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RESEARCH PRODUCT

Le intese restrittive della concorrenza nell'attività dell'Agcm (anno 2015)

Chiara Garilli

subject

Settore IUS/04 - Diritto CommercialeAgcm intese mercato rilevante sanzioni

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La prassi dellAutorità garante della concorrenza e del mercato (qui di seguito « Agcm »), nel corso del 2015, non mostra significativi scostamenti rispetto agli orientamenti consolidati nellambito dellapplicazione della disciplina antitrust alle intese restrittive della concorrenza. È interessante notare, comunque, che gran parte delle condotte oggetto di analisi ha riguardato ipotesi di collusione tra i partecipanti a gare ad evidenza pubblica, integrando in prevalenza fattispecie di intese continuate e complesse aventi ad oggetto la compartimentazione dei relativi mercati. Significativo, inoltre, è il fatto che a partire dal 2015 l'Agcm ha iniziato ad applicare le Linee Guida nazionali in merito alla quantificazione delle sanzioni antitrust, con la finalità di rendere più lineare e trasparente il procedimento di determinazione delle ammende. Tali Linee Guida, pur affermando principi in larga parte assimilabili a quelli desumibili dagli Orientamenti della Commissione, se ne discostano per taluni aspetti rilevanti, ed in particolare per la previsione secondo cui limporto base della sanzione per le hardcore restrictions deve essere quantificato prendendo come punto di riferimento una percentuale non inferiore al 15% del fatturato delle vendite interessate dalla violazione; ciò potrebbe determinare significative conseguenze nella prassi nazionale di determinazione delle ammende. During 2015, the praxis of the Italian Antitrust Authority (i.e., Autorità garante della concorrenza e del mercato, or « Agcm ») has not diverged significantly from the established trend in the application of antitrust prohibitions of anti-competitive arrangements. Interestingly, most of the analysed conducts consisted of hypothetical collusion between participants in public tenders (so called bid-rigging), through which colluders enacted « complex restrictive agreements » involving market sharing. Furthermore, it is worth noticing that since 2015, the Agcm has begun implementing the National Guidelines on the quantification of antitrust fines, adopted in order to increase the understandability and clarity of Agcms decision-making process. Although these Guidelines affirm principles largely similar to those inferred by the Commissions Guidelines, they differ in some relevant respects: in particular, the National Guidelines state that the minimum amount of the fine for hardcore restrictions must be quantified by taking as a reference point a percentage not less than 15% of the sales affected by the infringement. This may have significant consequences in the national practice of determining fines.

http://hdl.handle.net/10447/221490