6533b82efe1ef96bd1292f88
RESEARCH PRODUCT
Re-drawing of vanished space: Casa Giobbe della Bitta by Marcello Piacentini
Salvatore Damianosubject
History Twentieth century Architectural drawingStoria Novecento DisegnoSettore ICAR/17 - Disegnodescription
Ha ancora un senso oggi, nel tempo dominato dall’immagine e dal suo potere, interrogarsi sulle ragioni e sulle potenzialità del Disegno di Architettura? Potremmo sfruttare, invece, questa forza immateriale che pervade la nostra era contro il modus operandi della tabula rasa che interessa il patrimonio del moderno in Italia? Un tentativo di risposta a queste domande potrebbe giungere dallo studio di un’opera non più esistente di Marcello Piacentini, Casa Giobbe della Bitta, del 1925. A partire dal ridisegno critico dell’edificio, si vuol tentare una decodifica dell’architettura svanita, analizzandone forme e matrici geometriche che l’hanno generata; la modellazione tridimensionale digitale, invece, tenta la restituzione in forma d’immagine dell’essenza dello spazio e del suo valore intrinseco a cui la cultura italiana ha ormai definitivamente rinunciato. Pur rinunciando a fornire giudizi di carattere storico, sia sul controverso personaggio, che sull’edificio indagato, si vuol colmare un piccolo vuoto nello studio dell’architettura del primo ‘900, con l’auspicio di favorire una maggiore presa di coscienza da parte nostra nel conservare e tutelare le opere del moderno italiano. Does it still make sense today, over time dominated by the image and its power, to question the reasons and the potential of Architectural Drawing? Could we use, instead, this immaterial force that pervades our era against the modus operandi of the tabula rasa that affects the Modern Italian architectural heritage? An attempt to answer these questions could come from the study of a work no longer existing by Marcello Piacentini, Casa Giobbe della Bitta, of 1925. Starting from the critical re-drawing of the building, we want to attempt a decoding of the vanished architecture, analyzing it geometric shapes and matrices that generated it; digital 3D modeling, on the other hand, attempts to return in the form of an image the essence of space and its intrinsic value to which Italian culture has now definitively given up. While renouncing to provide judgments of a historical nature, both on the controversial character, and on the architecture investigated, we want to fill a small void in the study of architecture of the early 1900s, with the hope of favoring a greater awareness on our part in preserving and protecting the works of modern Italian.
year | journal | country | edition | language |
---|---|---|---|---|
2020-01-01 |