0000000000969394
AUTHOR
Loredana Teresi
Making Sense of Apparent Chaos: Recontextualising the So-Called > (B 24.5)
Il saggio analizza una serie di glosse relative ai nomi dei venti e ai nomi dei punti cardinali che compaiono nei manoscritti anglosassoni, studiandone relazioni e trasmissione.
Da yfelan ungifa: quando il diavolo ci mette la coda…
Il saggio analizza un'omelia anglosassone del X-XI secolo sui sette doni dello Spirito Santo e i sette doni del diavolo. L'omelia è stata scritta in origine da AElfric e in seguito modificata e ampliata da Wulfstan. Il saggio analizza l'evoluzione del testo, alla luce del rapporto tra i due autori e delle loro caratteristiche individuali, e dimostra come le alterazioni prodotte da Wulfstan siano da interpretare e comprendere sulla base del contesto sociale e politico in cui questi operava, e della missione culturale e religiosa di cui si era fatto paladino.
The Old English term heoru reconsidered
L’articolo prende in considerazione il lessema anglosassone ‘heoru’ e i suoi numerosi composti, allo scopo di dimostrare come il significato di ‘spada’ ad esso attribuito dalla maggior parte dei dizionari e delle grammatiche sia in realtà non del tutto corretto. Alla luce di un’analisi completa dei passi letterari - in tutto il corpus anglosassone - in cui occorrono tali termini, e sulla base anche di un confronto con le kenning anglosassoni ad essi collegate, si dimostra che nella maggior parte dei casi il termine assume, mediante meccanismi di tipo metonimico, dei valori traslati che andrebbero registrati nei dizionari per una efficace comprensione dei testi in questione.
Which way is the wind blowing? Meteorology and political propaganda in the Metres of Boethius
Italian Translations of Beowulf
Il saggio prende in esame criticamente le traduzioni italiane del Beowulf, analizzando i vari aspetti che le caratterizzano e confrontandole sia tra loro che con il testo anglosassone.
An Illustration to Ælfric’s De temporibus anni in Ælfwine’s Prayerbook
L'articolo esamina un diagramma contenuto nel manoscritto London, British Library, Cotton Titus D.xxvii+xxvi, generalmente noto come 'Ælfwine’s Prayerbook'. Il diagramma, che si trova al fol. 21 v , è stato in genere interpretato come una rota incompleta, o delle maree o dei venti (dal momento che contiene solo 4 dei canonici 12 venti della tradizione scientifica medievale). Una analisi comparativa e dettagliata delle caratteristiche del diagramma, tuttavia, mostra come l'ipotesi della rota delle maree sia da rigettare in favore della teoria di una rota ventorum. Inoltre, l'analisi dei testi contenuti nel manoscritto rivela una stretta connessione tra il diagramma e il De temporibus anni di…
'Migrating Maps: the Case of the "Three-Dimensional" Diagram for the quinque circuli mundi'
L’articolo prende in considerazione una rappresentazione diagrammatica dei ‘cinque circoli del mondo’ (quinque circuli mundi), descritti nelle opere enciclopediche di Isidoro di Siviglia e Beda. In particolare, l’articolo analizza le rappresentazioni di tali circoli che ci sono pervenute, sia in ambito anglosassone che continentale, allo scopo di delineare la loro genesi e la loro trasformazione nel tempo e nello spazio. L’articolo mostra come tali diagrammi si possano dividere in famiglie distinte, ognuna con delle caratteristiche proprie. Si dimostra, inoltre, come, insieme ai caratteri intrinseci dei diagrammi, si siano anche modificati i contesti di occorrenza, con una ‘migrazione’ che …
'A possible source for the seofonfealdan Godes gifa'. In M. SWAN. Essays for Joyce Hill on her Sixtieth Birthday
L’articolo prende in considerazione l’omelia anglosassone ‘De septiformi spiritu’ attribuita ad Ælfric – con successiva rielaborazione di Wulfstan – e dimostra come la parte iniziale, in latino, finora ritenuta opera originale dello stesso Ælfric, sia in realtà ripresa fedelmente da un commento all’Apocalisse di Ambrogio Autperto.
Anglo-Saxon and Early Anglo-Norman Mappaemundi
L’articolo prende in considerazione le mappaemundi anglosassoni, di cui costituisce la prima catalogazione disponibile. Conduce un’analisi tipologica delle diverse mappaemundi che si ritrovano nei manoscritti anglosassoni a noi pervenuti, investigandone l’uso, da un lato, e analizzando, dall’altro, la visione del mondo degli Anglosassoni, così come emerge da tali rappresentazioni.
Living through Conquest: The Politics of Early English, 1020–1220 by Elaine Treharne
It is a review of the book "Living through Conquest: The Politics of Early English, 1020–1220" by Elaine Treharne. The book is about the use of the English Language in England, during the reign of Cnut and after the Norman Conquest (1066).
'Ælfric’s or Not? The Making of a Temporale Collection in Late Anglo-Saxon England'
L’articolo prende in esame un omeliario anglosassone che sopravvive in due manoscritti (London, British Library, Cotton Faustina A. ix e Cambridge, Corpus Christi College, 302) e che è stato attribuito (almeno per ciò che concerne il nucleo principale) a Ælfric of Eynsham. Nell’articolo si esamina la possibilità che questa attribuzione non sia accurata, dimostrando che le prove finora addotte per giustificare tale attribuzione sono in realtà facilmente confutabili.
'The Drawing on the Margin of Cambridge, Corpus Christi College 206, F. 38R: An Intertextual Exemplification to Clarify the Text?'
Limits to Learning: an Introduction
'Mangiatori di uomini' e 'mangiatori d’erba' nell'Andreas: due modalità "mostruose" dell'alto medioevo anglosassone
Light and Divine Wisdom: An Alternative Interpretation of the Iconography of the Fuller Brooch
La spilla di Fuller viene considerata una rappresentazione, in ambito inglese, dei cinque sensi. Si ritiene che il personaggio centrale, che rappresenta la vista, presenti anche uno o più significati figurativi, legati a idee e concetti che erano correnti nel contesto culturale di re Alfredo. Questi significati figurativi dovevano presumibilmente essere enfatizzati e chiariti dai due oggetti che questa figura regge. Finora, tuttavia, questi oggetti non sono stati interpretati in modo soddisfacente, anche se la maggior parte degli studiosi ritiene che essi possano rappresentare delle piante o cornucopie. Il presente studio esplora l'ipotesi che questi oggetti siano in realtà delle torce, att…
Crossing the Atlantic at the turn of the Millennium: friends and foes
Il saggio analizza le modalità dell'incontro tra un gruppo di Vichinghi e le popolazioni indigene delle coste orientali del Canada al momento della scoperta dell'America, intorno all'anno 1000, come narrato dalle saghe islandesi che ci hanno conservato la memoria di questi avvenimenti (Vinland Sagas). Documenti situabili a metà strada tra resoconti attendibili e fiction - un po' per la loro natura, un po' per le caratteristiche della trasmissione culturale norrena, e un po' per la distanza temporale tra gli eventi narrati e la loro registrazione in forma scritta - le saghe ci narrano di incontri e interazioni mossi principalmente da curiosità e desiderio di commerciare. Gli scontri, che pur…