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Luca Cinquemani

The Third Memory: stati della finzione nell’arte di Pierre Huyghe

This paper focuses on The Third Memory, a re-enactment of Dog Day Afternoon (Lumet, 1975) by French artist Pierre Huyghe. By starting with the theoretical perspective developed by Nicolas Bourriaud in Relational Aesthetics and Postproduction, the essay attempts to show how a relational reading of the re-enactment of Pierre Huyghe may represent a valid investigative tool to analyze the relationship between cinematic narrative structures and everyday life narrative structures, between fiction and reality, in the work of the French artist."and reality, in the work of the French artist.

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Grammatizzazioni dello spazio-corpo: tra algoritmizzazione ed eccedenze

Lo spazio definito dalle nuove tecnologie digitali viene sempre più frequentemente descritto attorno ai concetti problematici di condivisione, cooperazione, moltiplicazione dei punti di enunciazione, facilitazione e accesso (più) democratico ai beni e ai servizi. Più realisticamente può essere raccontato come uno spazio fondato sulla chimera della neutralità e della calcolabilità dell'esistente. A partire dal tentativo continuo (e mai compiuto) di gestione delle pluri-potenzialità dello spazio-corpo attraverso la grammatizzazione algoritmica, ci interessa indagare la cartografia degli anfratti, delle zone di accumulo dell'ingestibile, coestensivi o conflittuali alla spazialità definita dal …

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Materiali per una crisi: teorema del serializzante nell’epoca della video-guerra civile

Starting from a brief de-functionalizing analysis of the info-spectacular society, the essay explores the pervasiveness of the repressive-disciplining forms which are increasingly affecting the behaviors of the individualities in the info-spherical dominion. In particular, the paper focuses on what will be defined the “serializing” and highlights some repetitive-determinant aspects of the video-seriality that are involved in the processes of “over-codification” imposed by the infosphere on the anthropo-sphere. In order to define the serializing will be taken in exam both the possible evolutions of the Gelassenheit and the “dispositiviness” imposed by info-securitarian post- democracies thro…

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Riflessioni critiche sulla potenza destituente nel pensiero di Giorgio Agamben

Il presente lavoro di ricerca intende offrire una rilettura del pensiero di Giorgio Agamben alla luce della pubblicazione di L’uso dei corpi, volume con cui si conclude il ventennale progetto “Homo sacer”. In particolare, si discuteranno alcune nozioni fondamentali della filosofia agambeniana – nuda vita, stato di eccezione, inoperosità, forma-di-vita – a partire dalla formulazione conclusiva, ma non definitiva, che il filosofo propone nel libro in questione, per poi focalizzare l’attenzione sulla categoria nella quale si condensa l’intero percorso filosofico di Agamben: la “potenza destituente”. Quest’ultima viene definita come una potenza in grado di disattivare e rendere inoperosa la mac…

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Pratiche di disgiunzione ana-societarie: il vuoto nel dominio info-sferico

A partire dall'intervista di Toni Negri a Gilles Deleuze del 1990 (Deleuze G., Le devenir révolutionnaire et les créations politiques, intervista con Antonio Negri, “Futur Antérieur journal”, n. 1, 1990) e rileggendo Chaosmose di Félix Guattari, il contributo intende mostrare come una nozione di vuoto — nell‟accezione deleuziana di “créer des vacuoles de non communication” — debba essere oggi rilanciata per resistere alla retorica dominante e poliziesca del dover comunicare-dover enunciare-dover partecipare, ecc. (si pensi al web sociale e al controllo normalizzante sotto la minaccia della dataveillance). Un‟idea di vuoto fecondo in grado di secernere una negazione non sussumibile, una a-pr…

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Soft Cinema: creatività, software e automazione

Soft Cinema: Navigating the Database is the result of a theoretical and artistic research conducted by Lev Manovich and Andreas Kratky with the aim of investigating the possibilities of cinema in the era of new digital technologies. The semi-automatic process of film-making that drives Soft Cinema depicts important aspects regarding the functioning of the software, algorithms and electro-computational automation. The essay, by extending the theoretical reflection of the authors, shows how these aspects play a crucial role in the development of new digital technologies and their relationship with contemporary capitalism.

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City Slivers: rottura e manipolazione dello spazio urbano in Matta-Clarck

City Slivers (1976) by Gordon Matta-Clarck is an experimental film created by attaching black strips to the camera lens in order to cut and maniplulate de visible space of Manhattan's urban landscape. This essay discusses the traits of continuity that link the film to Matta-Clarck's previous actions of dissecting architecture (building cuts). In addiction it argues how the use the film medium renders City Slivers an action that both destabilizes and formalizes, providing extraordinary potential for the disclosure and transformation of urban space.

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Dalla participatory culture all’utente riproduttivo. Partecipazione, informazione e valore nei processi di produzione capitalistica del Web (Prima parte)

Il presente contributo costituisce la prima parte di un articolo più esteso che verrà pubblicato integralmente nei prossimi numeri di “EmergingSeries Journal”. In questa prima sezione, a partire da una breve panoramica sulle principali direzioni che orientano i cambiamenti dei grandi player del Web, si tenterà di avviare una riflessione sul ruolo dell‟utente partecipativo all‟interno dei processi di produzione capitalistica che animano le piattaforme online. In questa sede, ripercorrendo i tratti essenziali del consumo partecipativo così come definiti nell‟ambito della participatory culture, se ne metteranno in evidenza alcuni tratti problematici e si sosterrà che l‟analisi del rapporto tra…

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