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RESEARCH PRODUCT
Le tre vite di un’effigie onoraria: usi e abusi di un ritratto virile dall’agorà/foro di Alesa (Sicilia)
Elisa Chiara Portalesubject
Reworked Portraits Augustus Augusti and Caesares 313-324 A.D. damnatio memoriae Inscriptions from HalaesaSettore L-ANT/07 - Archeologia Classicaritratti rilavorati Augusto Augusti e Cesari 313-324 d.C. damnatio memoriae iscrizioni da AlesaSettore L-ANT/08 - Archeologia Cristiana E Medievaledescription
L’articolo esamina una testa maschile dall’agorà/ foro di Alesa, analizzando le tracce che ne testimoniano tre fasi di vita, consentendo di cogliere dinamiche e meccanismi della pratica onoraria e dei processi inversi di oblio o cancellazione della memoria. In origine la testa faceva parte con ogni probabilità di una statua augustea togata velato capite; nella sua seconda vita, viene trasformata in un ritratto di giovane principe della prima età costantiniana (probabilmente Licinio II, cui si riferisce anche una dedica alesina); nella fase finale, essa subisce abuso e viene sfregiata negli organi sensoriali. Anche abbattuta e vandalizzata, l’opera costituisce una presenza attiva nel centro civico, come monumento del disonore che sanziona e sopprime la memoria del personaggio, caduto in disgrazia nel travagliato periodo dell’affermazione di Costantino. The paper analyzes a male portrait head that was discovered in the agora/forum of Halaesa. Several traces are examined, that attest the lives of the portrait-statue to which the head belonged, and allow to show dynamics and mechanisms of both the honorary practice and the opposite, oblivion and memory-sanctions. At first, the head most probably belonged to an Augustan effigies togata velato capite. In a second phase, it was transformed into an official early Constantinian portrait, portraying a young prince, probably Licinius II (to whom also a honorary inscription from Halaesa refers). Finally, it was defaced by having its surface and sensory organs injured. Even after having been pulled down and vandalized, the portrait maintained an active presence in the forum/agora of Halaesa, functioning as a monument of shame intended to sanction, and to suppress, the memory of the portrayed persona, who had falled into disgrace during the troubles accompanying the affirmation of Constantine as sole emperor.
year | journal | country | edition | language |
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2021-01-01 |