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AUTHOR
Giovanni Saverio Santangelo
Memoria e narrazioni: voci francesi sulla Grande Guerra
Da premessa per un’indagine sul rapporto intercorrente tra memoria della Guerra e Letteratura fungono alcuni scritti di Walter Benjamin, apparsi postumi: quello giovanile e visionario sull’infanzia berlinese; le fondamentali tesi sul concetto di Storia, vergate negli ultimi mesi di vita; e alcuni frammenti, non poco stimolanti, raccolti in Angelus Novus. Il lavoro condotto ambisce a fungere soltanto da abbozzo d’un inventario di letture di scritti di Francesi sulla Grande Guerra, effettuate nel costante tentativo di comprendere il corso della storia sanguinosa scritta da un’umanità cieca e brutale. Per quel che concerne la produzione narrativa apparsa in Francia fra il 1914 ed 1920, è oppor…
Memoria, scrittura, dolore
Il Malinteso, ovvero delle parole che non abbiamo detto
Fra luci e ombre: la ‘fortuna’ di Anne Dacier nel Settecento italiano
Già sul finire del Seicento la crescente rinomanza di Anne Dacier fra le cerchie letterarie italiane si era avvalsa indubbiamente di quella di cui godeva il marito André. L’attenzione che gli scritti della studiosa suscitano in Italia non è tuttavia giustificabile soltanto con tale circostanza: e gli accenti di viva ammirazione cui ricorrono, di volta in volta, letterati quali il Magalotti, il Redi, il Vico, il Conti, il Gravina, il Muratori restano ad attestarlo in modo inequivoco. La pubblicazione delle celebri Considerazioni dell’Orsi su La Manière de bien penser dans les ouvrages de l’esprit del Bouhours - con l’omaggio reso alla dottrina e alla sagacia critica di Anne - giungono ad amp…
La formazione per l'integrazione e il dialogo nel bacino del Mediterraneo
Sicilia e Francia, come in uno specchio
Temi e personaggi della letteratura garibaldina francese: note di lettura
Ove si eccettui l’abbondante produzione italiana, tra i Paesi nei quali il fascino esercitato dalla spedizione dei Mille ha finito per dar vita ad una vera e propria ‘letteratura garibaldina’ la Francia resta il caso più emblematico. Garibaldi era stato seguito in Francia, già ben prima della spedizione in Sicilia, con una simpatia trasformatasi ben presto in entusiastica adesione al mito dell’uomo e delle sue imprese libertarie, sostenute da quegli ideali massonici che trovavano lontane e solide radici nella stessa cultura transalpina. Alla costruzione di quel mito aveva contribuito in modo determinante Alexandre Dumas; e nello scorrere degli anni la schiera degli entusiasti sostenitori si…
Premesse del relativismo al tempo della “Querelle”: le "belles" e "fidèles" di Mme Dacier
Sulla circolarità della nostra cultura isolana e su quella degli affetti. Lettera aperta a Vincenzo Consolo
Introduzione
Menzogne della politica e memoria della Letteratura: il massacro di Sétif
Largo continua ad essere il dibattito sull’innegabile contrapposizione fra storia ‘ufficiale’ e Storia reale: e, con riguardo alla colonizzazione, fra la storia trionfalisticamente narrata dai vincitori e quella dolorosamente vissuta dai vinti. Il fatto è che bisognerebbe interpretare l’avvenimento storico utilizzando una sorta di ‘doppio sguardo’, sempre pronto a rifiutare ogni mitizzazione fiorita nelle ricostruzioni dei vinti così come in quelle dei vincitori. La Memoria può soccorrere il lavoro d’uno storico privo di pregiudizi ideologici: una memoria che non sempre resta soffocata e violentata, e che trova spesso proprio nella Letteratura il felice anfratto nel quale alimentarsi. La st…
Presentazione del Colloquio
Une littérature pour ne pas oublier : La littérature algérienne, une écriturede témoignage et de combat pour l’Indépendance
Perché Palermo: le ragioni del Colloquio
Un "personaggio" dell'epopea garibaldina francese: fra' Giovanni Pantaleo
L’impresa dei Mille aveva portato a compimento, fra luci e ombre messe in rilievo dalla storiografia dei nostri giorni, la liberazione di una terra ch’è sempre stata e continua ad essere, per i Francesi, la mitica “Île du Soleil”. Principale responsabile dell’immediata diffusione del mito garibaldino fu Alexandre Dumas, che pubblicò ad immediato ridosso della felice conclusione dell’impresa dei Mille Les Garibaldiens, una sorta di taccuino su quella spedizione, ricostruita nel suo dipanarsi dal momento dell’imbarco a Quarto e fino alla caduta di Napoli. Quel testo ha contribuito in modo non indifferente a diffondere sempre di più in Francia, rafforzandolo, il mito che avvolgeva ormai, dopo …
Il ciclo roblesiano dei Vinti invitti
Cronologia
Un ulisside mediterraneo e il suo incontro con l’Isola/Vulcano
Fra le innumerevoli isole metaforiche delle quali si è nutrita la Letteratura, la più emblematica resta, in fin dei conti, l’Uomo. Quell’uomo, eterno ulisside, che vaga alla costante ricerca di se stesso. Nel Novecento, però, anche l’immortale Ulisse non può più soddisfare, nella sua tradizionale ed abusata versione dantesca, il lettore contemporaneo. Non più, dopo la guerra nel fango delle trincee, dopo l’orrore fratricida spagnolo, dopo Auschwitz, dopo Hiroshima, dopo i massacri in terra di Algeria, dopo il territorio del Vietnam carbonizzato dal napalm, dopo le interminabili ed orrende carneficine perpetrate nei paesi balcanici. Anche quel vero e proprio ‘ulisside mediterraneo’ ch’è stat…
Letteratura comparata
L’irresistibile voglia di ‘annessione’: cultura francese e scrittori siciliani
La storia della ricezione degli scrittori siciliani all’interno della cultura francese è per larga parte positiva, seppur essa tradisca a più riprese una trasparente tendenza della critica transalpina ad ‘annettere’ gli scrittori isolani alla propria tradizione culturale. Tale tendenza fagocitante è stata pedissequamente accettata e, anzi, riproposta anche da non pochi critici italiani. Il saggio si sofferma su alcuni casi esemplari: Borgese, Tomasi di Lampedusa, Brancati (rigorasamente classificati come ‘stendhaliani’), Sciascia (spesso etichettato come ‘voltairiano’), e, infine, Consolo, il quale, seppur profondamente intriso a sua volta di cultura francese, fa qui figura di eccezione. Th…
Migrazioni linguistiche, migrazioni letterarie, migrazioni dell’animo
Al problema di fondo della stagione del postcolonialismo costituito dalla alienazione del colonizzato (posto già da Memmi e da un Fanon) è sopravvenuto a sostituirsi, nei decenni, quello costituito da ciò che può definirsi la ‘alienazione dell’immigrato’. Il consistente fenomeno migratorio pone il problema delle tipologie dei rapporti che vengono istaurandosi dando luogo alla progressiva ibridazione delle culture. Problema di non minore importanza è costituito dalle molte lingue della migrazione, che restano intessute di un naturale plurilinguismo e che trovano nutrimento, di volta in volta, nel confronto così come nella emarginazione, nella integrazione così come nell’esilio. Fenomeno attu…
Appunti sulla fortuna di Seneca nel "Grand siècle"
La ampia circolazione delle opere di Seneca può essere spiegata soltanto a partire dal notevole successo di cui godette la sua produzione filosofica e teatrale nell’arco dell’intero sedicesimo secolo, benché, in realtà, esso affondi le sue radici fin dal quattordicesimo secolo. Tale successo raggiunse il culmine all’interno della cultura francese del Grand siècle. Nel diciassettesimo secolo il latino delle sue pièces è previsto nei curricula degli studenti delle Università, mentre le versioni francesi di queste tragedie continuavano a godere di un grande successo. Partendo da queste premesse, il saggio prende in esame l’influsso del pensiero, dell’opera, dello stile, della poetica e dei per…
Omaggio ad un uomo di teatro
Aristotele, Orazio e André Dacier
Fra gli aspetti poco indagati della vicenda intellettuale di André Dacier è da registrare il ruolo certamente non secondario cui assolse nella diffusione dell’opera di Aristotele e di Orazio il marito della non meno celebre traduttrice dei poemi omerici. La sua infaticabile attività porterà André a riscuotere, nello scorrere dei decenni, una notevole rinomanza nell’intera Europa. La vasta circolazione dei suoi scritti e di quelli della moglie Anne resta attestata dalle ripetute ristampe settecentesche che continuarono ad apparire ad Amsterdam e a Rotterdam o, ancora, nella stessa Germania, ove non pochi furono, infatti, gli attenti lettori (Curtius e Lessing, fra gli altri). L’immediata e d…
Bernard Clavel, o della dolorosa elaborazione della Guerra
Nel serra serra dei capelli. L'amore in un manipolo di odii
Viene ricordato dopo i duecento anni della morte, il poeta Giovanni Meli. Sono messe in evidenza le anacreontiche che raccontano dell'amore, della bellezza femminile in una nota cornice arcadica.
Dall'ospitalità solidale alla coscienza politica nella narrativa di Emmanuel Roblès
Alida d'A. Palermitanima
Una storia di giovani tutta attuale questo singolare romanzo proiettato in un’ottica femminile, nel cono di luce di Alida, una giovane studentessa universitaria, palermitana d’adozione, che intraprende un viaggio nell’Europa contemporanea. La vera protagonista del romanzo però non è Alida, ragazza moderna e spigliata, colta e un po’ spregiudicata. Protagonista è la Sicilia (e segnatamente la sua capitale, Palermo), la Sicilia multiforme, orgogliosa e contraddittoria, arcaica e moderna, barbara e raffinata, museo transepocale a cielo aperto, presentata come eletto e ideale crocevia di molteplici destini individuali provenienti da mondi lontani e diversi. Fra una descrizione storico-architett…
Appunti di lettura per un inventario sulla memorialistica della Grande Guerra
La Prima Guerra mondiale - quella ‘Grande Guerra’, come la definirono i contemporanei che pensavano che nessun altro conflitto avrebbe potuto mai eguagliare per dimensioni e atrocità quello che avevano vissuto - non ha di certo ‘occupato’ il territorio della Letteratura, com’è ben noto, meno delle altre che l’hanno preceduta o seguita nell’ossessiva rincorsa all’autodistruzione cui una umanità cieca sembra non stancarsi mai di volersi impegnare. La cultura europea, posta improvvisamente innanzi ai mutamenti radicali proposti dall’avvento della modernità, ne resta profondamente traumatizzata; e la produzione letteraria, risentendo in modo decisivo di quella cruda e dolorosa realtà vissuta da…
Nuove frontiere della Letteratura
In un Mondo che è venuto progressivamente globalizzandosi, la Letteratura non è più, né potrà mai più tornare ad essere, una Letteratura “nazionale”. Il percorso che ha condotto dalla decolonizzazione fino ai nostri giorni ha visto nascere in ogni angolo del Pianeta testi letterari che, inspirati agli inizi dalle riflessioni sulla Négritude e dalla poetica della “resistenza” nei confronti delle culture colonizzatrici, hanno finito per concretizzarsi, ai nostri giorni, nelle stimolanti scritture “migranti” di donne e di uomini che vivono ormai sulla propria pelle, per motivi spesso diversi, una cultura meticcia e transnazionale. Autorevoli esponenti degli studi postcoloniali (Mouralis, Ander…
Il velo di ogni Fatima
Crimini maghrebini
Sotto la spinta del crescente interesse tributato da lettori e critici nei confronti delle letterature francofone del Maghreb, si è iniziato a parlare con insistenza di un “romanzo poliziesco maghrebino”: una codificazione ‘sottogenerica’ affibbiata ad una produzione narrativa in continuo incremento in quei Paesi, e che si affianca a quella già abusata di “poliziesco mediterraneo”. Sembra, però, più opportuno parlare di una sorta di ‘acclimatamento’ del genere poliziesco all’interno di quello spazio letterario maghrebino, nel quale il polar sembra quasi voler mettersi alla prova, come appare attestato dalla componente trasgressiva e dal carattere di meticciato culturale che contraddistingue…
Biblioteca di "Mon païs". Repertorio degli studi letterari franco-italiani del XX secolo
Tesaurizzando quanto offerto dall’erudizione di stampo positivistico e in stretta interconnessione con quanto la scuola del ‘metodo storico’ continuava ad illustrare, un’intera generazione di studiosi venne via via impegnandosi, giusto nel passaggio fra l’Otto e il Novecento, nell’investigazione dei rapporti intercorsi fra le produzioni letterarie di Francia ed Italia. Ma il meritorio sforzo compiuto dal Neri con la compilazione del suo Repertorio bibliografico intitolato Gli studi franco-italiani nel primo quarto del secolo XX, consegnato alle stampe nell’ormai lontano 1928, non aveva trovato ancora un tentativo di prosecuzione. Il Repertorio ambisce a proporsi quale ideale prosecuzione de…
Francesistica. Bibliografia delle opere e degli studi di letteratura francese e francofona in Italia. 1995-1999
Bibliografia delle opere e degli studi di letteratura francese e francofona in Italia
Letterature comparate
All’interno del corposo repertorio bibliografico dedicato alle opere e agli studi di lingua, letterature e civiltà francese e francofone apparsi fra il 2000 e il 2004, il settore dedicato alle Letterature comparate costituisce con le sue 1199 voci registrate un utile strumento di documentazione e di orientamento. La utilizzazione dei dati qui raccolti appare fruibile, in special modo, per gli studiosi che vogliano tenersi aggiornati su quanto, nell’arco del quinquennio preso in esame, è stato prodotto nell’ambito degli studi comparatistici: e cioè, in definitiva, sulla crescente produzione di una Letteratura che va diventando, nello scorrere dei decenni, frutto palese di una sempre più inel…