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Grippaudo Ilaria

Armonie oltremontane nella Conca d’Oro: alcune considerazioni su musicisti stranieri a Palermo in Età Moderna

Il presente contributo intende dimostrare l’importanza dei musicisti stranieri (spagnoli, fiamminghi, borgognoni) nel contesto musicale palermitano, in particolare nel periodo compreso tra gli inizi del XV e la prima metà del XVII secolo. Si analizzerà la loro presenza in Sicilia e il modo in cui si mossero attraverso l’isola, per poi concentrarsi sul caso specifico della Cappella Palatina – principale istituzione ecclesiastica del territorio –, e sull’attività dei musicisti al suo interno. L’esempio della Palatina permetterà di mettere in luce il ruolo di Palermo come crocevia culturale tra la Sicilia e la Spagna, nonché i legami della Palatina con le principali istituzioni religiose della…

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Musica a Palermo al tempo dei Chiaromonte: il Liber continens capitula per totum annum (ms. 8) e il Cantus diversi ad usum Panormitanae Ecclesiae (ms. 9)

Dopo aver delineato un quadro generale della musica a Palermo nel Trecento, il contributo si incentra su due codici conservati presso l'Archivio Storico Diocesano di Palermo: il "Liber continens capitula per totum annum" e il "Cantus diversi ad usum Panormitanae Ecclesiae". Dei due codici si esplicitano alcune caratteristiche degne di interesse, in particolare la presenza nel primo dell’antifona "Salve regina" tropata, e nel secondo della sequenza "Victimae paschali laudes" con varianti testuali che permettono di cogliere alcune specificità della tradizione liturgico-musicale siciliana.

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«Ad serviendum in cantari di musica et sunari di tasto»: contesti e modalità di formazione musicale a Palermo in età moderna

Il saggio discute alcune delle modalità di formazione musicale diffuse a Palermo nel periodo del viceregno spagnolo, dai primi anni del Cinquecento sino alla prima metà del Settecento. Considerando l'arco temporale, si propone una panoramica generale delle occasioni, dei contesti e dei luoghi nei quali a Palermo si potevano apprendere nozioni di natura musicale. Infatti, anche in seguito alla fondazione nel 1617 del Conservatorio per i “figlioli dispersi”, dove circa un secolo dopo veniva introdotto ufficialmente l’insegnamento della musica, molti altri sistemi continuarono a esercitare la loro attività di formazione, conservando un’innegabile vitalità. È a queste realtà che si rivolgerà la…

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