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Domenica Sutera

Antonello Gagini(1478ca.-1536)

Nell'ambito degli artisti siciliani citati da Giorgio Vasari ne "Le vite de più eccellenti, pittori, scultori et architettori", il testo analizza la biografia e l'attività in Sicilia dell'architetto e scultore Antonello Gagini tra Quattro e Cinquecento.

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La stereotomia nei disegni e nell'opera maltese di Romano Carapecchia

Il contributo intende analizzare l’incontro tra il linguaggio barocco romano di matrice accademica e la stereotomia attraverso l’opera svolta da Romano Carapecchia a Malta nel primo Settecento. Alcune realizzazioni rivelano come l’architetto abbia cercato di conformare alla realtà locale, permeata da una solida tradizione costruttiva in pietra, temi compositivi (andamenti sinusoidali, strutture concavo convesse) appartenenti al linguaggio barocco “internazionale” di Carlo Fontana, Francesco Borromini e Andrea Pozzo. Le nuove facciate curvilinee, ad esempio, traducono in pietra quanto finora attuato a Roma attraverso l’uso di materiali estranei al cantiere maltese e pertanto alla stereotomia…

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Settlement strategies of the Dominicans in Palermo from the Middle Ages to the late Baroque

This paper proposes some reflections on the settlement strategies pursued by the Dominicans in Palermo between the founding of the first conventual settlements, from the 13th century to the transformations of the 17th and 18th centuries as a result of expansion and renovation projects imposed by the Counter-Reformation. The research analyzes for the first time the dialogue between the architecture promoted by the Dominicans and the becoming of the city over the centuries through the continuous and articulated design traces and construction relating to different locations pertaining to enforcement, male (San Domenico and Santa Cita) and female (Santa Caterina and Santa Maria della Pietà), pl…

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Architettura e città per una nuova identità borghese: 1860-1915

Il contributo focalizza l'attenzione sugli sviluppi architettonici e urbanistici delle città del cuore della Sicilia in un arco cronologico compreso tra 1860 e 1915. Abbozzare un quadro delle opere d’architettura e degli interventi sulla città attuati nella Sicilia centro-meridionale tra l’Unità d’Italia e la prima Guerra Mondiale, significa in buona parte concentrare l’indagine su Caltanissetta, per la quantità numerica e la qualità architettonica delle iniziative intraprese. Enna, invece, sarà elevata nel 1927 a capoluogo di Provincia, dimezzando così il territorio provinciale di Caltanissetta. Caltanissetta e la nascita della sua provincia, la parabola dello zolfo; i traguardi istituzion…

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Vivere e morire regalmente nella Sicilia del secondo Settecento. Incisioni di architettura per il palazzo e per i funerali del principe di Biscari a Catania

This article presents four engravings that bear witness to the most significant stages of the celebrations organised in Catania for the funeral of the Prince of Biscari, Ignazio Paternò Castello, on 2 September 1786. This graphic corpus constitutes the last opportunity to celebrate the prince’s memory and prominence based on the models established by European courts, but at the same time it reveals more recondite aspects of the research into phenomena of emulation in architecture and self-representation that have not emerged to date from studies on the aristocrat from Catania and that reflect above all the way of life of a cultured personality driven by great ambitions. The aim of the resea…

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L’architettura gotica in Sicilia centro-orientale nelle perizie degli architetti d’età moderna

L’ARCHITETTURA GOTICA IN SICILIA CENTRO-ORIENTALE NELLE PERIZIE DEGLI ARCHITETTI D’ETÀ MODERNA Il contributo si concentra sulla percezione e sulla valutazione da parte degli architetti siciliani d’età moderna di opere costruite sull’isola in età gotica. L’occasione del confronto emerge soprattutto dalle perizie redatte durante l’elaborazione di nuovi progetti (di ammodernamento, di completamento) che contemplano la salvaguardia o la distruzione delle strutture del passato. Le relazioni selezionate in questa occasione affrontano pertanto questioni di carattere prevalentemente estetico e di linguaggio, ma anche le ragioni inerenti alle strutture e quelle relative alle economie (di cantiere, d…

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L'architetto a Piazza Armerina. Un progetto per la chiesa di Sant'Anna?

La chiesa di Sant’Anna a Piazza Armerina (dal 1745), di pertinenza delle monache Agostiniane, presenta un singolare prospetto curvilineo realizzato con una cortina di mattoni a vista. L’accentuata conformazione ondulata delle superfici murarie non trova precedenti nei cantieri siciliani, mentre l’uso del laterizio anziché della pietra rafforza ulteriormente l’unicità di questa struttura. Risulta ad oggi sconosciuto l’autore del progetto della chiesa, ma nonostante le lacune documentarie relative alla vicenda ideativa e costruttiva, gli esigui dati pervenuti, la lettura della fabbrica e altri indizi consentono di avviare alcune riflessioni che consentono di attribuire l’ideazione dell’opera …

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Premessa

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Il terremoto del 1542 in Val di Noto come occasione di rinnovamento: un quadro di insieme

Tra i numerosi eventi distruttivi che hanno coinvolto il territorio siciliano in età moderna, il terremoto del 1542 in Val di Noto si presenta come una catastrofe di entità ancora oggi indecifrabile e poco indagata per i danni subiti dagli edifici monumentali sia delle grandi città che dei centri minori colpiti, ma soprattutto per le ripercussioni successive. Questo terremoto si innesta in particolar modo in un periodo cruciale della storia siciliana, in cui le maggiori apprensioni sono rivolte soprattutto alla minaccia rappresentata dalle incursioni nemiche nell’isola. Studiare l’ambito cronologico e il contesto territoriale in cui si inserisce il terremoto del 1542 significa infatti cogli…

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Le scale dei complessi conventuali nella Sicilia del Seicento: magnificenza e artificio tecnico

Il saggio ripercorre il tema degli scaloni conventuali realizzati durante il Seicento in alcuni centri della Sicilia attraverso l’esame di casi esemplari. L’argomento appare rilevante per stabilire il contributo offerto dall’architettura dell’isola nei confronti della più vasta proliferazione degli scaloni monumentali che si registra in Italia, Spagna, Europa. I casi individuati presentano articolazioni spaziali e planimetriche desunte da precedenti architetture civili, ma anche una originale varietà di nuove soluzioni. Molte delle opere indagate intrecciano necessità di carattere distributivo, relazionandosi con i chiostri annessi, ed evidenti aspirazioni di rappresentatività e di distinzi…

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Interventi nella cattedrale di Palermo tra XIV e XV secolo

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L’abside in facciata: soluzioni “antisismiche” del XVIII secolo in Sicilia

Nel corso del Settecento vennero progettate e costruite in Sicilia facciate chiesastiche caratterizzate da conformazioni curvilinee. Forme convesse e concave, posizionate in corrispondenza del partito centrale della facciata rendono queste strutture assimilabili alle absidi. Scelte di natura estetica hanno inizialmente innescato fenomeni emulativi sulla base della ricezione dei modelli diffusi dalla seconda metà del Seicento in Sicilia dalle incisioni riproducenti le facciate inflesse prodotte dai maestri del Barocco romano. Finora l'interesse verso questi modelli è apparso lo schema interpretativo più pertinente per spiegare gli indirizzi progettuali dei maggiori artefici operanti nel Sett…

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Palazzo Chiaromonte (Steri)

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From the “Sacred Theatres” of Andrea Pozzo to the International Truncated Calotte: History and Representation of the Immacolatella Church’s Tribune in Trapani (1732)

The contribution, divided between history and representation, aims to analyse the design genesis and the sources used by the architect Giovanni Amico for the modernization of the Immacolatella church’s tribune in Trapani (since 1732). The church is devoid of studies and surveys with digital instrumentation but its unique compositional characteristics, which exploit the theme of the manipulation of space and light for scenographic and liturgical purposes, require in-depth analysis. The solution applied to the church tribune combines different compositional themes linked to the Roman design world and in particular by Andrea Pozzo in relation to the “sacred theatres” produced for the Jesuits a…

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Le relazioni di progetto e il modello di Francesco Battaglia per la cupola della chiesa madre di Piazza Armerina

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Il palazzo pretorio di Palermo nel XV secolo: nuove fonti archivistiche e iconografiche

This paper aims to trace the original appearance of the Palazzo Pretorio of Palermo, through archival documents and existing iconography referring in particular to before the modifications made according to Giuseppe Damiani Almeyda’s plan in the late nineteenth century. The discovery of new documents and of an unpublished drawing made before the earthquake of 1823, which damaged the structure, has allowed us to further advance the state of knowledge about the edifice and has reduced the level of approximation of the reconstruction hypothesis. In particular, it was possible to have a realistic idea of the conformation of the main facade, originally facing south on the San Cataldo plane, and …

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“A Miracle of Architecture”: The Billiemi limestone Columns of the Church of San Giuseppe dei Teatini in Palermo and Domenico Fontana’s Method for Lifting Monoliths

La chiesa di San Giuseppe dei Teatini di Palermo (costruita a partire dal 1619), è un’architettura singolare nel panorama internazionale del Sei-Settecento. La realizzazione di una spregiudicata conformazione basilicale con copertura a volte, impostata su una sequenza di colonne monolitiche giganti nelle navate e nella crociera con cupola con sostegni alti fino a 10m, è il risultato della convergenza di più fattori. Il conseguimento di questo traguardo si deve alla scoperta nel territorio di Palermo, alla fine del XVI secolo, di un calcare compatto (il “Billiemi”) dalle qualità estetiche e strutturali assimilabili al marmo e in grado di generare poderosi monoliti. Questa opportunità innescò…

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Chiese colonnari e tiranti metallici (Palermo XVI-XVII secolo)

The churches with aisles of arches and columns are an archetype of Sicilian architecture. From the Middle Ages to the 18th century, the preference for this plan resulted in experiments, evolutions and tests concerned with the science of building in a land exposed to the danger of earthquakes. Contrary to the recommendations dispensed and disseminated by the most authoritative treatises, the cases presented illustrate how metal tie-rods were used at construction sites in Palermo during the Modern Age when building these constructions. These elements were able to counter the thrust generated by the arches and vaults or caused by earthquakes on slender and isolated vertical structures like col…

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Porte e finestre di Tarquinio Ligustri e la loro fortuna nella Sicilia tra Seicento e Settecento

Il Libro de catafalchi, tabernacoli con varij disegni di Porte, fenestre et altri ornamenti di Architettura…, published by the famous Roman printing house “alla Pace” of Giovanni Giacomo De Rossi, is a collection that summarizes the contributions of various authors and engravers and was elaborated between 1667 and 1691. Eight engravings depicting new models for doors, windows and ornamental motifs, which were related to the drawings kept at the Kunstbibliothek in Berlin, have recently been attributed to the well-known painter of Viterbo, Tarquinio Ligustri, through the comparison of an engraving kept in the Biblioteca Estense in Modena, autographed by Ligustri and published in 1596. These e…

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Modelli, disegni e perizie di architetti "romani"

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Un disegno per la facciata del santuario della Madonna della Consolazione a Termini Imerese

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Da Ludovico Scalza a Tarquinio Ligustri. Precisazioni sul Libro de catafalchi, tabernacoli con varij disegni di Porte, fenestre et altri ornamenti di Architettura dato in luce da Gio: Giacomo De Rossi in Roma alla Pace

The Libro de catafalchi, tabernacoli con varij disegni di Porte, Fenestre et altri Ornamenti di Architettura published by the Roman Giovanni Giacomo De Rossi’s printing house “Alla Pace”, is a collection that summarizes the contributions of various authors and engravers elaborated in the chronological period between the first half of the 16th century and the second half of the 17th. Analyzing these engravings is possible to date the volume between 1667 and 1691. A significant matter concerns the identification of the author of eight engravings depicting new models for doors, windows and ornamental motifs which have been related to some drawings kept in the Kunstbibliothek in Berlin already …

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Tra borrominismo e tradizione: il caso della cattedrale di Cadice

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Una cattedrale per Maria SS. delle Vittorie: un'architettura tra innovazione e tradizione a Piazza Armerina

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Alcuni disegni e incisioni di architettura e ornato al tempo dei Serpotta

Gli elaborati presentati - e schedati in questa occasione - sono il risultato di una selezione riferita a disegni e incisioni di architettura e ornato che testimoniano l’ambiente culturale e professionale di Palermo entro cui si svolge anche l’attività dei Serpotta. Molti di questi grafici appartengono al corpus di Giacomo Amato custodito a Palazzo Abatellis. Si tratta di un nucleo di fogli sciolti ma inseriti all’interno dei sei volumi miscellanei composti da Amato e per la cui redazione hanno occasionalmente collaborato i pittori Antonino Grano e Pietro Aquila. Affiancano questa serie grafica il noto volume dei Disegni di vari altari e cappelle … (Roma 1690-1691), con le sue pregiate tavo…

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L'iconografia del palazzo Reale di Messina

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Tipologia, materiali e costruzione: i prospetti colonnati pubblici in Sicilia dall’età post-unitaria al ventennio fascista, tra reminiscenze archeologiche e modernità

The paper analyses the debate in Sicily on the construction of the monumental colonnaded porticoes that characterise the facades of public edifices built on the island from the post- Unification period to the Fascist regime. The pronao of the Massimo Theatre in Palermo (from 1875) marks the climax of a cultural movement, which, for almost a century, was to associate the neo-Greek style with public buildings and the material of choice of Sicily’s church building tradition in a deterministic manner. Calcarenite was used to build the peristyles of the temples of the archaic and classical age, with imposing, tapered and grooved columns consisting of overlapping sections. In the Fascist period, …

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La nuova idea di cupola : teatri sacri e profani nell’Europa d’età barocca tra storia e rappresentazione

A remarkable and diverse series of ceiling structures emerged between the seventeenth and eighteenth centuries in several European cities, aiming to offer a theatrical approach to architectural space. This development unfolded amidst the widespread use of frescoed ceilings or hemispherical domes supported by drums and pendentives inspired by Roman models. Designing and building systems consisting of multiple domes, open with oculi, superimposed or surmounted by lanterns, adorned with frescoes or galleries, and featuring light and music chambers required expertise in optics, perspective, acoustics, and, in some cases, even stereotomy. These skills were necessary to transform spaces in both r…

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Orazio Torriani in Sicilia

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La ricostruzione seicentesca. Progetto e cantiere

Il saggio analizza, attraverso fonti sia edite che inedite, le vicende progettuali e di cantiere relative alla ricostruzione seicentesca della chiesa di San Domenico a Palermo, individuando le ragioni progettuali, i protagonisti coinvolti e contestualizzando la fabbrica nel panorama architettonico siciliano del Seicento.

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Architettura dipinta. Prospetti chiesastici di Palermo in un quadro della collezione Alba di Siviglia

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La cattedrale di Catania-Catania Cathedral

Il volume ripercorre le vicende secolari (dal Medioevo al Novecento) di una grande fabbrica stratificata dell'architettura siciliana: la cattedrale di Catania. La cattedrale normanna e il terremoto del 1169; gli innesti tardogotici e rinascimentali; il ruolo dei vescovi "costruttori" dopo la Controriforma; il terremoto del 1693 e la ricostruzione; il dibattito sulla nuova facciata progettata dall'architetto Giovan Battista Vaccarini; il completamenti del XIX secolo: cupola e campanile; la campagna di scavi e restauri del 1957, sono gli argomenti approfonditi dalla ricerca. Introduce un breve paragrafo sulla storia della città di Catania e delle sue architetture più significative costruite p…

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Un disegno per la decorazione della chiesa del SS. Salvatore a Palermo

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Il «progetto» di Nicola Giansimoni per l'impiombatura della cupola della chiesa madre di Piazza

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I committenti

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Catastrofi in Sicilia (XVI-XX secolo): repertorio bibliografico

Il contributo raccoglie una sintetica bibliografia incentrata sul tema delle catastrofi in Sicilia, dal XVI al XX secolo, gli studi e le fonti scritte (anche indirette) esistenti su ogni evento distruttivo (terremoti, frane, alluvioni, eruzioni laviche) che, in un dato momento della vicenda siciliana, ha duramente colpito, e talvolta cancellato, diverse architetture di uno o, nella maggior parte dei casi, di più centri contemporaneamente.

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La figura e l'attività di Bonaventura Certo, architetto dei Francescani a Trapani nella prima metà del Seicento

Il contributo analizza la biografia e la professione di un protagonista dell'architettura siciliana del primo Seicento. L'attività di Bonaventura Certo, architetto francescano e a servizio presso le sedi isolane dell'ordine (in particolare a Trapani)è indagata attraverso progetti che rivelano un interessante contrubuto per gli sviluppi della storia dell'architettura religiosa siciliana nell'età della Controriforma tra rispetto della tradizione e aggiornamento dedotto dalle opere e dalla stampa del tempo.

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Polidoro da Caravaggio (1499 ca.-1543)

Nell'ambito degli artisti siciliani, o attivi in Sicilia, citati da Giorgio Vasari ne "Le vite de più eccellenti, pittori, scultori et architettori", il testo analizza la biografia e l'attività a Messina dell'architetto e pittore Polidoro da Caravaggio nel primo Cinquecento.

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Apparati effimeri lungo la navata della cattedrale di Palermo

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I “teatri sacri” di Andrea Pozzo per i Gesuiti: storia e ricostruzione digitale della chiesa di Sant’Ignazio a Mazara

The contribution, a combination of history and representation, analyses and proposes a hypothesis of virtual reconstruction of the design of the church of Sant’Ignazio that Andrea Pozzo drew up in the early eighteenth century for the Jesuits of Mazara. The exceptional nature of the edifice in the Sicily of the time lies in its transverse oval hall with a columned “serliana” ambulatory and a circular presbytery covered by a structure with scenic features traceable to Pozzo’s experiments in quadratura. The church no longer has its roof, which collapsed in the 1930s, of which there is insufficient historical iconography. The images shot with the aid of a drone and the extant fragments facilita…

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SCHEDE mostra L’EROICO E IL MERAVIGLIOSO. Le donne, i cavalier, l’arme ... in Sicilia. Un mondo di immagini nel V centenario dell’Orlando Furioso

Le schede redatte sono relative ad alcuni disegni e incisioni esposte a Palazzo Abatellis di Palermo in occasione della mostra L’EROICO E IL MERAVIGLIOSO. Le donne, i cavalier, l’arme ... in Sicilia. Un mondo di immagini nel V centenario dell’Orlando Furioso

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Una pietra per l'architettura e la città. L'uso del grigio di Billiemi nella Sicilia d'età moderna e contemporanea

A STONE FOR ARCHITECTURE AND CITIES THE USE OF GRIGIO DI BILLIEMI IN MODERN AND CONTEMPORARY SICILY The centuries-old history narrated in this book uses Billiemi stone as a unique leitmotiv in tracing the continuity, hiatuses and distinctive features of architecture in Sicily between the modern period and the contemporary age. Another equally important objective is to investigate the process by which the history of the use of a building material became a social and economic epic through a system of new construction practices, rules and customs. As a construction material, Billiemi stone was second only to calcarenite and was widely employed in urban civil and religious monumental architectu…

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I conventi francescani a Piazza Armerina: architettura e trasformazione

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Modelli e microarchitetture lignee

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INTORNO A PAOLO AMATO: ALCUNE RIFLESSIONI

Il contributo fa un bilancio sulla percezione storiografica della figura dell'architetto Paolo Amato (Nobile) e sull'attività dello stesso nell'ambito dell'incisione, dell'architettura effimera, cercando di ricostituirne, almeno in parte, la biblioteca privata attraverso l'individuazione degli ex libris segnati nei frontespizi dei volumi oggi custoditi presso la Biblioteca Comunale di Palermo, la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, gli archivi privati (Sutera).

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Divulgazioni, plagi e incisioni di architettura nel Seicento europeo. Il caso della Bibbia di Melchior Küsel

DIVULGAZIONI, “PLAGI” E INCISIONI DI ARCHITETTURA NEL SEICENTO EUROPEO. IL CASO DELLA BIBBIA DI MELCHIOR KÜSEL Nel 1908 la storica dell’arte austriaca Erika Tietze-Conrat pubblicava un articolo su sull’ Icones Biblicae Veteris et Novi Testamenti…, una bibbia illustrata edita ad Augsburg nel 1680 dall’incisore tedesco Melchior Küsel. La studiosa aveva colto come la peculiarità di questa Bilderbibel risiedesse non soltanto nelle 241 tavole che Küsel aveva inserito come corredo e sfondo delle molte storie tratte dal vecchio e dal nuovo testamento, quanto nella selezione delle fonti iconografiche. La quasi totalità delle incisioni non era frutto di invenzioni di Küsel che aveva realizzato nuovi…

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Il campanile della cattedrale di Piazza Armerina, dal tardogotico al rinascimento

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Un “teatro sacro” di Andrea Pozzo nella chiesa dell'Immacolatella a Trapani di Giovanni Amico (dal 1732): storia, fonti, rilievo

Il contributo, articolato tra storia e rappresentazione, ha l’obiettivo di analizzare la genesi progettuale e le fonti utilizzate dall’architetto Giovanni Amico per l’ammodernamento della tribuna della chiesa dell’Immacolatella a Trapani (dal 1732). L’opera è oggi priva di studi e di rilievi ma per le sue caratteristiche compositive, che sfruttano il tema della manipolazione dello spazio e della luce con finalità scenografiche, appartiene a una serie prodotta in Sicilia da Amico che è possibile collegare al mondo progettuale romano e soprattutto di Andrea Pozzo in relazione ai “teatri sacri” prodotti per i Gesuiti e conosciuti tramite le incisioni del suo celebre trattato, ma anche attraver…

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Montevago

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Città e architettura moderna in Sicilia nelle vedute del Voyage di Saint-Non: Attrazione e deformazione

Some of the views in the fourth volume of the Voyage Pittoresque by the Abbot of Saint-Non, published in two parts (1785 and 1786) in Paris, reproduce architectural structures and urban settings of Sicily in the modern era. Among the places chosen by the architects and painters who took part in the campaign carried out between 1777 and 1778, those relating to the architecture of the time were considerably fewer in number (five out of a total of one hundred and forty subjects). They regarded the city of Palermo and three major episcopal towns: Mazara, Syracuse and Catania. In light of the coeval pictorial taste for ruins of classical antiquity, this numerical disproportion reflected the purp…

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Teoria e architettura nell'Italia d'età barocca

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Santa Ninfa

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Ricostruire: storia e rappresentazione. Prospetti chiesastici nella Sicilia del Settecento

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I progetti per la chiesa madre di Piazza Armerina e l'architetto Orazio Torriani: 1598-1628

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La chiesa madre di Piazza Armerina. Dalla riforma cinquecentesca al progetto di Orazio Torriani

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Giovanni Angelo Montorsoli (1507-1563)

Nell'ambito degli artisti siciliani, o attivi in Sicilia, citati da Giorgio Vasari ne "Le vite de più eccellenti, pittori, scultori et architettori", il testo analizza la biografia e l'attività a Messina dell'architetto e scultore Giovannangelo Montorsoli nel secondo Cinquecento.

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Terremoti e monumenti in Sicilia: la facciata campanile tra continuità, catastrofi e “ottimizzazioni” (XII-XVIII secolo)

La facciata campanile è un archetipo dell’architettura religiosa siciliana. Dal Medioevo al Tardobarocco sono state costruite nell’Isola imponenti facciate torre con cella campanaria nell’ultimo ordine. Fino al XVI secolo questa tipologia, di matrice nord-europea, contemplava un avancorpo parallelepipedo addossato al prospetto, avente anche funzione di contrafforte a contenimento delle spinte impresse sulla facciata dalle arcate longitudinali interne, amplificate in caso di terremoto. La scarsa efficienza statica di queste prime strutture, verticalizzanti e monoblocco, è dimostrata dai crolli in occasione dei forti sismi che hanno colpito la Sicilia in età moderna. Nonostante le distruzioni…

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Il Breve ristretto delli cinque ordini dell'architettura...di Agatino Daidone (1714): struttura, fonti, modelli, obiettivi

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Salemi

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TERREMOTO E RICOSTRUZIONE: MESSINA 1908, VERSO UNA PROGETTAZIONE “CONSAPEVOLE” : La teoria della maggiore resistenza delle strutture “circolari” e il contributo della pubblicistica al dibattito sulla costruzione antisismica

TERREMOTO E RICOSTRUZIONE: MESSINA 1908, VERSO UNA PROGETTAZIONE “CONSAPEVOLE” La teoria della maggiore resistenza delle strutture “circolari” e il contributo della pubblicistica al dibattito sulla costruzione antisismica. Le storie raccontate in questo volume esaminano congiuntamente il duplice sguardo della ricerca sulla progettazione orientata in senso antisismico e sviluppata nell’ambito del dibattito nato a Messina dopo il terremoto del 1908. Se ampie si rivelano le testimonianze di forme di progettazioni “consapevoli”, cioè di accorgimenti che integrano il problema sismico all’interno di convenzioni costruttive di durata secolare, durante le fasi che hanno preceduto le molteplici rico…

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La collezione antiquaria di libri, incisioni e disegni del Musac a palazzo La Rocca, Ragusa Ibla

LA COLLEZIONE ANTIQUARIA DI LIBRI, INCISIONI E DISEGNI DEL MUSAC A PALAZZO LA ROCCA, RAGUSA IBLA-La costituzione di un Museo di Storia dell’Architettura e della Costruzione nel Mediterraneo (Musac), allestito presso il palazzo La Rocca a Ragusa Ibla, in prossimità del duomo di San Giorgio, dispone di un interessante patrimonio antiquario composto da libri rari, trattati, incisioni e disegni. La collezione, che si è costituita nel tempo, è in buona parte dovuta ad acquisizioni ottenute con progetti europei cui ha partecipato il Dipartimento di Architettura di Palermo (Darch) e a un consistente gruppo di disegni e incisioni di collezioni private, depositate nella raccolta. Questo materiale et…

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Discontinuità dei materiali in architetture siciliane d’età moderna

Tre serie di esempi, legate alla scelta di operare una cosciente discontinuità dei materiali da costruzione, disegnano altrettante modalità di azione che la storia dell’architettura è chiamata a spiegare. Non si tratta infatti solo di registrare le componenti che delineano una tecnica costruttiva ma di svelarne i quozienti di eccezionalità e le possibili relazioni con esperienze precedenti. Il primo caso (a cura di M.R.Nobile) è legato a un trasferimento di tecniche costruttive (riferite alle volte tabicadas). Ulteriori esempi (a cura di E. Garofalo) ruotano intorno alla “scoperta” o “riscoperta” delle potenzialità di un materiale locale, la pietra pomice. Il terzo ambito di ricerca relativ…

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Trasferimenti tecnologici nella Sicilia d’età moderna: l'impiego del mattone a “cortina”

In Sicilia, nel contesto di quella che è stata definita la civiltà della pietra, e tra i laboratori della stereotomia medioevale nel Mediterraneo, il ricorso al laterizio e alla tecnica costruttiva che l’impiego di un materiale “artificiale” comporta, ha generato in età moderna fabbriche che hanno operato uno scarto rispetto alla tradizione fino a produrre una nuova tradizione. La serie di casi che sono segnalati in questo contributo indicano come sia stata spesso la mobilità di alcuni maestri “forestieri” a spiegare l’introduzione, l’attecchimento e la fortuna dell’impiego del mattone a faccia vista, o altrimenti detto a “cortina”, nel cantiere siciliano d’età moderna. In Sicily, as a part…

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The Bell-Tower Facade: An Aseismic Device in Sicily Between the 12th and 18th Centuries

Imposing tower facades with belfries in the last order were built in Sicily Italy, from the Middle Ages to the late Baroque period. Until the 16th century, this model, which was inspired by northern European examples, also had a parallelepiped forepart leaning against the facade, working as containment for the pressure imparted by the inner longitudinal arches on the front, and amplified in case of earthquakes. The lacking static efficiency of these early structures is demonstrated by collapses during the strong earthquakes that hit the island in the modern age. Despite numerous cases of destruction, the memory of some prototypes survived in Sicilian constructive memory through the elaborat…

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Una nuova rivista di storia dell'architettura

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Il modello ligneo della cupola della chiesa madre di Piazza secondo il progetto di Francesco Battaglia

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Entre Gaspar Serrano y Giovanni Battista Contini: la reforma barroca del campanario de la catedral de Zaragoza

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Il grigio di Billiemi. L'uso a Palermo dal XVI al XX secolo

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Il volume 7 della collezione di disegni di Giacomo Amato: la Chiesa di Sant'Anna e Teresa a Palermo

Il settimo e ultimo volume del corpus dei disegni di Giacomo Amato è dedicato alla chiesa del monastero di Sant’Anna e Teresa alla Kalsa di Palermo. Su commissione delle monache Carmelitane Scalze l’architetto assume l’incarico di progettare (1686) e dirigere il successivo cantiere della fabbrica che si protrae fino al secondo decennio del Settecento. Si tratta pertanto di una tra le opere più complete di Giacomo Amato, condizione che consente la redazione di una monografia sull’edificio religioso costituita da una sequenza di disegni raggruppati in 45 carte. Questi elaborati risultano significativi per la comprensione delle varie fasi progettuali della chiesa. In questo senso la storia del…

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Ricostruire: storia e rappresentazione. Prospetti chiesastici nella Sicilia del Settecento

La Sicilia del Settecento offre numerosi casi di prospetti chiesastici distrutti, incompleti e ancora più ampia è la casistica di progetti non realizzati. Terremoti, risorse finanziarie limitate, cambiamenti di linguaggio e di gusto - da parte dei promotori o dei progettisti - sono tra le probabili cause della scomparsa, della mancata realizzazione e completamento di architetture cancellate, parzialmente costruite o mai iniziate. I prospetti analizzati in questo volume - santuario della Madonna della Consolazione a Termini Imerese, duomo di Salaparuta, chiesa di Sant’Antonio a Buscemi -, poco noti e studiati, meritano, per qualità degli esiti, delle strutture di significativo livello nel co…

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Giacomo Amato: composizione e costruzione dell'architettura siciliana tra Seicento e Settecento

Il contributo analizza la carriera dell'architetto palermitano Giacomo Amato alla luce delle sue competenze tecnico-costruttive. Il temi indagati in quest'occasione - progettazione e costruzione di scale, i materiali per l'architettura, interventi di consolidamento strutturale e perizie dopo il terremoto del 1726 (cupole e Steri) - delineano una figura professionale poliedrica nella Sicilia del Sei-Settecento

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Perizie sulla stabilità di cupole e campanili della Sicilia centro-orientale nel secondo Settecento

Il saggio analizza episodi di criticità strutturali relativi a cupole e campanili della Sicilia del secondo Settecento (chiese Madri di Ragusa, Piazza Armerina e Caltagirone). In particolare verranno esaminati i progetti ex novo e le perizie redatti dall’architetto catanese Francesco Battaglia sulle problematiche relative al comportamento statico di strutture spingenti, come le cupole e le volte, o alte e isolate, come i campanili, di cui l’architetto propone soluzioni finalizzate alla loro fortificazione e sicurezza. Diverse relazioni tecniche, di cui alcune inedite, stilate da Battaglia nella seconda metà del XVIII secolo e talune in risposta ad altrettante perizie richieste a rinomati pr…

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Altari

the contribution identifies and analyzes the success and operational fallout in Sicilian architecture of the seventeenth and eighteenth centuries, of models for altars disseminated through the press. The theme of the altars indeed presents punctual connections with the world of model prints. As in other cases, these engravings were not only aimed at architects but were also intended for a wider world of operators, especially wood sculptors. Between the end of the seventeenth century and the first half of the eighteenth century, the project area in question knows mutations starting from new texts.

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Tra Gaspar Serrano e Giovan Battista Contini: la riforma seicentesca del campanile della cattedrale di Saragozza

La collocazione della campana Valera, rifusa nel 1679, comportò la necessità di costruire un nuovo e più solido campanile per la cattedrale di Saragozza. Dal 1680, infatti, si avvicendarono nella città aragonese diversi artefici che presentarono al Capitolo svariati progetti da sottoporre al giudizio di Francisco de Herrera el Mozo, architetto di Carlo II. La prima pietra della torre fu posta il 4 luglio 1681 su direzione dei maestri locali Jaime Borbón, Francisco López e Gaspar Serrano. L’atteggiamento ostile mostrato da Francisco de Herrera nella valutazione di nuovi progetti costrinsero i canonici a rivolgersi ai più importanti architetti attivi in quel momento a Roma, fulcro del mondo c…

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Porte e finestre

the contribution identifies and analyzes the success and operational repercussions in Sicilian architecture of the seventeenth and eighteenth centuries, of the models for doors and windows disseminated through the press. Some engravings have arrived in loose sheets, such as those attributed to the painter from Viterbo Tarquinio Ligustri. The success in Val di Noto of this almost unknown repertoire continued until the early eighteenth century, but it followed and developed at the same time as that of the models contained in the books by Sebastiano Serlio, Domenico Fontana and Vignola. Alongside the classic treatises of the sixteenth century and of the seventeenth century, the printing of eng…

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Giovanni Amico. Disegni per la > del monastero di San Martino delle Scale

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La rappresentazione della Gloria monarchica attraverso l’effimero nei solenni funerali di Filippo V (1747) e di Carlo III di Borbone (1789) in Sicilia

Nel 1747 e nel 1789 vennero sontuosamente organizzati a Palermo, capitale del Regno di Sicilia, i solenni funerali di Filippo V e di Carlo III del ramo dei Borbone di Spagna. La trasposizione di un’articolata impalcatura erudita e trionfalistica, organizzata nelle occasioni commemorative e diffusa attraverso la stampa, nella forma figurativa e sceno-tecnica degli apparati effimeri innalzati all’interno della cattedrale, appare tra gli aspetti più significativi di questi eventi luttuosi. Le riproduzioni degli allestimenti in onore dei due sovrani sono note attraverso le incisioni a corredo dei testi divulgativi. Questi grafici superstiti riflettono e spiegano le mutazioni estetiche del perio…

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