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RESEARCH PRODUCT
Modalità teatrali nelle Confabulationes di Poggio Bracciolini
Marta Barbarosubject
humanismPoggio Bracciolinifacezieshowing and tellingAntonio PanormitaSettore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italianajoketeatralitàumanesimodescription
In un epistola del 1426 indirizzata ad Antonio Panormita, Poggio Bracciolini commenta la lettura dell’Hermphroditus e ne loda la «iucunditatem carminis, iocos et sales» in essa contenuti, elogiando l’amico per aver trattato argomenti tanto impudichi in maniera così elegante e composta; e aggiunge: «ita multa exprimi turpiuscula, ut non enarrari sed agi videantur, neque ficta a te iocandi causa, ut exstimo, sed acta extimari possint». Prendendo spunto da questa notazione poggiana in merito al rapporto fra diegesi e mimesi nella scrittura del Panormita, il saggio si propone di mettere in evidenza le modalità teatrali con cui Poggio costruisce il proprio Liber facetiarum. La ricerca della teatralità influisce sia sull’architettura generale del libro, che sviluppa in direzione scenica il modello ciceroniano del dialogo, sia sulla rielaborazione del materiale narrativo all’interno dei singoli componimenti della raccolta, dove la parola tende a tradursi in immagine e gesto. In a letter of 1426 to Antonio Panormita, Poggio Bracciolini comments the reading of the Hermaphroditus appreciating the «iucunditatem carminis, iocos et sales» contained in it, and praising his friends for having treated so improper themes in such an elegant and dignified manner; and he adds: «ita multa exprimi turpiuscula, ut non enarrari sed agi videantur, neque ficta a te iocandi causa, ut exstimo, sed acta extimari possint». Moving from this observation about the relation between diegesis and mimesis in Pnormita's writing, the essay proposes to underline the theatrical means through which Poggio makes his own Liber facetiarum. The research for theatricality influences both on the general architecture of the book, that develops in a scenic direction Cicero's model of language, and on the revision of the narrative material inside the single works of the collection, where the word tends to be translated into image and gesture.
year | journal | country | edition | language |
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2014-01-01 |