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Valeria Lopes
Dallo «Scientific American» ai versi di Primo Levi
Negli anni Settanta la cultura scientifica di Levi irrompe nella sua opera in versi: Nel principio (1970) e Le stelle nere (1974) rielaborano in forma poetica le recenti scoperte scientifiche sull’esplosione primordiale (il big bang) e sull’esistenza dei buchi neri. Come precisa Primo Levi, entrambi i componimenti sono ispirati alla lettura della rivista «Scientific American». Il contributo intende mostrare la stretta relazione tra le pagine della rivista scientifica e i versi astronomici di Levi, indagare il passaggio dalla prosa altamente tecnica (e talora oscura) degli articoli scientifici alla lingua poetica leviana. Il chimico-poeta Levi intende comunicare a lettori non specialisti le …
Primo Levi nelle antologie
Primo Levi è ormai nel canone internazionale degli scrittori, tuttavia la sua produzione letteraria è ancora prevalentemente (ma non del tutto) considerata nella sua veste testimoniale. A cento anni dalla nascita dello scrittore, si indaga la ricezione delle opere leviane nella manualistica scolastica attraverso l’esame di alcuni testi per le scuole superiori pubblicati dal Duemila a oggi. Si ragiona sul tipo di brani antologizzati e sulle opere riportate con più frequenza. Nella proposta antologica dei manuali scolastici si colgono le metamorfosi subite dall’immagine dello scrittore.
LEONARDO SCIASCIA E PRIMO LEVI. APPUNTI SU ETICA E SCIENZA
Nel secondo Novecento la minaccia nucleare angoscia l’intera umanità riaccendendo il dibattito sulla libertà della scienza e sull’intricato rapporto che questa intrattiene con il potere. Sciascia e Levi offrono nei loro scritti visioni della scienza assai diverse, talora opposte: Sciascia rivendica la superiorità della cultura umanistica (e letteraria) rispetto alla cultura scientifica, confermando la frattura denunciata da C. P. Snow che il chimico Levi considerava, invece, innaturale. Nonostante la differenza di prospettive, emerge tuttavia per entrambi la necessità che il discorso intorno alla scienza sia affrontato mediante il paradigma dell’etica.
Poesia e cultura scientifica in Primo Levi
Primo Levi riteneva innaturale la schisi fra le due culture individuata da C. P. Snow: per molti grandi intellettuali, filosofi, scienziati e scrittori del passato (e così anche per lui) tale spaccatura non esisteva. Attraverso l’esame di alcuni testi, si analizzano figure di scienziati e intellettuali che ispirarono a Levi la più sincera ammirazione per via di quella continua tensione verso la conoscenza che egli stesso cercò sempre di coltivare percorrendo vie molteplici e multiformi: da Empedocle a Lucrezio, da Plinio il Vecchio a Galileo e molti altri. Il contributo mette in luce, inoltre, l’esigenza – spesso manifestata dallo scrittore – che scienziati, esploratori e astronauti fosse…
Ad ora incerta e altre poesie. La «ricerca delle radici» poetiche di Primo Levi
Una relazione feconda: dal Macbeth alla poesia di Primo Levi
Il rapporto intertestuale che corre tra i testi di Primo Levi e quelli di Shakespeare costituisce oggi una fra le zone meno esplorate dell’intera produzione leviana, e ciò è tanto più vero se si considera il corpus poetico. I due componimenti qui analizzati, Fuga e Il superstite (1984), anticipando temi e immagini che poi Levi approfondirà ne I sommersi e i salvati (1986), attingono non casualmente all’immaginario e al codice tragico del Macbeth, opera in cui è esplorato – e inscenato – il tormento incessante della colpa.