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Sessa Ettore

Libero Andreotti e il contributo degli artisti alla Sezione Arredi Navali Ducrot

Con la collaborazione con Gustavo Pulitzer Finali e con Libero Andreotti per gli interni della motonave Victoria il mobilificio palermitano Ducrot, nel 1931, di colpo rientra nel “moderno”; un orientamento che, invero, ne avrebbe connotato solo per casi eccellenti la strategia aziendale nella rimanente stagione del ventennio, ma la cui impronta ne caratterizzerà il rilancio dal periodo della «Ricostruzione» agli anni del «Miracolo Economico» come la più qualificata industria italiana di arredi navali. La ripresa dei rapporti di lavoro con esponenti del mondo artistico, e segnatamente con quanti fra pittori e scultori orientavano la propria opera in direzione del “rinnovamento” (più che del …

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La Wagnerschule (Vienna 1894-1912): Wagner e la Moderne Architekture

Otto Wagner, fra il 1894 e il 1912, mette in atto una riforma ‘verticistica’ di quel principio della riorganizzazione del visibile che è uno dei cardini della rivoluzione esteti- ca dell’Art Nouveau. A differenza delle altre compagini di protagonisti del Modernismo il nucleo di allievi della sua scuola (tra cui Hoffmann, Plečnik, Deininger, Schönthal, Hoppe, Fuchs), così come i suoi assistenti (fra cui primeggia J. M. Olbrich) e i fiancheggiatori esterni (valga per tutti il caso di M. Fabiani), pur non differenziandosi sul piano dell’orientamento interdisciplinare si distinguono, data la formazione, per una peculiare impronta accademica della loro preparazione ‘al moderno’ tale da consentir…

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I Palazzi della "Strada Nuova"

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Salvatore Caronia Roberti e la declinazione moderna della classicità nell'arredamento e nelle arti decorative

La produzione progettuale di Salvatore Caronia Roberti (Palermo 1887 - 1970) nell’ambito degli arredi e delle arti decorative è ancora oggi poco indagata; questo nonostante Caronia Roberti sia da tempo considerato il più autorevole esponente in Sicilia della cosiddetta “Scuola di Basile”. A partire dall’inizio degli anni Trenta la vocazione accademica di Caronia assume sempre più complesse valenze, scongiurando quanto di genericamente tradizionalista aveva guidato la sua emancipazione dalla “maniera” modernista. La difficile sintesi fra la volontà di conseguire forme unitarie dall’austera solidità plastica, la sottintesa aspirazione ad un’architettura di superiore livello culturale e, in ul…

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LA PRESENZA DEGLI ARCHITETTI SICILIANI A ROMA, CAPITALE DEL REGNO D'ITALIA

Il fenomeno dei trasferimenti, più o meno duraturi, a Roma di un limitato ma qualificato novero di architetti siciliani, che nell’Età Moderna solitamente vi consumavano la consuetudine dell’apprendistato presso accademie ed esponenti di prestigio dell’Urbe (con solo pochi ma significativi trapianti), dopo che la città nel 1871 viene proclamata capitale del Regno d’Italia rientra in una diversa logica degli scenari professionali, tipica del periodo Positivista. Tale fenomeno va, dunque, riferito al formidabile, quanto impervio e contraddittorio, processo di adeguamento al rango di moderna capitale, secondo i coevi parametri europei; le grandi trasformazioni, della forma urbana e dell’assetto…

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