6533b837fe1ef96bd12a2d8b

RESEARCH PRODUCT

Osservazioni sulla direttiva 85/374/CEE e sul danno da prodotto nei mercati digitali

Petruso

subject

direttiva 374/85e-commercemercati digitaliSettore IUS/02 - Diritto Privato Comparatodanno da prodottopiattaforme

description

La direttiva 85/374/CEE sulla responsabilità per danno da prodotti è attualmente all’esame della Commissione europea, che sta verificando la resilienza delle nozioni di “prodotto” e di “produttore” dinnanzi alle sfide poste dalla rivoluzione digitale. Il saggio prende in esame una questione diversa: quale sia il ruolo e, correlativamente quali siano le eventuali responsabilità, delle piattaforme del commercio elettronico che - sostituendosi al giro distributivo tradizionale - permettono che il mercato sia raggiunto, in proporzioni massive, da prodotti difettosi. Grandi piattaforme di e-commerce hanno, infatti, creato degli enormi mercati digitali, aperti agli apporti di una miriade di venditori-terzi difficili da controllare. Nel rispondere a questi interrogativi, l’Autore ricostruisce la giurisprudenza della Corte europea di giustizia relativa alla corretta qualificazione dei servizi forniti dagli intermediari digitali. In prospettiva comparatistica, e per apprezzare appieno la portata del problema, il saggio si sofferma su due recenti linee di tendenza rinvenibili nel common law statunitense, che danno atto delle difficoltà che il consumatore incontra nel vedersi risarcire il danno cagionato da un prodotto difettoso acquistato sulle piattaforme digitali da venditori indipendenti. The Product Liability Directive 85/374/EEC is currently under consideration by the European Commission, rethinking the legal boundaries of concepts such as «product» and «producer» in the light of the new digital technologies and dematerialised goods. This article analyses a different question: if online marketplaces could be eligible players for product liability purposes as «suppliers» since the platform economy has disrupted the conventional supply chain. Indeed, an enormous amount of defective products is now being put into the hands of consumers via digital markets by third-party vendors. In answering this question, the essay looks at the EU case law regarding the proper classification of the services provided by Internet intermediaries. To fully appreciate the scope of the problem, the author then presents an analysis of two recent judgements from the United States, dealing with the challenges consumers face when they are harmed by products purchased online from third-party vendors.

http://hdl.handle.net/10447/568542