palermo's ring road that has been elaborated within this research. Witnesses of past urban seasons, these infrastructures are marked by a peculiar morphology that deserves to be maintained, while they must emancipate themselves from asphalt and adapt to new urban mobilities. By hybridizing vegetation and buildings as never before, the longest roadways in our urban contexts may transform their borders into new urban woods or linear forests, counteracting heat islands and supporting new interspecies habitats. The new urban highways of the future will not be antagonistic to architecture, or the city, as they have been for centuries. They will be the sites of a renewed, augmented nature, a fully functional expression of a new nonbinary urban genre, fabricated to make our cities livable as never before. Ecological corridors, vegetation, other species, climate, and renewable energy sources, will shape a new infrastructure: an infrastructura naturans.
year | journal | country | edition | language |
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2022-12-01 |