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Dominguez Lj

LE LINEE GUIDA: VALUTAZIONE E DIAGNOSI DEL RISCHIO DI FRATTURE DA FRAGILITÀ

La fragilità ossea, soprattutto nelle popolazioni anziane, ha un costo sociale ed economico elevato per l’aumentato rischio di fratture da fragilità in diversi siti dello scheletro. Molti fattori di rischio per le fratture da fragilità, come le cadute, la sarcopenia, la malnutrizione e la ridotta mobilità, hanno una prevalenza particolarmente elevata nelle popolazioni anziane. Il numero di fratture di femore è in continua crescita in numeri assoluti, principalmente per l’invecchiamento del-la popolazione, e contribuisce alla elevata morbilità, mortalità e disabilità in questa fascia di popolazione. Per tali ragioni, negli ultimi decenni sono state formulate (e costantemente aggiornate) dive…

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INVECCHIAMENTO E SESSUALITÀ

La sessualità è una dimensione che riguarda la salute dell’uomo in tutte le età della vita ed ha risvolti di natura non solo biologica e psicologica, ma anche sociale e culturale. È tuttavia ancora comune considerare l’anziano come un “asessuato”, o come una persona “non avente diritto” a sentire stimoli sessuali, ad esercitare il sesso e molto meno a esprimere o a manifestare desideri sessuali, sino a considerare perversi o insolenti gli anziani che mostrino tali interessi anche soltanto platonici. La sessualità dell’anziano è condizionata ancora da prevenzioni, pregiudizi e da una visione stereotipata della vecchiaia, nonostante diversi studi e inchieste hanno dimostrato che gli anziani, …

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APPROCCI NUTRIZIONALI NELLA PREVENZIONE DEL DECLINO COGNITIVO E DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER

Vi sono consistenti evidenze epidemiologiche a supporto di una stretta relazione tra alimentazione, de-clino cognitivo e malattia di Alzheimer. È ipotizzabile che il rischio di declino cognitivo nell’anziano possa essere ridotto tramite appropriati interventi dietetici, e che l’adozione di una dieta e di uno stile di vita sani possano contribuire a ritardare l’insorgenza del-la malattia di Alzheimer, anche grazie alla potenzia-le azione sulla prevenzione della aterosclerosi. Sono state studiate diverse sostanze nutritive, componenti alimentari, integratori e modelli dietetici in relazione alla loro associazione con la performance cognitiva e con lo sviluppo del declino cognitivo e della dem…

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RUOLO DEL PLASMA ARRICCHITO IN PIASTRINE (PRP) IN FORMA GELIFICATA NEL TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA DECUBITO: PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO

Le ulcere da decubito rappresentano una condizione frequente in popolazioni ad alto rischio quali gli anziani e i soggetti con compromissione dell’autonomia funzionale, dall’ipomobilità sino all’allettamento. Esse si con-figurano come un indicatore negativo dell’assistenza sanitaria erogata in quanto potenzialmente prevenibili attraverso l’applicazione di alcune regole fondamentali per la cura e la corretta gestione del paziente non autonomo. L’invecchiamento della popolazione, con il conseguente aumento dei soggetti con deficit funzionali, multimorbilità e comorbilità complesse e, quindi, in ultima analisi, fragili, ha contribuito e continuerà a determinare un aumento dell’incidenza e dell…

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A SOCIAL EXPERIMENT TO OVERTURN PREJUDICES ON ALZHEIMER’S DISEASE IN NURSING HOMES USING ARTISTIC PHOTOGRAPHY

It is widely known that Alzheimer’s disease is burdened with strong prejudices with negative connotations. This may contribute to increase patient’s isolation and marginalization, and to render Nursing Homes places of confinement and seclusion. Residents with dementia have trouble in relating with the outside world and in expressing themselves about their own disease, due to their cognitive decline, but also because of marginalization. We used artistic photography as an accessible and effective tool to bring down barriers and encourage residents’ communication. Artistic photography is the most immediate and accessible form of art for all people. The aim of our social experiment was to help …

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LA PREVENZIONE DELLE FRATTURE: THE EUROPEAN UNION GERIATRIC MEDICINE SOCIETY (EUGMS) STATEMENT

La prevenzione delle fratture da fragilità nelle persone anziane è diventata una priorità dovuta al rilevante impatto sanitario, finanziario e sociale che comportano. Le strategie più appropriate per fare fronte a questo importante problema di salute pubblica sono ancora materia di discussione. Negli ultimi anni l’approccio tradizionale centrato quasi univocamente sulle terapie farmacologiche e sulla valutazione della densità minerale ossea (DMO) è cambiato alla luce del riconoscimento del ruolo di altri fattori di rischio per le fratture da fragilità che sono indipendenti della DMO e che possono essere di maggior rilievo in popolazioni anziane, nelle quali si verificano tre quarti di tutte…

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IPOMAGNESEMIA GRAVE CORRELATA ALL’ASSUNZIONE DI INIBITORE DI POMPA PROTONICA

Gli inibitori di pompa protonica (IPP) sono tra i farmaci più frequentemente assunti nella popolazione anziana, spesso cronicamente, anche per indicazioni non sempre giustificate. Sebbene siano farmaci ben tollerati, emergono sempre nuove e frequenti reazioni avverse. In particolare, negli ultimi anni, sono stati riportati vari case-report di ipomagnesemia insorta dopo terapia prolungata con IPP. Tuttavia, ad oggi, non è stato di-mostrato il meccanismo fisiopatologico con cui queste molecole possono indurre tale disionia. Il magnesio è il secondo catione più abbondante nella cellula e svolge ruoli chiave in molti processi intracellulari. La sua omeostasi è garantita dall’equilibrio tra l’as…

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IL NEGLECT COME PRINCIPALE RESPONSABILE DELLA PERDITA DI AUTONOMIA E AUTOSUFFICIENZA IN SOGGETTO AFFETTO DA DECLINO COGNITIVO DI GRADO LIEVE

La negligenza spaziale unilaterale è una delle patologie più frequentemente riscontrate dopo un danno cerebrale all’emisfero destro (40%-81%) e consiste in un deficit di consapevolezza dello spazio contro- lesionale. È una condizione neurologica e neuropsicologica caratterizzata dal danneggiamento di particolari zone del cervello: la persona non presta più attenzione a una porzione dello spazio interessato. Esistono tre tipi di neglect: il neglect dello spazio personale impedisce al paziente la consapevolezza dell’emisoma contro-lesionale; pazienti che presentano questa patologia avranno difficoltà nel vestirsi o nel lavare la metà del corpo contro-laterale rispetto alla lesione; il neglect…

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DEPRESSIONE E RISCHIO DI ISOLAMENTO NELLA POPOLAZIONE SICILIANA ULTRASESSANTACINQUENNE. SISTEMA DI SORVEGLIANZA PASSI D’ARGENTO

L’aumento della vita media, e quindi l’invecchiamento della popolazione, si caratterizza per la presenza di patologie cronico-degenerative che influenzano la qualità di vita. Per tale motivo è fondamentale mettere in atto delle risposte globali ed efficaci incentrate sui bisogni delle persone più anziane, in quanto soggetti non passivi, ma aventi il diritto e la responsabilità di partecipare attivamente alla vita della comunità in ogni fase dell’esistenza. A tal proposito il Ministero della Salute, in collaborazione con la regione Umbria e il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS), ha dato vita a “PASSI D’ARGENTO”, un sistema di monitoraggio della…

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L’INADEGUATEZZA TERAPEUTICA NELL’ANZIANO FRAGILE AFFETTO DA DIABETE: ANALISI DEI COSTI DELLA IPOGLICEMIA

Il diabete mellito di tipo 2 (DM2) è una malattia molto comune nell’età geriatrica: in Italia ne soffre oltre il 20% della popolazione ultrasettantacinquenne. L’ipoglicemia è un effetto collaterale indotto dai farmaci finora più utilizzati per la terapia del DM2 e può causare danni fisi-ci, psicologici e sociali. Il rischio di ipoglicemia è dovuto all’uso di sulfaniluree/glinidi e d’insulina, a ragione del loro caratteristico meccanismo d’azione. Con l’aumentare dell’età i sintomi dell’ipoglicemia possono ridursi d’intensità e presentarsi con caratteristiche differenti. La mancanza di studi clinici sull’ipoglicemia nell’anziano rende difficoltosa la stima dell’incidenza della stessa nella p…

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Blood pressure and cardiovascular risk profiles of africans who migrate to a Western country

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Sarcopenia reduces quality of life in the long-term: Longitudinal analyses from the English Longitudinal Study of Ageing

Abstract Purpose Mixed findings exist for sarcopenia/quality of life (QoL) relationship. Moreover, the majority of studies in this area have utilized a cross-sectional design or specific clinical populations. Therefore, the aim of the present study was to examine the association between sarcopenia at baseline and QoL at 10 years follow-up in a large representative sample of older English adults. Methods Sarcopenia was diagnosed as having low handgrip strength and low skeletal muscle mass index. QoL was measured using the CASP (control, autonomy, self-realisation and pleasure)-19, with higher values reflecting higher QoL. Multivariable logistic regression analysis was conducted to assess pro…

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CONTINUITA' OSPEDALE TERRITORIO

L’Italia ha una percentuale di popolazione ultrasessantacinquenne che supera il 20%, e che dovrebbe salire a oltre il 35% nel 2050. Circa 2 milioni di persone anziane non sono autonome. La prevalenza di disabilità è più alta nelle regioni meridionali del paese. L'età avanzata è un fattore di rischio indipendente per le fratture da fragilità che a lungo termine comportano un maggiore e considerevole rischio di disabilità. L’impatto delle fratture di femore è particolarmente grave negli anziani fragili. I casi più gravi di disabilità (più concentrati negli ultraottantenni) sono aumentati drammaticamente nelle ultime decade. Di conseguenza, il bisogno dei servizi di cure continuative territori…

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UN INTERVENTO INTEGRATO TRA TERAPIA FARMACOLOGICA E NON FARMACOLOGICA IN UN CASO DI COREA DI HUNTINGTON: PRIMI RISULTATI

Il lavoro che presentiamo riguarda un intervento integrato effettuato attraverso terapia farmacologica e non farmacologica (musicoterapia) realizzato all’interno del centro U.V.A. N°6 dell’A.O.U.P. del Policlino “P. Giaccone” di Palermo con una paziente affetta da Corea di Huntington, di 59 anni, seguita precedentemente dall’ambulatorio di neurologia della stessa azienda. La paziente si è ripresenta nel nostro centro uva nel novembre del 2015 a causa di un peggioramento delle turbe dell’equilibrio, della coordinazione motoria, dei movimenti coreici, dei deficit di memoria e del tono dell’umore in senso depressivo, facile irritabilità e labilità emotiva; in terapia con trifluoperazina diclor…

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RISK FACTORS FOR MORTALITY IN A SAMPLE OF NURSING HOME RESIDENTS

Malnutrition is highly prevalent in geriatric populations, particularly in persons living in Nursing Homes (NH). Inadequate nutrition is one of the main risk factors for the onset of frailty and may contribute to the subsequent development of disability and mortality among NH residents. An optimal nutritional status and, wherever necessary, supplementation with macronutrients and micronutrients, may reduce the risk of mortality. Dementia is also prevalent among NH residents. The aim of the present study was to evaluate the relationship between mortality, and several risk factors and clinical characteristics of NH residents, including disability, nutritional status, and cognitive decline in …

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LONGEVITY AND THE SECRETS OF CENTENARIANS

Aging of the world populations represents one of the most remarkable success stories of medicine and of humankind. Hence, the search for ways to prolong health expectancy is a primary goal in medicine. Human life expectancy increased extraordinarily during the last century worldwide. Life expectancy at birth has almost doubled in most developed countries over the last century, with the oldest group being the most rapidly growing segment of the population. The number of centenarians in Italy is over 16.000 and the number is over tripled in few years (they were 5.000 in 2001). Among older population, centenarians may be considered the best example of successful aging. The capacity to avoid, d…

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LE DISIONIE

Con l'invecchiamento, si possono verificare diverse modificazione dell’omeostasi degli elettroliti e dei liquidi corporei. L’acqua corporea totale è frequentemente ridotta e i pazienti più anziani hanno una sensibilità ridotta ai mediatori ormonali che regolano il bilancio idrico, degli elettroliti e dell'equilibrio minerale. Ne deriva una precarietà della omeostasi del ricambio idrosalino che può facilmente andare incontro a squilibri metabolici conclamati a seguito di malattie di varia natura, interventi chirurgici, e/o di un erroneo o incongruo trattamento dietetico o farmacologico (soprattutto di tipo diuretico o infusionale relativo all'apporto di acqua e di sale). L’invecchiamento si …

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VITAMINA D: EFFETTI SCHELETRICI ED EXTRA ESCHELETRICI

Il ruolo fisiopatologico della vitamina D e dei suoi metaboliti nella omeostasi del calcio e del metabolismo osseo è noto da decenni. Il rachitismo (bambini) e la osteomalacia severa (bambini e adulti) da carenza di vitamina D sono patologie ormai rare, tranne nelle popolazioni con esposizione al sole insolitamente basse e/o con malassorbimenti intestinali. Oltre al suo ruolo nell'omeostasi di calcio e ossa, la vitamina D potrebbe potenzialmente regolare molte altre funzioni cellulari. La carenza di vitamina D subclinica, misurata dal basso livello sierico di 25-idrossivitamina D (25OHD), è molto comune. La elevata frequenza del deficit di vitamina D può contribuire all’aumento del rischio …

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SENTIRE BENE PER ALLENARE LA MENTE

L’ipoacusia negli anziani rappresenta un fattore in grado di contribuire alla compromissione delle facoltà cognitive. I deficit delle funzioni sensitive, diminuendo la riserva funzionale di ogni individuo, rendono il soggetto anziano ancora più esposto all’insorgenza e alla progressione del decadimento cognitivo; è stato dimostrato come le persone affette da sordità di grado lieve, mode-rato e grave abbiano rispettivamente una possibilità di 2, 3 e 5 volte maggiore di sviluppare un deterioramento delle funzioni cognitive rispetto a soggetti normoudenti. Nell’ambito del nostro ambulatorio C.D.C.D., ex U.V.A. n°6, durante quest’anno accademico 2015-2016 abbiamo avuto l’occasione di essere i r…

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LIVELLI DI ATTIVITÀ FISICA NELLA POPOLAZIONE SICILIANA ULTRASESSANTACINQUENNE. SISTEMA DI SORVEGLIANZA PASSI D’ARGENTO

L’incremento della vita media raggiunto ai nostri giorni presenta nuove sfide, di carattere socio-politico e sanitario, che attendono risposte puntuali e tempestive. Lo stravolgimento demografico, inevitabilmente, si accompagna ad una transizione epidemiologica risultante nella netta prevalenza di patologie cronico-degenerative a genesi multifattoriale, ed in parte secondaria alla presenza di numerosi fattori di rischio modificabili (sedentarietà, cattive abitudini alimentari, fumo ed abuso di alcol) la cui correzione, a tutte le età, è fondamentale per il raggiungimento di un invecchiamento di successo. Ponendo l’attenzione sui benefici dell’incremento dell’attività fisica si può evidenzia…

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