6533b85efe1ef96bd12c0310
RESEARCH PRODUCT
Dall’altra parte dello spazio. Immaginazioni surmoderne nell’iconografia di Di Donato
F. Di Maggiosubject
Space photography submodernità non-placesSpaziononluoghi.Settore L-ART/03 - Storia Dell'Arte Contemporaneafotografia antropologiasurmodernitàdescription
L’articolo propone l’analisi del portfolio Nonluoghi di Michele Di Donato. Con il suo lavoro, l’artista ha proposto il suo punto di vista sui Nonluoghi descritti negli anni Novanta dall’antropologo francese Marc Augé. I nonluoghi (piazze, sala d’attesa di stazioni o aeroporti, treni o aerei, centri storici, centri commerciali, hall di alberghi e musei) sono tutti quegli spazi della contemporaneità che per il fatto di essere transitori e non identitari acquistano una dimensione altra, fondamentalmente accessibile eppure sempre labile e temporanea. Di Donato si concentra, così, sul nonluogo in quanto teoria dell’assenza, un’antropologia della solitudine, dell’impersonalità e del rimando a un altrove che oggi l’uomo sembra sempre più rincorrere. Con i suoi scatti metafisici, Di Donato esprime l’estetica del nonluogo, catturando e a raccontando personalmente l’essenza visiva di modi odierni di vivere, di essere e di situarsi nello spazio surmoderno. Pur nella loro apparente negazione spaziale, l’artista mette l’osservatore di fronte a un fatto fondamentale: i nonluoghi sono luoghi a tutti gli effetti. Sono spazi antropologici in quanto luoghi dell’esistenza, dell’esperienza degli uomini in rapporto a un determinato ambiente come può essere il nostro mondo globale. The work proposes the analysis of the Non-Places portfolio of Michele Di Donato. With his work, the artist proposed his point of view on the Non-Places described in the 1990s by the French anthropologist Marc Augé. The non-places (squares, waiting rooms of stations or airports, trains or airplanes, historical centers, shopping centers, hotel and museum halls) are all those spaces of the contemporary that for the fact of being transitory and not identifying acquire another dimension , fundamentally accessible yet always fleeting and temporary.
year | journal | country | edition | language |
---|---|---|---|---|
2017-01-01 |