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IL “NUOVO” ABUSO DI UFFICIO E L’ABOLITIO CRIMINIS PARZIALE

Bartolomeo Romano

subject

Abuso di ufficiodelitti contro la pubblica amministrazioneSettore IUS/17 - Diritto Penaleabolitio criminis.

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La modifica del delitto di abuso d’ufficio, intervenuta con l’art. 23 del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, che ha sostituito le parole «di norme di legge o di regolamento» con quelle «di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità», ha ristretto l’ambito di operatività dell’art. 323 cod. pen. determinando una parziale “abolitio criminis” in relazione alle condotte commesse prima dell’entrata in vigore della riforma mediante violazione di norme regolamentari o di norme di legge generali e astratte dalle quali non siano ricavabili regole di condotta specifiche ed espresse o che comunque lascino residuare margini di discrezionalità. The modification of the crime of abuse of office, intervened with art. 23 of the decree law 16 July 2020, n. 76, converted by the law 11 September 2020, n. 120, which replaced the words «of laws or regulations» with those «of specific rules of conduct expressly provided for by law or by acts having the force of law and from which there is no margin of discretion», restricted the scope of effectiveness of article 323 penal code resulting in a partial “abolitio criminis” in relation to the conduct committed before the reform came into force through the violation of regulations or general and abstract laws from which no specific and express rules of conduct can be derived or which in any case leave margins of discretion

http://hdl.handle.net/10447/513156