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AUTHOR
Stefania Crobe
Ripensare l’urbano attraverso le pratiche artistiche e culturali
Attraverso l'analisi di un caso specifico - SITI, laboratorio di ricerca urbana e sperimentazione creativa, tra i Monti Lepini - il saggio affronta il tema della sperimentazione creativa e dell'educazione all'arte come dispositivi in grado di intercettare l’interesse e la presa di coscienza dei cittadini.
Fermenti culturali e aree interne. Esercizi di rigenerazione territoriale
Entro il complesso sistema di trasformazione urbana, un ruolo sempre più centrale viene assunto da processi e pratiche artistiche e culturali che, rimettendo in discussione forme cristallizzate di pianificazione, si configurano come dispositivi ibridi – tra l'istituzionale e l'informale – di rigenerazione della città e del territorio, diventando attori di un processo di attivazione e trasformazione dei luoghi. Pratiche sperimentali, fortemente radicate nel luogo in cui si situano, che agiscono nel e con il contesto, decostruendo il paradigma delle grandi trasformazioni per prediligere processi di riappropriazione e microtrasformazione di senso, che offrono importanti occasioni di engagement…
Cultural institutions as agents of urban and community regeneration in the (post-)pandemic city. The case of the «Laboratorio Zen Insieme» in Palermo
Although all cities in the world have been affected by the COVID-19 pandemic, its impacts on the territories, yet to be understood, are unevenly distributed, revealing extremely varied imbalances depending on the places. However, it is clear that the virus and its variants have aggravated pre-existing socio-spatial inequalities, creating new ones and bringing attention back to those implications between space, planning, public health and citizenship that are at the origins of contemporary urbanism. In a reference framework in which the crisis is globalized but unequal and in the absence of a welfare system capable of responding to the urgencies of the most marginalized social contexts and g…
Palermo attraverso lo spazio filmico di Joséphine Jouannais : narrazioni “altre” di città
Il contributo esplora le possibilità offerte dalla razionalità estetica e dalla pratica artistica alla ricerca sul territorio.
Palermo si cura. Pratiche culturali di mutuo soccorso come risposta alle fragilità della città (post)pandemica
In un quadro di riferimento in cui la crisi è globalizzata ma diseguale e in mancanza di un sistema di welfare capace di rispondere alle urgenze dei contesti e dei gruppi sociali più marginalizzati, una risposta ai nuovi bisogni sociali ed individuali è stata offerta da reti solidali e da pratiche di mobilitazione dal basso che svolgono un ruolo di agency territoriale, spesso indipendentemente o in assenza di Istituzioni. Nel contesto palermitano un impegno agito da una pluralità di soggetti culturali già attivi sul territorio, riuniti in un’assemblea pubblica (Palermo si cura), durante il periodo del primo lockdown hanno dato vita ad azioni di mutuo soccorso per rispondere all’emergenza ec…
Il PAV di Torino, un parco in movimento
Nella “liquidità” contemporanea, la possibilità di una cura dell’afasia diffusa impone un ripensamento che coincide con la parola ri-uso, nella sua accezione di recupero di senso, traduzione, riconversione. In una parola trasformazione. In una poetica del riuso, nella sua accezione di ritorno alla vita e trasformazione, s’inserisce il PAV - Parco Arte Vivente di Torino, con la sua architettura semi-ipogea. Attraverso l'esperienza del PAV, centro sperimentale di arte contemporanea, si analizza il ruolo del museo nei processi di trasformazione urbana. In contemporary "liquidity," the possibility of a cure for widespread aphasia imposes a rethinking that coincides with the word re-use, in its …
La cultura ci salverà? Processi di touristification a base culturale nel centro storico di Palermo
Negli ultimi tre decenni la cultura ha avuto un ruolo chiave nella costruzione delle politiche urbane, divenendo uno strumento decisivo nella definizione delle strategie di sviluppo economico e nell’accesso alla competizione globale che caratterizzano l’attuale regime di neoliberismo urbano (Miles e Paddison 2005). Anche nel sud Europa la cosiddetta rigenerazione a base culturale ha rappresentato e continua ancora oggi a rappresentare una vera e propria ortodossia urbana, che trova nel turismo tanto una ragione di esistenza quanto un campo di attuazione. In particolare, negli ultimi anni i centri storici di molte città sudeuropee sono stati oggetto di trasformazioni profonde in cui pratiche…
Rendere sensibile, rendere visibile. Le pratiche artistiche tra confini territoriali e disciplinari
Ripensare oggi un futuro per le aree interne significa in primo luogo decostruire l’idea di perifericità e di marginalità cui esse hanno rimandato per un lungo periodo (Decandia, 2016). Una decostuzione che si compie adottando un nuovo sguardo, un ripensamento creativo e generativo dei territori in cui linguaggi sensibili e razionalità estetiche agiscono come dispositivi di trasformazione. Molte di queste aree sono oggi l’incubazione di un rigoglioso sottobosco in azione, terreni in cui pratiche artistiche e culturali agiscono facendo della perifericità il fulcro della sperimentazione. Attraverso l’arte contemporanea queste pratiche incidono nei territori innescando dei processi critici di …
Come le lucciole. Sperimentazioni artistiche e fermenti culturali tra margini territoriali e disciplinari
La rincorsa al progresso, l'ossessione della crescita economica, l'enfatizzarsi del pensiero dicotomico, hanno portato a delle spaccature, delle 'discrepanze', sia dal punto di vista territoriale che disciplinare. Un processo di artificializzazione e desacralizzazione la cui deriva è rappresentata da una progressiva distruzione dello stesso habitat naturale, dalla rottura dei rapporti co-evolutivi tra uomo e ambiente e da una separazione esponenziale tra soggetto osservante e oggetto osservato, che ha portato a una epistemologia deterministica e tecnofila, con il progressivo abbandono e rifiuto dei linguaggi sensibili nel processo di analisi e produzione del territorio. Facendo ricorso alle…
Art and the city. A meeting on the border
The essay departs from the ancient greek myth of Prometheus, symbolizing the idea of progress and the passage of man from a state of nature to a state of artifice, in order to critics the modern perspective of “unlimited growth”, brought about by hyper-liberalist capitalism. It contextualizes this prometheian-like dynamics of “rushing into modernity” within the phenomena of implosion and explosion of cities today. A post urban / post rural kingdom where man seems to have abandoned the notion of territory, contemplated as a resource to be exploited only, as a result of the breaking down of the co-evolutionary relationship between human settlement, nature and work. Against this pessimistic ta…
Immaginare altre immagini di città
Il contributo analizza il ruolo dei linguaggi sensibili e della razionalità estetica nella costruzione di nuovi immaginari urbani. dell’urbano
Street art e rigenerazione urbana? Spazio pubblico e immagini di città oltre le retoriche
Se negli ultimi anni l’interesse e il dibattito sull’arte nello spazio pubblico è crescente - nelle molteplici declinazioni di arte partecipata, partecipativa, engagé - è la street art ad essere oggi il linguaggio visuale prediletto. Una forma di arte urbana che sta diventando virale, connotando lo spazio e situandosi spesso al suo margine, nelle zone al limite. Nata come anti-capitalista e ribelle, considerata da alcuni un fastidio, da altri uno strumento per comunicare opinioni di dissenso, oggi la street art sembra perdere il suo carattere informale e underground per entrare in programmi istituzionali di rigenerazione urbana, promossa da amministrazioni e istituzioni culturali, diventand…
Oltre il confine
Il Distretto Culturale di Valle Camonica, esperienza pilota del progetto Distretti culturali della Fondazione Cariplo, promuove "aperto_2012 art on the border". Giovani artisti e nuovi linguaggi per una nuova profonda relazione tra natura e cultura e per lo sviluppo dei territori. Il testo analizza genesi e finalità del progetto. The Valle Camonica Cultural District, a pilot experience of the Cultural Districts project of the Cariplo Foundation, promotes "aperto_2012 art on the border. Young artists and new languages for a new deep relationship between nature and culture and for the development of territories. The text analyzes genesis and purpose of the project.
Sull’importanza di essere estremi : esercizi di utopie praticabili
"Per Fare un Tavolo. Arte e territorio" è un evento ideato da Bianco-Valente e Pasquale Campanella nell'ambito del Padiglione Italia alla 17ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e parte integrante del progetto A Cielo Aperto, le cui attività sono sostenute dall'Associazione Culturale Vincenzo De Luca, nel Comune di Latronico. I contributi presenti nella pubblicazione provengono da personalità afferenti a diversi ambiti disciplinari, sono un approfondimento sulle tematiche delle aree interne e degli sviluppi delle pratiche artistiche legate al territorio, per definire il ruolo "pubblico" dell'arte, degli artisti e delle comunità.
Planning as evolution: radical pedagogy, creative methods and urban research
Beyond reductionist thought, looking at a theoretical framework that embrace a complex dimension of knowledge, the urban planning discipline is going through a radical change. An attitude well expressed by a large group of intellectuals who recognize the fragility of the discipline and re-think themselves in opposition to the excess of specialization of the modern world to grasp the vital interconnection between things, the intersection spaces, on disciplinary boundaries, where concepts become images, symbols, practices, processes. In this ongoing change of paradigm, sensitive approaches and aesthetic rationalities arouse interest within urban and territorial studies. Starting from the inte…
Dallo spazio pubblico come museo al museo come spazio pubblico
Dalla nascita della museologia moderna il museo è mutato progressivamente, seguendo le esigenze dei tempi con cui si è confrontato. E se l'arte storicamente prefigura mondi, ciò che avvenne a ridosso degli anni Sessanta con la progressiva fuoriscita dell'arte nello spazio pubblico, anticipa la crescente vocazione partecipativa e inclusiva che pare caratterizzare la tensione trasformativa del museo d'oggi. Un luogo che da spazio conservativo ed espositivo si va trasformando - in alcune significative esperienze - in uno spazio critico, luogo della creazione e dell'innovazione civica.
Fare spazio
FARE SPAZIO ha l’obiettivo di esplorare nuovi strumenti di ascolto e azione che offrono una visione alternativa della città, nuovi dispositivi di indagine e conoscenza, di interpretazione e rappresentazione del territorio, capaci di restituirne la molteplicità, le stratificazioni. E’ una riflessione cross-disciplinare su Latina e il suo territorio (e sull’urbano tout court), andando oltre la descrizione stereotipata per scorgere le trasformazioni della città. Una narrazione sensibile che guarda alle pratiche artistiche e culturali e all’esercizio di diverse metodologie come strumenti prediletti per leggere la complessità e al contempo creare nuove possibilità, nuovi immaginari.
Pratiche culturali e second welfare. Il ruolo del Terzo Settore nei processi di rigenerazione urbana nella città (post)pandemica
In assenza di un sistema di welfare capace di rispondere alla crisi e al nuovo scenario che questa delinea, organizzazioni e pratiche culturali fanno fronte all’emergenza fornendo una risposta collettiva ai nuovi bisogni sociali e individuali. Con un forte radicamento territoriale, perseguono l’innovazione sociale attraverso l’empowerment delle comunità e dei contesti in cui operano, sperimentando nuovi modelli di governance e promuovendo un welfare locale in funzione degli spazi urbani e alla micro-scala urbana. A partire dalla mobilitazione sociale agita dagli attori del Terzo Settore culture-led, con un focus sul contesto palermitano, l’obiettivo di questo contributo è interrogarsi sul r…
L’arte come pratica di ricerca e azione. Pratiche di co-creazione artistica per la conoscenza, interpretazione, trasformazioni dell’urbano. Note a partire da una esperienza di ricerca
L’arte e le pratiche artistiche sono al centro di questa riflessione, come oggetto d’indagine e come processo epistemologico e metodologico altro, con l’obiettivo di comprendere come possano concorrere a una lettura, interpretazione, attivazione e trasformazione dell’urbano. Muovendoci entro la cornice teorica della ricerca azione partecipativa art-based, il contributo attraverso l’esperienza di SITI e del progetto CAP_04015 intende analizzare come l’arte, come metodologia di ricerca sulla città e come strumento progettuale, possa integrare la ricerca urbana generando processi di riappropriazione e trasformazione, configurandosi come dispositivo per la produzione di territorio. Art and art…
Recinti urbani. Roma e i luoghi dell’abitare
Un libro dedicato ai territori che inaugura la omonima collana e che attraverso i testi degli Autori parla di Roma, di periferie vecchie e nuove, di storie di vita, di abitare, di passato, di presente. Ma si tratta di un passato generativo, non nostalgico e contemplativo, e di un presente dinamico e complesso, che apre al futuro. È questo l’aspetto più interessante del volume Recinti urbani, che non si propone di dare formule risolutive ma piuttosto porre sul tappeto interrogativi, per ripensare criticamente il territorio attraverso la narrazione, il quotidiano, l’espressione personale.