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Ciò che danno non è
Armando Plaiasubject
Danno Responsabilità contrattualeSettore IUS/01 - Diritto Privatodescription
Prendendo spunto da una decisione della sezione lavoro della Cassazione, in tema di danno in caso di conversione di piu` contratti a termine in rapporto di lavoro a tempo indeterminato, l’Autore condivide l’idea che il risarcimento del danno contrattuale debba essere depurato da cio` che e` attuazione satisfattiva (della prestazione e dunque) del diritto. Secondo la Cassazione, infatti, l’indennita` ex art. 32, L. n. 183/2010, in quanto ‘‘onnicomprensiva’’, assorbe ogni forma di danno, ma non anche cio` che (risarcimento del) ‘‘danno’’ non e` , ovvero quanto comunque spetta al lavoratore (in piu` ) per i periodi lavorati. Alla luce della soluzione cui perviene la sentenza e della ratio decidendi, l’Autore rileva come lo svelamento della duplice anima, risarcitoria e satisfattiva, del danno contrattuale non sarebbe scevra di conseguenze anche operative.
year | journal | country | edition | language |
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2015-01-01 |