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RESEARCH PRODUCT

Le Potenzialità del Trust come Veicolo Istituzionale Prescelto per Responsabilizzare il Terzo Settore nel Recupero e nella Valorizzazione del Patrimonio Culturale Degradato di Proprietà di un Comune (Untapped Potential of Trust As An Eligible Institutional Vehicle to Empower Third Sector Organizations in Recovering and Enhancing the Degraded Cultural Heritage)

Andrea Cuccia

subject

Cultural heritageGeneral interestbusiness.industryPolitical sciencePublic sectorbusinessHumanitiesMunicipal level

description

Italian Abstract: In Italia, la tutela del patrimonio culturale e sempre stata demandata principalmente allo Stato o, piu in generale, al settore pubblico, soprattutto alla luce della naturale vocazione degli attori pubblici a perseguire interessi generali. Tuttavia, oggigiorno tale “automatismo burocratico” e stato messo in discussione da due macro-trends in atto: da un lato la fine del monopolio degli attori pubblici nella cura dell’interesse generale, in ragione dei crescenti vincoli di bilancio; dall’altro, la speculare emersione a livello comunale di iniziative di “cittadini attivi” disposti a farsi carico della tutela di interessi generali e del proposito di recupero e di valorizzazione del patrimonio culturale pubblico attualmente in stato di degrado. La presente ricerca si prefigge di colmare il gap di letteratura esistente tra la prospettiva della public governance applicata alla gestione del patrimonio culturale e gli attuali macro-trends registrati. In termini concreti, la ricerca intende, in primis, definire le interrelazioni ravvisabili fra il Trust, il patto di collaborazione - concepito quale genus di forme di amministrazione condivisa diffuse a livello comunale - ed il suddetto mainstream della public governance. In seguito, mira a far emergere il potenziale contributo del Trust alla gestione dei beni culturali inquadrati come beni comuni. Infine, la ricerca intende spiegare in che termini l'istituto giuridico del Trust potrebbe essere un veicolo istituzionale idoneo per recuperare e valorizzare le proprieta culturali in stato di degrado di proprieta di qualsiasi Comune coinvolgendo organizzazioni del terzo settore ancorate alla comunita e, di riflesso, intende enucleare quali leve politiche possono essere all’uopo attivate rispetto alle tre forme di impresa comunitaria tipizzate in seno alla letteratura anglo-sassone. English Abstract: In Italy, the conservation of the cultural heritage has traditionally been the responsibility of the State, or more broadly, to the public sector, since public actors are naturally inclined to pursue general interests. However, nowadays two ongoing macro-trends have been questioning such a scheme: on the one side, the end of the monopoly of public actors concerning the pursue of the general interest, due to the ever-increasing budgetary constraints; on the other side, the emersion of bottom-up initiatives at the municipality-level. These initiatives would mirror the willingness of ordinary citizens of pursuing the general interest and be committed to recovering and enhancing the publicly-owned cultural heritage that is currently degraded or neglected. Under these circumstances, the present paper aims at bridging the literature gap between the public governance perspective applied to the conservation of the cultural heritage, and the above mentioned macro-trends. Concretely, the research sheds light on the easy to spot interplays among the institution of Trust– framed as an institution of shared administration models spreading out at the municipal level and the purely public governance. Subsequently, it aims at highlighting the potential contribution of the Trust to the management of the cultural heritage. Eventually, the research intends to explain to what extent the institution of Trust might fit with the purpose of recovering and enhancing the degraded cultural heritage owned by any Municipality by involving third sector organizations.

https://doi.org/10.2139/ssrn.3365457