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Un nuovo capitolo della Letteratura italiana
Laura Restucciasubject
Letteratura Migrazione ItaliaSettore L-FIL-LET/14 - Critica Letteraria E Letterature Comparatedescription
Durante gli ultimi trent’anni l’Italia è divenuta polo di attrazione di un crescente flusso immigratorio che ha comportato un repentino cambiamento del suo tessuto sociale. A partire dai primi anni Novanta del secolo scorso, alcune di queste persone hanno avvertito il bisogno di raccontare la realtà dell’immigrazione e hanno scelto di farlo attraverso il canale della scrittura. La lingua italiana si pose come il primo degli ostacoli da superare sul percorso d’integrazione poiché questi immigrati erano incapaci di esprimersi nella ‘lingua di Dante’ benché fossero mediamente dotati di un alto grado di istruzione. Rispetto a tale difficoltà, la collaborazione a più mani tra stranieri e Italiani dalla quale sono nate le prime opere, è sembrata la soluzione più immediata e funzionale. Dopo una breve fase iniziale, alcuni autori, in Italia da molti anni, decisero di scrivere direttamente nella nostra lingua. Se in una prima fase le tematiche affrontate erano di tipo strettamente testimoniale, in una seconda fase gli autori presentano temi, pur sempre soprattutto autobiografici, legati alla stabilità, alla vita quotidiana, e talora anche al ritorno al paese natale, fino, poi, ad abbracciare, in alcuni casi, una totale libertà creativa. Se a metà degli anni Ottanta i sondaggi segnalavano una generale indifferenza (o ignoranza) nei confronti del fenomeno migratorio, alla metà degli anni Novanta indicavano atteggiamenti diffusi di repulsione, se non di vera xenofobia. I testi, allora, non godettero più del sostegno e della diffusione assicurata dalle grandi case editrici ma dovettero inerpicarsi lungo un irto sentiero, lo stesso sul quale vive e si muove il volontariato, le organizzazioni non governative, le piccole case editrici e le riviste indipendenti. Il contributo delle donne alla crescita di questa corrente letteraria è fondamentale. Si tratta di un mondo ricco e variegato che rappresenta il 46% del totale censito e quindi quasi in parità numerica con gli scrittori, mentre in Italia la proporzione di donne scrittrici rispetto agli uomini resta intorno al 23%. Si tratta di una letteratura che permette di vedere con occhi nuovi quegli aspetti della nostra società che, a volte, noi Italiani non siamo più in grado di leggere. Si tratta di testi che vogliono dialogare con noi, di una letteratura che fotografa un’Italia al presente, catturando la sua più intima anima e restituendole un’immagine inedita, sgradevole forse a volte per un lettore italiano, ma carica di sorprendenti valenze sociologiche. During the last three decades Italy has become attractive to a growing flow of immigrates which determined a sudden change of its society. Since the early Nineties of the last Century, some of these people have felt the need to tell the reality of immigration, choosing to do it through writing. The Italian language was the first obstacle to overcome, although they had, generally, a high degree of education. With respect to such difficulty, the cooperation between foreign and Italian writers, from which first works were born, seemed to be the most immediate and practical solution. After a brief period, some authors, in Italy since many years, decided to write directly in our language. If in a first period the themes of their works were strictly autobiographical, in a second step, writers presented themes related to stability, to everyday life, and to the return to their home Country, while recently, they have achieved, in many cases, a total creative freedom. If in the mid-eighties polls point to a general indifference (or ignorance) against the phenomenon of migration, in the mid-nineties they indicated widespread attitudes of repulsion, if not of real xenophobia. So, the works of these writers couldn’t no enjoy more the support of the big publishing houses, but they survived thanks to voluntary and non- governamental organizations, small publishers and independent magazines. Women's contribution to the growth of this literary movement is crucial. It is a rich and varied world which represents the 46% of the total surveyed, while in Italy the proportion of women writers is around 23%. This literature allows us to see with new eyes some of the aspects of our society that, sometimes, the Italians are no longer able to read. The works describe today's Italy, capturing its innermost soul, maybe sometimes unpleasant for an Italian reader, but full of surprising sociological values.
year | journal | country | edition | language |
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2011-01-01 |