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RESEARCH PRODUCT

Temporaneità

F Schilleci

subject

Temporaneità Abbandono RiusoSettore ICAR/21 - UrbanisticaTemporality Re-use Places of abandonment

description

Il saggio riflette sul tema della Temporaneità considerata, ormai, prassi strettamente connessa a quello dell’urban shrinkage, condizione centrale nel dibattito scientifico quanto nell’agenda politica di diverse città europee. Dagli anni ’90 a livello globale, nelle città e nei territori abbondano i luoghi dell’abbandono e dell’inutilizzato che ci restituiscono uno scenario di progressiva contrazione non solo demografica ma anche economica e sociale. In questo controverso quadro di mutazione strutturale delle città e dei territori si stanno sperimentando strategie, strumenti e schemi di governance efficaci per governare la decrescita e l’abbandono il cui comun denominatore è il ricorso all’uso temporaneo. Tale modalità d’uso dello spazio è diventato un vero e proprio trend urbano rivestendo, contestualmente, sempre più centralità tanto nel dibattito scientifico quanto in quello politico, traducendosi in innumerevoli pratiche che stanno ridisegnando i paesaggi dell’abbandono. Tali esperienze possono essere considerate occasioni per ridefinire gli immaginari urbani? O per sperimentare nuove forme di produzione di pubblico e restituire centralità alle comunità locali nei processi di riconversione e trasformazione urbana? Il saggio si propone di dare una risposta a tali quesiti. The essay reflects on the theme of Temporariness considered a practice closely related to that of urban shrinkage, a central condition to the scientific debate and into the political agenda of several European cities. Since the 1990s globally, places of abandonment have abounded in cities, returning us to a scenario of progressive shrinkage not only demographic but also economic and social. In this controversial framework of structural mutation of cities and territories effective strategies, tools and governance schemes are being experimented with to govern degrowth and abandonment whose common denominator is the recourse to temporary use. This mode of space use has become a real urban trend, contextually holding increasing centrality in both scientific and political debate, translating into countless practices that are reshaping the landscapes of abandonment. Can such experiences be considered opportunities to redefine urban imaginaries? Or to experiment with new forms of public production and to restore centrality to local communities in processes of urban redevelopment and transformation? The essay aims to provide an answer to these questions.

http://hdl.handle.net/10447/562841