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AUTHOR
Monica De Cesare
Which Dioskouroi? On some Locrian pinakes with music-themed iconography
The paper considers an iconographic type attested to in a series of Locrian pinakes, showing twins on horseback (one of which has a lyra eptacorde, the other a kantharos) in front of a female figure (type 8/35: ASMG S. IV, III, 5, fig. 34); this is considered a variant of a more common type with the Dioscuri on horseback with shield and phiale accompanied by a woman (Elena, Aphrodite or nubenda?). Without prejudice to the identity of the pair of twins, it was found that the variant would intend to emphasize a particular aspect of the male world personified by the Spartan Dioscuroi, namely the paideutic role of music for the male party of the nuptial rituals (recently, summarized in A. Belli…
Strongoli
Vasi d'autore: il caso dell'Acropoli di Atene
Il saggio affronta il problema delle firme apposte sui vasi, proponendo un approccio contestuale che valuti il fenomeno anche in relazione alla ‘committenza’, oltre che all’interno delle varie botteghe e attività artigianali, e in rapporto all’insieme figurativo, alle altre eventuali iscrizioni presenti sull’oggetto e alla tipologia e tettonica del vaso. Si analizza, in particolare, il caso dell’Acropoli di Atene, come primo contesto-campione (di ambito cultuale), particolarmente significativo per la perfetta coincidenza tra centro di produzione e contesto d’uso delle ceramiche e per l’incidenza dell’area sacra poliadica nella fabbrica dei vasi figurati della città e nelle dinamiche socio-e…
San Lorenzo del Vallo
Crateri-cinerari figurati in Sicilia:immagini, rito e credenze religiose
La dialettica tra sfera del vino e sfera della morte caratterizza le culture occidentali, greche, anelleniche e grecizzate, e si configura quasi come elemento identificativo di alcuni contesti socio-culturali di frontiera. La netta opposizione tra simposio e ambito funerario, che distingue l’ambiente greco, si trasforma nelle comunità etrusche, italiche e coloniali dinamica associazione ricca di sottesi valori simbolici ed escatologici. La tematica, pur essendo già esplorata, viene ripresa in tale contributo, nel quale si suggeriscono nuovi accorpamenti e letture combinate di documenti, che nel loro insieme, seppure disomogeneo, possono contribuire a spiegare fenomeni di devianze all’intern…
Per un approccio critico allo studio dell'incidenza dei modelli attici sulle produzioni ceramiche della Sicilia arcaica
The re-examination of the edited documentation on the vases produced on Attic model in Archaic Sicily suggests, as regards black-glazed pottery and ceramics with ornamental decoration, a direct repeat of the models, which were only slightly changed, apart from few exceptions. On the other hand the figured vases only offer sporadic evidence of occasional attempts; these have not developed into a flourishing production of handicraft, able to affect the local markets. These vases were produced between the last decades of the sixth and the beginning of the fifth century B.C., when Attic trade was expanding in Sicily. They came up as eclectic reworking of Athenian models, or 'derived' production…
Considerazioni sull’approvvigionamento e smaltimento idrico dell’area centro-occidentale della Collina dei Templi di Agrigento in età classica
A partire dalle recenti indagini dell’Università di Palermo nell’area tra i Templi di Zeus e di Eracle ad Agrigento, e dalla revisione condotta da Giovanni Luca Furcas dei sistemi idrici akragantini, si propongono alcune considerazioni su un importante aspetto della vita dei complessi sacri, ancora non adeguatamente approfondito. In particolare si cercherà di cogliere il legame tra l’infrastrutturazione idrica e lo sviluppo diacronico dei santuari nella porzione sud-occidentale della città. The paper examines the water supply and disposal in the central-western part of the Collina dei Templi at Agrigento. Starting from the current investigations by the team of the University of Palermo in t…
Sant'Angelo
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Corpus Vasorum Antiquorum, Agrigento, Museo Archeologico Regionale 2
Il volume raccoglie i vasi italioti e sicelioti a figure rosse già appartenuti al Museo Civico di Agrigento e alla Collezione Giudice, ed esemplari provenienti da scavi compiuti dalla Soprintendenza Archeologica tra gli anni ‘50 e gli anni ‘70 del Novecento sia ad Agrigento che nel territorio, in buona parte inediti o solo appena citati in bibliografia. I vasi sicelioti dei due nuclei collezionistici dovevano provenire dalle necropoli greche di Agrigento e Gela; i vasi italioti dovettero invece essere acquistati sul mercato antiquario dell'Italia Meridionale, benchè non sia da escludere anche in taluni di questi casi una provenienza locale-regionale. Di particolare interesse risultano i vas…
Tra mito e rito: aspetti della cultura figurativa imerese nel tardo V secolo a.C.
This study revisiting finds with figural decoration from early excavations of the residential area of the town of Himera has sparked a new approach to reconstructing the figural repertoire, mythographic heritage and spectrum of ritual and sacred practices wihch must have characterised this colonial city before its destruction at the end of the 5th century B.C. The author has studied, in particular, various clay arulae and the figural decoration on vases painted by the Himera Painter, which were used in the ritual life of the domestic quarters of the town and whose subject matter appears to be derived exclusively from the sagas of Thessaly and Boeotia. The main theme of the illustrated myths…
Riscoprire le vecchie scoperte: il sacello presso l’Olympieion di Agrigento
I risultati delle nuove indagini stratigrafiche nel sacello posto a SE del tempio di Zeus Olympios ad Agrigento, condotte da un'equipe dell'Università di Palermo diretta dalla autrici e coinvolgente anche numerosi studenti di Archeologia dell'Ateneo, insieme con lo studio integrato della documentazione d'archivio e dei vecchi scavi, consentono una ricostruzione della storia, della fisionomia e delle pratiche religiose di un edificio rimasto finora di ardua interpretazione, specie in rapporto al monumentale vicino. In particolare, viene confermata la costruzione del sacello verso la metà del VI secolo, ma si definisce una fase di rimodellamento, risalente ai primi decenni del V secolo, finor…
Le nymphai e l'acqua in Sicilia: l'imagerie vascolare
Il saggio analizza alcune raffigurazioni vascolari siceliote in contesto, che rimandano con un nesso più o meno articolato all’impiego dell’acqua nelle pratiche iniziatiche femminili. Le immagini, associandosi e componendosi nei contesti, indicano l’acqua come elemento centrale che segna le tappe della vita della donna, portandola, a partire dalla nascita, dallo spazio liminare e selvaggio a quello della maturazione sessuale, dell’istituzione matrimoniale, della maternità, fino allo statuto ultraterreno. Emerge una realtà molto più articolata e composita di quanto noi riusciamo a ricostruire comprimendola spesso entro categorie interpretative, e la centralità dell’istituto matrimoniale – ne…
Le armi dal complesso sacro di Contrada Gaggera a Selinunte: alcuni dati preliminari
The review of bronze finds from the excavations carried out in the contrada Gaggera sanctuaries from 1888 until 1925 as well as in the sixties and seventies of the last century, and the reading of old excavation notebooks have allowed the identification of a huge number of unpublished weapons. This evidence has also been considered in relation to what has been published by Ettore Gabrici in the 1927 edition of the Malophoros sanctuary. The study better clarifies the finding context of these materials (from the sanctuary of Demeter Malophoros or from the sacred area of Zeus Meilichios) and provides an overview of the different types of weapons. The most recurring objects turn out to be arrow…
Indagini nell'area ad ovest del Tempio della Vittoria ad Himera
Himera: New investigations in the area West of the Tempio della Vittoria · The University of Palermo has started a new cycle of field investigations in the “lower town” of Himera, with the aim of answering some questions about the relationships between the Tempio della Vittoria, the residential districts, and the agora, that remained to be clarified after the important results produced by the studies on the urban development of the Greek city over the past forty years. This paper presents some initial results and research perspectives from the first excavation soundings and geophysical survey of 2021. The first findings strongly suggest that the agora extended much further south than previo…
Rec. E. Pala, Acropoli di Atene. Un microcosmo della produzione e distribuzione della ceramica attica, l?Erma di Bretschneider 2012
Pittura vascolare e politica ad Atene e in Occidente: vecchie teorie e nuove riflessioni
Il dibattito acceso da John Boardman alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso sul rapporto tra pittura vascolare e politica nell’Atene di età arcaica e classica, variamente sfuma- to nell’insidiosa marca di propaganda politica, appare oggi suscitare nuovi quesiti e rinnovate questioni, alla luce delle più recenti metodiche di studio delle immagini nella Grecia antica. Rifiutando l’idea di un meccanico e diretto rapporto di filiazione del mito dipinto sui vasi da eventi reali, nonché direttive politiche alla base di certe scelte tematiche dei pittori vascolari e dell’evoluzione iconografica di un soggetto, si propone in questa sede un nuovo approccio che si fermi ad un primo livello …
Musica e rito nei contesti anellenici della Sicilia di VI-V secolo a.C.
Il rinvenimento di un frammento di aulos e di un pomello di una lyra tra i materiali dello scarico di Grotta Vanella a Segesta provenienti da un’area sacra posta sull’Acropoli, testimonianze di grande rilievo nel panorama della documentazione materiale della Sicilia greca e anellenica, sollecita a ripensare al ruolo e al valore della musica in certi contesti della Sicilia ‘indigena’. A fianco delle evidenze segestane, si analizza un caso appartenente a un altro comprensorio anellenico dell’isola, Sabucina (corredo della Tomba 78 della necropoli nord-est), che documenta quello stesso uso della musica e dei suoi simboli da parte di gruppi elitari come elemento di distinzione sociale e strumen…
Archaeometric study of execution techniques of white Attic vases: the case of the Perseus crater in Agrigento
The white ground crater by the Phiale Painter (450–440 BC) exhibited in the “Pietro Griffo” Archaeological Museum in Agrigento (Italy) depicts two scenes from Perseus myth. The vase is of utmost importance to archaeologists because the figures are drawn on a white background with remarkable daintiness and attention to detail. Notwithstanding the white ground ceramics being well documented from an archaeological and historical point of view, doubts concerning the compositions of pigments and binders and the production technique are still unsolved. This kind of vase is a valuable rarity, the use of which is documented in elitist funeral rituals. The study aims to investigate the constituent m…
San Giorgio Lucano
Strutture teatrali nella pittura vascolare siceliota
Immagini attiche in contesti greci e anellenici di Sicilia: forme della circolazione e modalità d'uso e di lettura
Ceramica figurata
Ricerche nel Santuario di Contrada Mango a Segesta
Between June and July 2022, the University of Palermo started new feld investigations in the Contrada Mango sanctuary in Segesta, which, in the 1950s and 1960s, had brought to light a monumental temenos-terracing wall in isodomic technique and the remains of a Doric Severe-Style peripteral temple, largely spoliated at an unknown period. This paper presents some preliminary results of the new research that results from an intensive review and study of the documentation of the old excavations, which isabout to be published. The most important data acquired are the identifcation of the spoliation trench of the north side of the peristasis of the temple and the attribution of the foundations su…
Il Pittore della Scacchiera e la nascita della ceramica figurata siceliota
Le ultime messe a punto dello sviluppo cronologico e stilistico delle ceramiche figurate siceliote, anche in rapporto alle produzioni campane e pestane, ed il riesame di alcuni aspetti iconografici e stilistici del Pittore della Scacchiera stimolano ad una riflessione complessiva sulla personalità di questo pittore e dei primi ceramografi posti da A.D. Trendall all’origine della pittura vascolare siceliota e di area tirrenica. Il problema del rapporto con la tradizione attica, più volte riaffermato soprattutto nell’ambito dello stile del Pittore della Scacchiera, viene affrontato in questa sede in maniera globale anche dal punto di vista della tradizione iconografica. La disamina è condotta…
Le statue in immagine. Studi sulle raffigurazioni di statue nella pittura vascolare greca
Il volume offre alcune chiavi di lettura delle immagini di statue e di tipo statuario, che costellano la pittura vascolare greca. Dal punto di vista iconografico si passa a quello religioso ed infine a quello artigianale, cercando di ricostruire i meccanismi che sono alla base del complesso sistema di produzione e diffusione delle immagini dipinte sui vasi. Ne risulta un quadro di articolati contatti e scambi tra diverse produzioni figurative, in cui la ceramica svolge un ruolo di tramite nella trasmissione e diffusione di forme e temi figurativi, e contemporaneamente di interprete della realtà monumentale in un nuovo contesto narrativo.
Prefazione
La prefazione presenta lo studio di Alfonsa Serra, inserendolo nel percorso di studi sulla ceramica geometrica dipinta della Sicilia occidentale e più in generale sull’area elima, offrendo così un quadro critico di sintesi. Si ravvisa quindi nella lettura contestuale dei reperti in relazione alle ceramiche di importazione il punto di forza del lavoro.
Per un riesame della documentazione materiale dello scarico di Grotta Vanella a Segesta
The contribution illustrates the data obtained from the revision of the so-called Grotta Vanella dump, whose materials are referable to a sacred area located on the North Acropolis of Segesta. So we try to define the cultic and settlement dynamics that have affected the Acropolis from the Archaic to the Classical age.
Agrigento. Nuove indagini nell’area a Sud del Tempio di Zeus
Il contributo illustra i risultati della prima campagna di scavi dell’Università di Palermo nell’area a Sud del Tempio di Zeus Olympios ad Agrigento. Dai nuovi elementi emersi si ricostruisce un’articolata stratificazione insediativa e monumentale dell’area, e si evidenzia la complessità di un contesto che, pur ampiamente sondato nel secolo scorso, e privato quasi per intero dei livelli relativi alle fasi di rioccupazione, ai crolli e all’ultimo periodo di vita delle grandi strutture messe in luce, consente ancora di cogliere preziosi indizi delle diverse fasi di realizzazione dei complessi architettonici e delle preesistenze. Queste ultime restituiscono un’immagine del tutto inedita dell’a…
Greek Myth and Religion in the Sicilian Context
The paper provides a complete panorama of the divine and heroic figures specific to Sicilian cultural contexts. It focuses on a number of mythological threads that are documented by iconographic sources and that define the ethnic and civic, political, and sociocultural identities of communities, groups, or individuals, as well as the island's religious landscape, in all its public, domestic, and funerary manifestations.
Orfeo o Tamiri? Cantori traci in Sicilia
Orpheus and Thamyris are connected on the literary and iconographic levels, but reveal several divergencies as well. On an early Sicilian krater and an early Paestan hydria from Selinous, the depictions of Orpheus and Thamyris respectively allow us to reconsider the significance of the two singers as symbol of the Thracian music, in the Sicilian context and evaluate the use of these figurative subjects on Sicilian vases. The identity of the two musicians is not clearcut; the focal point is the music, in particular the Thracian, which acquires a divine and regenerating value in relation to the theme of the Underworld.
Le necropoli di Agrigento: rileggendo alcune immagini dipinte sui vasi
La rilettura delle tematiche figurative di alcuni vasi restituiti dalle necropoli agrigentine lascia intravedere una elite colta della colonia geloa, alimentata dal contesto poltico-culturale costruito nell’Agrigento della tirannide emmenide. Si delinea inoltre un rapporto di ‘committenza’ tra botteghe attiche e aristocrazie coloniali, che scelgono o rifunzionalizzano i soggetti figurativi. Le immagini sono sfruttate per costruire l’identità socio-politica e religiosa di una élite, che con l’età delle tirannidi sembra raffinare il suo modo di autorappresentarsi attraverso l’immaginario mitico, grazie alla vivacità culturale e all’ambiente letterario creatisi attorno alla corte teroniana. Qu…
Aspetti del sacro a Segesta tra l'età arcaica e la prima età classica
The study considers some aspects of the sacred of Segesta in the Archaic and Classical periods, linked to socio-cultural practices of ideological value, through the analysis of two archaeological contexts: the sanctuary of Contrada Mango and the sacred area on the North Acropolis, documented by some categories of objects recovered in the so-called huge deposit of Grotta Vanella, consisting of material dumped from the summit of Monte Barbaro. The partial excavations and incomplete data published for the sanctuary of Contrada Mango necessitates particular caution in the interpretation of the few elements known. However, one can hypothesize a connection of the cult with water as the sanctuary …
Il cratere attico a fondo bianco del Pittore della Phiale al Museo Archeologico di Agrigento: primi dati da un’indagine composizionale sui pigmenti
Il cratere attico a fondo bianco del pittore Phiale (440 a.C.), esposto al Museo Archeologico "Pietro Griffo" di Agrigento è un manufatto di grande raffinatezza. Raffigura il mito di Perseo e Andromeda ed è molto interessante sia per l'iconografia che per la tecnica pittorica generalmente documentata su lekythoi e vasi più piccoli. La presente ricerca interdisciplinare si è concentrata sulla tecnica pittorica di questo cratere ed è stata condotta direttamente al Museo mediante tecniche spettroscopiche non invasive e non distruttive (fluorescenza a raggi X e TRFTIR). Lo studio, di cui presentiamo qui i risultati preliminari, intende definire la natura del terreno bianco e pigmenti (secondo b…
I cinque crateri
Il contributo illustra i cinque crateri al Museo Archeologico Regionale ‘A. Salinas’ di Palermo, scoperti ad Agrigento nel 1841, offrendo un quadro di sintesi sui vari aspetti stilistici, iconografici e funzionali di questi preziosi vasi. Ci si sofferma in particolare sulla tipologia del rito funerario, di cui i suddetti crateri-cinerari sono espressione ricostruendo il possibile rapporto tra la loro funzione e le immagine e i miti che li decorano.
The colours of Segesta. Searching for the traces of the lost pigments
Many monuments and objects of the ancient civilizations were painted, but unfortunately the pigments are not still present and sometimes only small traces are evident. The analysis of the traces requires a multianalytical approach through the use of non-invasive techniques and only if necessary of a microsampling. Here, the study of the traces of colours found in some architectural elements and findings belonging to the Archeological Park of Segesta (Trapani, Italy) is reported. The traces are identified and characterised via several techniques such as Optical Microscopy, UV-Fluorescence Imaging, Fiber Optical Reflectance Spectroscopy (FORS), X-ray Fluorescence (XRF) and FT-IR Spectroscopy.…
Ceramica figurata e mercenariato in Sicilia
L’articolo discute il possibile riferimento di alcune classi di ceramiche figurate rinvenute in Sicilia a gruppi mercenariali, con un approccio già tentato da J. De La Genière e qui riproposto in maniera allargata e problematica. Leggendo in maniera combinata alcune “anomalie archeologiche” derivanti da diversi contesti, si ricostruisce così una circolazione di oggetti non riconducibile a pratiche commerciali ma a movimento di individui e gruppi nell’ambito del fenomeno della “mobilità mediterranea”.
La ceramica figurata
Il mito di Trittolemo in Sicilia: immagini e contesti
Il saggio cerca di ricostruire il valore assunto dal mito di Trittolemo nei diversi contesti d’uso della Sicilia del V secolo a.C.: da quelli funerari (in cui la dimensione agraria della figura è offuscata o affiancata dall’aspetto misterico e soteriologico), a quello sacro all’interno di un’area di abitato (a Himera), sino ad arrivare al caso del santuario ennese, documentato da un celebre passo di Cicerone. Le testimonianze siciliane risultano degne di attenzione perché, a dispetto del carattere eminentemente eleusinio del mito e della figura di Trittolemo enfatizzato dalle fonti e della rilevata scarsa diffusione del soggetto nella Sicilia dei riti tesmoforici, l’eroe sembra rivelarsi le…
Garments for a goddess? Apropos of an inscribed loom weight from Segesta
The present paper discusses a loom weight with an inscriptions, recently discovered during the study of the finds from Grotta Vanella deposit at Segesta. Firstly, the archaeological context of the loom weight will be illustrated, also in the light of new data that emerged during the recent review of material from the deposit. There follows a discussion of the typology, decorative detail and function of the tool. Drawing on recent experimental archaeology in textile research, calculations of the potential quality of cloth that could have been manufactured with the given loom weight is also presented. Following a presentation and discussion of the epigraphic and linguistic evidence, which sho…
Le armi dal santuario di contrada Mango a Segesta
The research focuses on weapons coming from the extra-urban sanctuary of contrada Mango in Segesta, investigated between the fifties and sixties of the 20th century. The study illustrates the types and chronology of the »indigenous« and Greek weapons (mainly defensive) attested in the sanctuary, and clarifies and discusses the location of the finds (along the south, north and east peribolos walls). Finally, the research tries to understand the function and role of the weapons in the sacred area. This category of votives is also interpreted in the light of other findings from the sanctuary that refer to war, mainly some fragments of a Parian marble statue of Nike of the middle of the 5th cen…
Lo scarico di Grotta Vanella a Segesta: revisione di un problema
Il contributo presenta i risultati preliminari del riesame di una parte del materiale proveniente dal cosiddetto scarico di Grotta Vanella a Segesta, sondato tra gli anni Cinquanta e Ottanta del secolo scorso, ubicato sul costone nord-orientale del Monte Barbaro e già riferito ad un’area sacra posta sulla cosiddetta Acropoli Nord, sulla cima della collina. In particolare si analizzano le ceramiche di importazione greca, e nello specifico i vasi figurati attici, al fine di ricostruire le modalità di acquisizione e d’uso di tali prodotti e delle immagini che li decorano, in relazione al contesto sacro di riferimento.
Introduction
The material dimension of cult practices and ritual communication in ancient sanctuaries is the central issue of all contributions gathered in the book, which has been framed within three complementary areas of enquiry. Firstly, the architectural settings of sanctuaries was examined beyond temple buildings to appraise the wider context of their structural and spatial complexity. Secondly, the material culture of votive deposition and religious feasting is analysed in terms of performative characteristics and through the lens of anthropological approaches. Thirdly, the significance of gender in cultic practice is investigated in light of the fresh data retrieved from the field.
La ceramica figurata attica nella Sicilia di età arcaica: spunti di riflessione
Il presente contributo analizza la diffusione e l’apprezzamento per certi temi figurativi nella Sicilia di età arcaica, partendo dalle ceramiche figurate. Sono dunque presentati alcuni casi di una possibile fruizione regionale del soggetto mitologico, che si lega sempre alla costruzione di un’identità privata e/o collettiva, sia essa sociale, etnico-territoriale o poleica, religiosa o culturale in senso lato. La disamina offre anche lo presunto per alcune riflessioni sui modi della diffusione e della circolazione delle iconografie e sulle caratteristiche della “committenza” dei vasi figurati importati da Atene con le loro immagini.
Terrecotte figurate
Il contributo analizza ed offre un inquadramento cronologico, tipologico e iconografico delle terrecotte figurate restituite dagli scavi presso la cosiddetta Porta di Valle a Segesta, offrendo un contributo alla ricostruzione di tale contesto.