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Il risarcimento del danno provocato dall’amministrazione nazionale per violazione della disciplina sulla qualità dell’aria: una questione ancora aperta
Giulia Tortasubject
air pollution damages plans for pollution contol public administration liabilitySettore IUS/10 - Diritto Amministrativoinquinamento dell'aria danni piani per il controllo della qualità dell'aria responsabilità della pubblica amministrazionedescription
La correlazione esistente tra inquinamento e godimento dei diritti umani appare, oggi giorno, chiara ed innegabile, ciò che invece appare decisamente più complesso è stabilire quali siano le conseguenze di questa correlazione sotto il profilo strettamente giuridico. Da un lato, infatti, occorre verificare se, ed eventualmente in che misura, gli effetti nocivi dell’inquinamento possano essere qualificati come violazioni dei diritti umani da sanzionare e risarcire. Dall’altro lato, è necessario chiarire se, ed eventualmente in che misura, gli effetti nocivi dell’inquinamento, in quanto qualificati come violazioni dei diritti umani, possano essere imputati allo Stato o ad altri enti pubblici che abbiano mancato di adottare piani adeguati alle esigenze di contenimento dell’inquinamento o siano stati incapaci di rispettare i limiti alla dispersione di inquinanti imposti dalla normativa a tutela dell’ambiente. È poi necessario acclarare se ciò può far sorgere, in capo allo Stato o all’amministrazione, una responsabilità per lesione di una posizione giuridica tutelata riconducibile direttamente al cittadino, in modo tale da legittimare quest’ultimo ad avanzare, in sede giurisdizionale, una richiesta di risarcimento del danno. In questo contesto, tra le decisioni giurisprudenziali che sono destinate ad avere un forte impatto sulle politiche ambientali future dell’Unione, sull’affermazione dei diritti individuali dei singoli e sull’affermazione del diritto al risarcimento del danno da parte del privato subito a seguito di azione od omissione della pubblica amministrazione, si inserisce senza dubbio la sentenza del 22 dicembre 2022 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE)che ha deciso la causa C-61/21. Nowadays, the correlation between pollution and human rights seems clear and undeniable, nevertheless, the identification of the legal consequences of this relationship is far more complex. On one hand, it is necessary to examine whether the harmful effects of pollution can be classified as human rights violations to be punished and compensated, and if so to what extent; on the other hand, it is necessary to clarify whether, and again to what extent, the onus of the harmful effects of pollution, defined as human rights violations, may be ascribed to the State or other public bodies which have failed to adopt appropriate plans for pollution control or have been unable to comply with the limits concerning the dispersion of pollutants in the air imposed by environmental protection legislation. Finally, it is also necessary to ascertain whether such violations could give rise to liability of the State or the administration, providing the reason on which citizens with directly recognised protected legal positions could claim damages in court. In this context, there is no doubt that the judgment of 22 December 2022 of the Court of Justice of the European Union (CJEU) which decided Case C-61/21 is going to represent a milestone. This judgement is indeed among the case-law decisions that are intended to have a strong impact on the Union’s future environmental policies, the assertion of the rights of individuals and the assertion of the right to compensation for damage suffered by individuals as a result of an action or omission by the public administration.
year | journal | country | edition | language |
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2023-05-10 |