6533b858fe1ef96bd12b69a6

RESEARCH PRODUCT

La Giustizia, la spada e la bilancia

Mario Varvaro

subject

Ulpianoiuris praeceptaSettore IUS/18 - Diritto Romano E Diritti Dell'Antichita'Jedem das Seinesuum cuique tribuere; iuris praecepta; Ulpiano; iustitia; Jedem das Seinesuum cuique tribuereiustitia

description

Solamente al di fuori della storia vi è spazio per una giustizia in grado di assegnare a ciascuno ciò che gli spetta (‘suum cuique tribuere’) senza l’intervento dell’uomo. La nozione di ‘giusto’, come quella di ‘ingiusto’, è in sé indeterminata e pertanto ha bisogno di essere riempita di contenuti specifici. Analogamente, la definizione di iustitia fornita dal giurista romano Ulpiano (D. 1.1.10 pr.) si riduce, in realtà, a una formula ‘in bianco’. Rinviando al compito di ‘suum cuique tribuere’, infatti, essa consegna nelle mani dei giuristi la bilancia necessaria per determinare in concreto ciò che a spetta a ciascuno. Collegata alla definizione di iuris prudentia che segue nel testo (D. 1.1.10.2), la definizione ulpianea di giustizia può esser letta come un'enunciazione propagandistica volta a legittimare il ruolo del giurista al servizio dell’imperatore. Only by disregarding history can a place be found where justice – without human involvement – can ‘give everyone is due’ (‘suum cuique tribuere’). The notion of what is ‘just’, as well as ‘unjust’, is in itself a such wide-open concept that it must be filled with specific contents. Similarly, the definition of iustitia provided by the Roman jurist Ulpian (D. 1.1.10 pr.) is a mere sort of ‘blank’ formula. His formula invokes the task of ‘suum cuique tribuere’ and hence delivers into the hands of jurists the scale required to concretely define and give everyone is due. Related to the following definition of iuris prudentia (D. 1.1.10.2), Ulpian’s definition of justice can be read as a propagandist statement aimed at legitimating the role of jurists at the service of the emperor.

10.7430/hormos0927http://hdl.handle.net/10447/250985