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RESEARCH PRODUCT

Prime impressioni relative alla sentenza 41/2019 della Supreme Court sulla (il)legittimità della sospensione dei lavori del Parlamento inglese.

Serio

subject

Settore IUS/02 - Diritto Privato ComparatoBrexit Suprema Corte inglese

description

La controversa e divisiva materia della fuoriuscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, sancita da un referendum popolare del giugno 2016, nota con l'espressione Brexit, ha ripetutamente chiamato in causa la Supreme Court in ordine alla legittimità delle procedure interne seguite dal Governo per dare concreta attuazione al voto referendario ed individuare i necessari passaggi. Da ultimo, nel settembre 2019 la Corte è stata investita di un gruppo di ricorsi contrapposti, nei confronti di contrastanti sentenze inglese e scozzese, riguardanti la decisione governativa, evidentemente indirizzata a rendere più rapido e meno incerto nell'esito l'itinerario destinato a condurre a termine il complesso procedimento rivolto a rendere irreversibile l'abbandono della partecipazione europea, di sospendere per alcune settimane l'attività parlamentare, facendo ricorso all'antico istituto della "prorogation", così in pratica frustrando ogni possibilità del voto delle Camere sulle concrete modalità della fuoriuscita, incluse quelle relative ai tempi. Con una sentenza adottata in via d'urgenza ed all'unanimità dai nove giudici eccezionalmente chiamati a far parte, data la straordinaria importanza del caso, del Collegio giudicante la Corte giudicò illegittima e dichiarò nulla la decisione governativa in quanto abusivamente diretta ad esautorare il Parlamento della fondamentale prerogativa di controllo dell'operato dell'esecutivo: nel corso della motivazione, redatta dalla Presidente Lady Hale, si afferma l'esistenza di un complesso omogeneo di disposizioni, regole principii, convenzioni che danno in sostanza vita, pur in difetto di un testo scritto, ad una Costituzione inglese.

http://hdl.handle.net/10447/421428