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Maria Isabella Vesco
IL RUOLO DELL’ARCHITETTURA NELLA SCENOGRAFIA
SIB_Rimini, 06.04.2008 IL RUOLO DELL’ARCHITETTURA NELLA SCENOGRAFIA M.Isabella Vesco Ritengo utile esporre alcune personali convinzioni sulla materia “Scenografia”, convinzioni che derivano quasi esclusivamente da riflessioni che ho avuto modo di compiere nel corso dell’attività progettuale degli studenti. Mi soffermerò prevalentemente sull’aspetto della scenografia teatrale. È proprio alla scena teatrale, sia essa prosa o lirica o danza, che ho dedicato una attenzione maggiore. Anche se il corso viene collocato in una posizione secondaria perché considerato facente parte di un campo del superfluo, del provvisorio, del non fondamentale, si può considerare genericamente un ‘arricchimento’ sp…
The renewal of the expressive language at theatre
La valle dell'Oreto nella didattica della Facoltà di architettura: un progetto pluridisciplinare
Teatro non a teatro: luoghi e spazi,
Nonostante il teatro è la tipologia edilizia meno modificata della storia degli ultimi due secoli, oggi si sente la necessità di trovare “nuovi” luoghi da teatralizzare. Lo scritto prende quindi in esame alcuni spettacoli messi in scena in luoghi non nati per lo spettacolo. Oggi le sperimentazioni sul rapporto tra luogo della rappresentazione e spettatori si sono moltiplicate. L’attività dello scenografo non è infatti circoscritta al decoro o all’arredo del palcoscenico, ma riguarda in generale il tema dello spazio della rappresentazione, inteso nelle sue diverse accezioni. Il rinnovamento è certamente opera del regista che reinterpreta un testo, ma anche dello scenografo che non deve decor…
DALLA SCENOGRAFIA DIPINTA ALLA SCENOGRAFIA COSTRUITA: L'ARCHITETTURA PROTAGONISTA A TEATRO
The International Festival of Scenic Arts 1° Facoltà di Architettura di Roma "Ludovico Quaroni" 29 ottobre 2009 DALLA SCENOGRAFIA DIPINTA ALLA SCENOGRAFIA COSTRUITA: L'ARCHITETTURA PROTAGONISTA A TEATRO M.Isabella Vesco Il seminario propone un ragionamento sul rapporto, oggi molto forte, tra l’architettura e la scenografia. La scenografia, materia riservata in passato prevalentemente ad una stretta cerchia di specialisti, soprattutto pittori, da alcuni decenni interessa non solo gli architetti ma anche fotografi, designer e artisti multimediali. Dalla figura del pittore bozzettista si è passati alla figura dell’architetto scenografo. Oggi, infatti, sono sempre più gli architetti che progett…
La struttura della città moderna
Il teatro oggi: sperimentazioni e innovazioni
Il testo tratta del rapporto tra innovazione tecnologica e invenzione comunicativa in teatro. La contaminazione tra arte e tecnica, tra ricerca e formazione è sempre più forte; cresce il numero degli architetti-scenografi che usano il palcoscenico come campo della sperimentazione progettuale. Si prendono in considerazione esempi innovativi sia all'interno del teatro all'italiana, che esempi in luoghi da teatralizzare.
Danza all'università
Allestire un parco
Lately the interest towards open-air spaces, and mainly public ones, has drawn new attention thanks to the widespread phenomenon of a light transformation outside of the usual indoors container spaces. The park can be seen as a place for experimenting; it is possible to operate in the landscape and in the territory, and thus in the Park of Madonie, in a sensitive way: rather than building in a volumetric and traditional way, the use of light and of specific installations modify the way we perceive an artifact, the way we walk through it, the way we use it more than the individual artifact itself. Four case studies are taken into consideration: they are different but share a common base ingr…
Gino Morici, personaggio eclettico del Novecento palermitano
Il libro indaga sulla figura poliedrica di Gino Morici (pittore, decoratore, incisore, grafico, inventore, scenografo, docente), figura dimenticata del Novecento. Lo scritto indaga sulla figura di scenografo, teatrale e cinematografico, e di architetto pubblicitario. In questo campo vanno ricordati gli stands della Fiera del Mediterraneo (ISLA e SOFIS) degli anni Sessanta. Del suo rapporto con il teatro, di lirica e di prosa, rimangono poche ma significative tracce. Dai bozzetti si evince un lavoro sull’organizzazione dello spazio scenico che si svincola dall’accademismo descrittivo, anche se allusivo alla sua Palermo (vedi I vespri siciliani). Vasto anche il suo rapporto con il cinema: le …
DI_SEGNI SUL LUNGOMARE PROPOSTE DI INSTALLAZIONI PER LA COSTA
DI_SEGNI SUL LUNGOMARE PROPOSTE DI INSTALLAZIONI PER LA COSTA M.Isabella Vesco Architettura, infrastrutture, scenografia, installazioni, … cosa li unisce? L’intervento vuole dimostrare che, a fianco di grandi opere, anche un segno di modeste dimensioni può contribuire a riqualificare una parte del territorio. Nell’affrontare il tema delle infrastrutture viene subito in mente la concretezza dei grands travaux realizzati e in fase di realizzazione in molte città, a Napoli, ad esempio, accanto a progetti di architetti di grande fama (Siza, Hadid, Fuksas, Perrault…) ritroviamo piccoli interventi di riqualificazione di piazze o in genere di tessuti edilizi gravitanti intorno alle stazioni (Mendi…
L'allestimento dello spazio
An eagle at the theatre. From the House of the Dead
Contaminations
La fiaba, il teatro, l'architetto
Il ruolo della scenografia nella formazione dell'architetto
Contaminations
Nel testo si cerca di collegare la tradizionale tipologia teatrale del “teatro all’italiana” alle scenografie “non tradizionali”: un tema di ricerca che guarda con interesse alle innovazioni e alle contaminazioni tra l’architettura e le altre discipline. Gli allestimenti presi in esame sono campionature di opere considerate significative nel sostenere l’ipotesi di un nuovo modo di fare teatro; si pone l’attenzione a due diversi modi di porsi all’interno di un teatro così detto tradizionale: - DENTRO IL TEATRO: riflessione sul rapporto pubblico/attori all’interno dello spazio teatrale; - DENTRO E FUORI IL TEATRO: relazione tra due spazi diversi: teatro e città.
The Theatre of Fortunato Depero
Il luogo, il testo, i progetti
La danza nella scenografia contemporanea
Poster: Contaminations
Allestire il paesaggio
Il testo riporta alcune riflessioni che considerano la necessità dell'effimero presente nel concetto di scenografia, e non solo nella scenografia teatrale e cinematografica, ma anche, nelle scenografie urbane. Il testo raccoglie la documentazione di una esperienza didattica il cui tema riguarda il rapporto tra Arte e Architettura.
Una città teatrica
Allestire l'Oreto
L'architettura dei teatri: semplicità e complessità dello spazio teatrale
Queste note vogliono mettere in relazione la forma architettonica del teatro alla messa in scena, cercando di riflettere su una frattura che esiste tra il mondo dell’architettura e quello delle arti sceniche. Occorre, al fine di creare una partecipazione attiva del pubblico all’azione, interrogare questo spazio duale, ritenuto spesso invalicabile, e rimetterlo in discussione non volendo negare a priori la sua ‘consacrata’ spazialità. Il regista e lo scenografo, lavorando insieme, possono creare varianti al ‘vecchio sistema’ forzando il tradizionale rapporto dell’intera macchina teatrale.
Architettura e teatro: i luoghi dell'illusione attraverso Ronconi
Ri-allestire il paesaggio
Dal fondale alla macchina scenica: l'architettura dell'immaginario.
Architettura senza fondamenta
Rapporto Arte_Architettura
La scenografia e l'architetto
Rapporto Arte-Architettura
CONTAMINIAMOCI Politecnico Milano 28 giugno 2006 ARTE_ARCHITETTURA M.Isabella Vesco L’allestimento, in tutte le sue accezioni, è stato sempre un territorio di confine tra ambiti disciplinari affini ma distinti; questo ha reso possibile una serie di contaminazioni tra esperienze e campi di ricerca a volte molto distanti: arte, scultura, design, fotografia, tecnologia informatica … Il tema dei confini disciplinari tra i mondi dell’architettura, dell’arte, della comunicazione sono deboli e permeabili; è un tema, questo, molto dibattuto. Mai come oggi arte visiva e architettura, due discipline che da sempre sembrano respingersi, si confrontano e cercano di dialogare tentando di ricomporre un di…
Le marionette futuriste
LE MARIONETTE FUTURISTE M.Isabella Vesco La marionetta è stata considerata dalle avanguardie europee (fine XIX e inizio XX secolo) l’espressione di un nuovo linguaggio artistico scaturito dalla crisi della rappresentazione teatrale e pittorica. La marionetta ha quindi rappresentato una collaborazione tra pittura, teatro e cinema. I primi decenni del Novecento rappresentano la stagione più ricca di episodi destinati ad imprimere un segno duraturo sui destini della scena. Un primo passo, comune a tutti gli operatori teatrali del primo Novecento, è stato il rigetto delle formule tradizionali ancorate al naturalismo; conseguentemente troviamo la negazione della centralità della presenza umana e…
Una fiaba all'università
Una passeggiata effimera tra architettura, design, arte
La lezione di Cambellotti in una esperienza progettuale
Un sistema di installazioni nella valle dell'Oreto
Tre Maestri: riflessioni sulla casa contemporanea
The theatre today: experimentation and innovation
The use of technology enables theatre to modernize its own language and appeal to a younger audience, one less entrenched in tradition. New generations accept and are open to experimentation in a technological climate, contamination and cross-fertilization between art forms. The use of English terminology is evidence of this (virtual theatre, interactive theatre, computer theatre, webcam theatre, electronic theatre, interfaced theatre, … just to cite a few of the most common terms). What seems evident is that digital multimedia both off-line and on-line has reached the stage and its practice in theatrical live performance is in continuous evolution.
Dalla scenografia dipinta alla scenografia costruita: declinazione del tema. L'architettura protagonista a teatro
Il testo propone un ragionamento sul rapporto, oggi molto forte, tra l’architettura e la scenografia, anzi sulla contaminazione tra architettura e scenografia teatrale. Dopo una analisi della fase intermedia tra la scenografia dipinta e la scenografia costruita, i testo mette in relazione il lavoro progettuale prettamente architettonico con il lavoro teatrale di alcuni architetti (Rossi, Botta,..) al fine di evidenziare come alcuni elementi tipici del loro linguaggio vengono trasferiti in teatro.