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Rosario Nobile

Antonello Gagini "architetto" 1478-1536

L'attività architettonica di Antonello Gagini, celebre scultore del primo Cinquecento, rappresenta ancora oggi un problema storiografico, fondamentale per la comprensione del rinascimento siciliano. Il testo riesamina le prove di un coinvolgimento in qualità di architetto durante l'arco di attività documentata e soprattutto in opere come la grande tribuna della catte¬drale e la chiesa di Santa Maria di Portosalvo a Palermo. Il lavoro e i risultati ot¬tenuti dal maestro vengono relazionati alla sua formazione e prassi operativa, alle consuetudini del tempo, a modalità progettuali e usanze costruttive in vigore nella Sicilia fra tardogotico e rinascimento. Emergono una vicenda professionale e…

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The ‘false vaults’ in the architecture of Sicily

Between the end of the 17th century and the first decades of the 18th, Sicily was struck by several violent earthquakes. The total and partial collapse of monumental buildings produced a global debate involving various aspects of construction practice. One of the central topics of discussion was the construction of domes and large vaulted structures. Some architects studied the possibility of using so-called ‘false vaults’, a kind of lightweight structure created with a wooden frame, reed mats, and plaster. The technique was probably known by the 16th century and was used in a few major monuments, such as the dome of the Palermo Cathedral, in the mid-17th century. It was only after the Eart…

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Palermo e la Sicilia Occidentale

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L'angolo come luogo di accumulazione retorica. Balconi e colonne in Sicilia e in Puglia

Il tema prescelto e il termine impiegato nel titolo, cioè la "retorica", si situano in un campo sfuggente: la sfera della rappresentazione e dell'investimento simbolico; temi che non offrono quasi mai risposte documentate e univoche. Non si è infatti in presenza di scelte che soddisfano problemi oggettivi di uso dello spazio e di abitudini costruttive, qui piuttosto si sfiorano ambiti meno storicamente controllabili per i quali è necessario lavorare per ipotesi, per successive approssimazioni e con riferimenti parziali, riconducibili solo a quanto conosciuto direttamente da chi scrive.I casi di voci fuori dal coro (fuori dal classicismo italiano) che si potrebbero portare a esempio sono mol…

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Rosario Gagliardi. Disegni per la chiesa madre di S. Giorgio a Ragusa

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La torre Cabrera a Pozzallo

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Il prospetto e il fianco della chiesa di Santa Maria la Croce a Regalbuto

Today’s appearance of the church of Maria Santissima la Croce in Regalbuto is the result of interventions carried out during the last 300 years. The 19th century’s plaster decorations of the interiors hide the original structure of the 16th-century church. One of the “antiquities remainings” survived on the red carved stone arch upon the main apse. The study reveals that the model of the façade, completed in 1774, is the arch of Triumph for Porta dei Greci in Palermo, designed in 1735 by Nicolò Palma and known today thanks to an engraving by Antonino Bova. A document in the archive of the church of San Basilio demonstrates the process of the side façade design, which required reinforcement …

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Sicilia sud-orientale

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Premessa

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Giacomo Serpotta e Giacomo Amato: una problematica collaborazione

Il contributo riesamina, alla luce di un'attenta rilettura dei dati documentari, il rapporto professionale esistente tra l'architetto Giacomo Amato e lo stuccatore Giacomo Serpotta nella Palermo tra Sei Settecento. I documenti sono rivelatori di prassi in atto e in definitiva i ruoli e le competenze delle due personalità artistiche appaiono differenti e disegnano rapporti di collaborazione mai paritaria. La realtà che sembra trasparire è che l'architetto e lo stuccatore possedessero un'interpretazione molto diversa del progetto e del proprio mestiere.

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Barocco perduto, barocco dimenticato

Quaranta anni ci separano dal 1968 e la distanza è ormai tale da farci scorgere relazioni, intrecci, combinazioni che i protagonisti del tempo forse non sono riusciti a intravedere. Probabilmente non c’è altro che casualità nella coincidenza tra un terremoto devastante e la “riscoperta”, o meglio la ribalta pubblica, del barocco siciliano, ottenuta attraverso il contributo di sir Anthony Blunt. Eppure questa concomitanza cronologica fortuita finisce per assumere oggi significati imprevedibili. Se la strada intrapresa è stata orientata verso l’abbandono dei centri e verso la sufficienza con cui si è guardato al passato (con alcune eccezioni e grazie in particolare a benemeriti studiosi local…

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The Sicily of the Voyage Pittoresque, with a Quick (and Very "Personal") Gaze at the Travel Literature

Travel literature does not constitute an objective source: neither the images nor the texts escape the cliches of the time in which they were written. In the age of the Grand Tour, western culture appropriated the history of Sicily and the South, andit did so by selecting and distorting data and information. From a personal point of view, the author underlines the legacies, born between the eighteenth and nineteenth centuries, which still condition current historiography, perception of places and the collective imagination. Travel literature does not constitute an objective source: neither the images nor the texts escape the clichés of the time in which they were written. In the age of the …

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La chiesa di San Domenico tra Quattrocento e Cinquecento

Tra Quattro e Cinquecento, la chiesa di San Domenico a Palermo venne ricostruita, mentre nuove e importanti cappelle funerarie si addossarono alla fabbrica e al limitrofo chiostro. Da molteplici indizi e dai pochi frammenti superstiti, l’architettura e la storia di questa fase appaiono degne di un approfondimento. Anche in questo episodio è però la natura delle fonti (documentarie o descrittive) a segnare il limite dell’esercizio. Si possono cioè elaborare ipotesi, tentare una ricomposizione dei processi e persino ricostruire alcuni aspetti architettonici, ma la reale possibilità di approdare a risultati certi o indiscutibili è in qualche modo preclusa. Riordinando e incrociando i dati è ne…

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Premessa

Le storie dell’Europa meridionale in generale, e della Sicilia in particolare, offrono un panorama variegato di distruzioni e di ricostruzioni documentate, più e meno recenti, tali da consentire l’elaborazione di confronti e di casistiche, mentre la verifica di nodi problematici, delle mutazioni improvvise, così come delle spinte in avanti, delle sacche di resistenza o della ricerca di nuovi equilibri, diventano anche un presupposto e un incentivo per esplorare nuove possibilità di trasformazione.

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Uno spazio del Quattrocento. S. Girolamo nello studio

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Le consulte collettive nell'architettura siciliana tra tra XVI e XVII secolo

Il contributo esamina alcuni casi di " consulte" di natura costruttiva avvenute nell'architettura siciliana tra XVI e XVII secolo, attraverso la documentazione ad oggi nota. Quello che emerge dal confronto di una serie di documenti è la continuità di certe formule, come nella stima dei costi, mentre le differenze sono evidenti nelle consulenze svolte. Ci sono ad esempio cantieri (come per esempio quello relativo alla chiesa madre di Piazza) dove il processo è frequente mentre ce ne sono altri dove le consulte appaiono discontinue nel tempo (per esempio nella cattedrale di Agrigento). Durante il XVII sussiste anche un divario tra perizie affidate ad architetti e quelle compilate da maestri c…

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Guarino Guarini. La chiesa dei Padri Somaschi a Messina

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Lo sguardo del sud: Andalusia e Sicilia e l’architettura del Classicismo

Aunque se trate de àreas geogràficamente distante, las relaciones culturales du¬rante la Edad Moderna entre Andalucía y Sicilia han documentado diversos episodios ba¬stante significativos. Ambas regiones comparten una mismo destino histiogràfico, una larga tradición de lecturas paralelas, a menudo fundamentadas en sólidos estereotipos. El documen¬to identifica algunas actitudes comunes que se ejecutan a través de los siglos del clasicismo: la suerte de los consejos de Sebastiano Serlio, la selección con grabadores ciertos modelos, técnicas de construcción se aplica a situaciones especìficas.

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Volte a spigolo nervate nella Sicilia orientale tra XVI e primo XVII secolo

Tra XVI e XVII secolo nel sud est della Sicilia, tra le città di Siracusa, Noto, Modica e Ragusa, sopravvissero e si concentrarono alcune esperienze di stereoto- mia che non sono ancora state opportunamente valutate. Molte delle conoscenze usate nella grande ricostruzione post terremoto 1693 in val di Noto non dipendono solo dall’aggiornamento teorico degli operatori su testi e su trattati a stampa, ma affondano le loro radici nel passato locale, in esperienze che vanno interpretate intersecando i documenti con le opere sopravvissute. Il seguente contributo affronta il tema delle volte a spigolo nervate (senza costoloni) nella Sicilia orientale tra XVI e primo XVII secolo.

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Un'ipotesi per la cattedrale di Iglesias

This article focuses on the 3D virtual reconstruction of the first restoration project of the cathedral of San Maria in Iglesias (first half of 16th century). A complex work of renovation of the old medieval temple, which likely was meant to radically transform the presbytery of the church and to replace the previous timber roof truss of the nave with a simple ribbed vaults, as several clues seem to suggest. In the absence of archival data, the virtual reconstruction allowed to verify some hypotheses originated from the observation of material traces, ascribable to the construction phase of the building here analysed. Indirect proofs seem to suggest that a collapse, happened in an unspecifi…

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Le cappelle della Madonna e dei Marinai nella chiesa dell’Annunziata a Trapani. Costruzione e architettura nel primo Cinquecento in Sicilia

Il saggio affronta le problematiche connesse alla genesi e alla costruzione di due cappelle realizzate nella prima metà del XVI secolo nel medesimo complesso dell’Annunziata a Trapani. Attraverso una rilettura della documentazione superstite e l’osservazione delle incongruenze che entrambe le opere mostrano, si sono sviluppate nuove ipotesi sul ruolo dei committenti, sui progetti originali e sulle maestranze coinvolte. Le due cappelle rivelano una singolare contaminazione di linguaggi e il loro studio può agevolare la comprensione dei meccanismi e delle procedure attuate nell’isola, di fronte alla eterogeneità delle specializzazioni del cantiere e alla compresenza di linguaggi diversi (dal …

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The Residences of the Kings of Sicily, from Martin of Aragon to Ferdinand the Catholic

In the context of the capital cities of the Aragonese Kindom, it would be necessary to examineand compare the cerimonial practices, behavioral codes, and uses made of the royal residences. At the same time it seems increasingly evident that, during the 15th century, the mobility of the royal court - as well as that of the aristocrats, merchants, and master builders - slowly shaped a modern, homogeneous common language which is currently defined as "Mediterranean Gothic". This paper analyzes the contribution of Sicily through the study of a number of significant buildings : the royal palace of Palermo and the Steri of Chiaromonte , the castle Maniace of Syracuse .

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Le prime incisioni italiane

Il contributo, a partire dal catalogo di incisioni redatto da Gisele Lambert ("Les premières gravures italiennes. Quattrocento-début cinquecento", Bibliotheque Nationale de France), indaga il vasto fenomeno della circolazione incisoria che interessò l'Italia centrale e quella del nord dalla seconda metà del XV secolo.

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Siracusa. Chiesa e casa dei Gesuiti

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Modica San Giorgio

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Chiesa di S. Maria della Catena

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Traiettoria di un architetto siciliano tra Sei e Settecento: l'ineluttabile ascesa professionale di Giacomo Amato

Il contributo si incentra sulla carriera professionale di Giacomo Amato, architetto palermitano rientrato negli anni Ottanta del Seicento da un periodo di apprendistato a Roma al fianco di Carlo Fontana. Attraverso un'attenta lettura dei dati documentari, l'osservazione dei disegni custoditi presso le collezioni di Palazzo Abatellis e delle architetture progettate e costruite da Amato, i rapporti professionali intessuti con Pietro Aquila e Antonino Grano, gli incarichi conferiti dagli ordini religiosi e dal Senato, questo studio intende ricomporre le tappe salienti di una "ineluttabile" ascesa professionale di un architetto siciliano nella Palermo tra Sei Settecento

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Maestri e cantieri nella Sicilia interna tra XV e XVI secolo: le chiese Madri di Pietraperzia e Assoro

The essay focuses on two yards of the interior of Sicily between the end of the fifteenth century and the first half of the sixteenth century: the mother church of Pietraperzia and that of Assoro. New documentary investigations allowed to set out the master builders involved in the construction process and to deduce some construction methods in use for churches basilica. These data, together with the direct observation of the buildings have allowed to hypothesize, in both cases, the original configuration of the churches. The hypotheses were supported by a comparison with contemporary building, similar to typological characteristics, and a re-reading of the archival documents referring to t…

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Porta et fenestra di Bonaventura Presti. Frammenti di un libro napoletano del Seicento

Eleven separated engravings, which represent portals, and a partially cut out frontispiece are the first evidence of the exis139 tence of a hanbook edited by the architect Bonaventura Presti and probably published in Naples between 1651 and 1664. The images reveal the adoption of formulas referring to the activity of Cosimo Fanzago, and some clues prove their circulation as operational models between the XVII century and early XVIII century in Palermo.

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Editoriale

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Chiesa di S. Maria della Catena. La fabbrica tra Quattrocento e Cinquecento

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Due architetti «fiorentini» nella Sicilia della metà del XVI secolo

Il contributo indaga il ruolo di due maestri fiorentini (o comunque dichiarantesi come tali nella documentazione) attivi in Sicilia nel periodo compreso tra 1540 e 1560: Raffaele Russo e Bartolomeo della Scala, entrambi appartenenti alla generazione di legnaiuoli-architetti. Si tratta di personaggi poco noti e forse marginali rispetto al racconto della storia dell'architettura siciliana, ma rintracciando i rispettivi percorsi biografici e lavorativi sull'isola, noti attraverso la documentazione, è possibile ridefinire il terreno in cui si attua e si consuma l'incontro-scontro tra i maestri locali e quelli toscani.

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Nicola Michetti. Disegni per la chiesa e il convento dei Padri Teatini a Siracusa

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Stereotomy of the Late-Medieval Mediterranean. Crossroads of Experimental Design

This paper analyses some specific case studies of vault and spiral staircase construction built in Sicily in the 12th and 13th centuries during Norman and Swabian rule, as a site of experimenta-tion in the field of stereotomy. The list of such examples still extant (in Palermo some details of the cathedral, the muqarnas in the Zisa Palace and its palatine chapel – the first stone muqarnas in the Mediterranean -, in Syracuse and Catania the castles built during the reign of Frederick II, etc) must be considered in conjunction with similar constructions, now lost or ruined, especially by earthquakes (eg. the intriguing Hall of Syracuse and Mongialino Castle). Among these exam-ples are buildin…

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Rinascimento alla francese: Gabriele Licciardo, architettura e costruzione nel Salento della metà del Cinquecento

L’architettura salentina del XVI secolo offre ricchezza e profondità di riferimenti ma anche ostacoli posti contestualmente da una documentazione incompleta e priva di riscontri sicuri. Di questa labilità di assunti è intrisa la vicenda della personalità che viene considerata risolutiva, quella più nota per la storiografia architettonica: Gabriele Licciardo. Questo studio parte da una ricostruzione plausibile della biografia del maestro alla luce delle poche notizie esistenti e dell’architettura costruita. Per individuare aspetti utili ad inquadrare il caso Licciardo occorre osservare fabbriche note del Salento e che sono accomunate da sperimentazioni significative nel campo delle volte in …

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Incisioni, immagini e architettura: alcune osservazioni

Between the 16th and the 17th century Europe saw the release of an immense amount of architecture prints pursuing a practical purpose : we are dealing with models for a public of professionals and architects. Though the importance of the phenomenon has been underestimated by historiography, it reaches a noticeable size in geographical areas usually considered peripheral such like Sicily. Nowadays the digital filing systems can provide a fundamental instrument for a deeper understanding of both the users’ behaviour and the assimilation/selection mechanisms orienting the professional practice.

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Progettare per la chiesa. Gli architetti, il lavoro, il disegno

In Sicilia, come in ogni altro luogo dell'Occidente cattolico, la chiesa trionfante dell'età del Barocco costituiva il committente più autorevole, spesso aperto più di altri alle novità, in grado inoltre di mobilitare risorse immense da investire in architetture, apparati simbolici, in progetti gratificanti per chi aveva la fortuna di ricevere un incarico. Una delle peculiarità del caso siciliano appare legata a una singolare sovrapposizione di ruoli. A parte pochi casi i maggiori architetti siciliani, attivi tra tardo Seicento e primo Settecento, sono per lo più essi stessi religiosi.

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Ragione e genesi delle biblioteche dell'Architetto in Sicilia

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Pareri, dispute e dibattiti nel cantiere del Duomo di Milano XIV-XVI secolo

The «600th anniversary of the consultation on the construction of the Cathedral of Girona» can provide a good opportunity to review the studies and documents relating to the many debates surrounding the use of stone masonry in Milan Cathedral (Duomo di Milano) between the 14th and 15th centuries–the object of research of many scholars who have bequeathed pages of great significance for the history of architecture on the late Gothic and Renaissance periods. Without aiming to make a comprehensive study, and basing our work especially on the enormous documentary compendium Annali della Fabbrica del Duomo dalle origini siano al presente. 1877-1885., we have sought to interpret the data, which l…

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Disegno per prospetto chiesastico (apparato effimero per la cattedrale di Siracusa?)

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Architettura e lavoratori del legno: alcune intersezioni e intrecci professionali nella Sicilia d'età moderna

Il contributo individua e analizza intersezioni e intrecci professionali tra lavoratori del legno e architetti nell'architettura siciliana d'età moderna. In questo contesto e alla luce dei documenti rintracciati è possibile ricostruire traiettorie professionali che dal mondo della lavorazione del legno si estendono all'architettura: la presente ricerca ne indica casi significativi.

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Francesco Buonamici e la Sicilia

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Maestri del Levante iberico nella Sicilia del Quattrocento

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Due protagonisti dell'ultimo gotico

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Palazzo Abatellis

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Le volte in pietra in Sicilia tra Quattro e Cinquecento

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Chiese colonnari in Sicilia (XVI secolo)

Nei primi decenni del Cinquecento la gara tra le confraternite mariane di Palermo riportò nel dibattito architettonico il tema della chiesa impostata su colonne. Il mito normanno e le contemporanee ricerche del Nord Italia furono sintetizzate per realizzare edifici moderni e suggestivi. In breve tempo la vicenda innescò la costruzione di una serie di nuove fabbriche colonnari nell'intera isola: Santa Maria di Portosalvo, Santa Maria della Catena, Santa Maria la Nova,Santa Maria del Gesù a Trapani,la chiesa madre di Caltabellotta e il San Francesco a Tortorici.

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Ragusa. Chiesa madre di S.Giorgio

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Editoriale

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Alcune ipotesi sui capitelli della chiesa dell'Annunziata di Messina

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“Cent’anni di solitudine”? L’architettura dei Chiaromonte tra storiografia e nuove prospettive

Il contributo prende le mosse da una ricognizione storiografica sugli studi dedicati all'architettura del Trecento in Sicilia, evidenziando miti, pregiudizi e assenze che hanno a lungo condizionato i giudizi critici su questa fase della storia della produzione architettonica nell'Isola. Intuizioni, limiti e fraintendimenti di tali letture pregresse sono rimessi in discussione da una riflessione sulle principali residenze dei Chiaromonte, individuando nuove prospettive di ricerca che ribaltino il paradigma dell'isolamento culturale, valutando le possibili relazioni mediterranee di una committenza ambiziosa e che attua anche attraverso l'architettura la propria politica di immagine.

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Volte tabicadas nelle grandi isole del Mediterraneo: Sicilia e Sardegna (XV-XVIII secolo)

Allo stato attuale delle ricerche le volte"tabicadas" costituiscono per la Sicilia e la Sardegna una scoperta recente, troppo episodici risultano oggi i casi conosciuti. Paradossalmente sono le fabbriche più precoci, tutte in Sicilia (torre di Pozzallo, castello di Butera, convento di Santa Maria di Gesù a Modica), quelle che presentano minori difficoltà storiografiche, poichè direttamente collegabili a committenti catalani e quindi a esperienze costruttive di importazione. Più problematici appaiono gli esempi in importanti edifici civili della Palermo del Settecento e individuabili anche attraverso le fonti notarili. Altrettando si può dire per cosiddetti "ladrillos de boveda"documentati i…

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ARCHITETTURA E COSTRUZIONE IN ITALIA MERIDIONALE (XVI-XVII SEC.)

La ricerca presentata in questo volume intende tenere a qualche distanza il paradigma centro-periferia, o quello speculare della lingua e dei dialetti, che, con altri termini e pur dando dignità agli “sconfitti”, riconfermano e sclerotizzano la distanza tra centri egemonici e luoghi della ricezione e della traduzione. In che misura la produzione artistica del Meridione (di certo Meridione, naturalmente) nel Cinquecento è ascrivibile ad una categoria fissata una volta per tutte? Vale ancora questo parametro per le ricerche di natura costruttiva o per la pratica della stereotomia? Forse la permeabilità o l’indifferenza a determinate conquiste (quelle che oggi, dopo Vasari e dopo un secolo di …

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Tecniche antisismiche nella Sicilia di età moderna

Nella Sicilia d'età moderna ricorrono spesso esempi dove le ragioni strutturali, in relazione ai dibattiti incentrati sugli effetti disastrosi di numerosi eventi sismici che hanno interessato l'isola in particolare dal Cinquecento al Settecento, condizionano e spiegano alcune scelte formali attuate nell'architettura monumentale.

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Tra due autunni. Storia dell’architettura in Sicilia dal tardogotico al tardobarocco (XV-XVIII secolo)

The history of architecture in Sicily in the early modern age is re-read from a geographical point of view. The conventions, the forms (even symbolic ones), the progress of the construction world are interpreted from an eccentric point of view

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Note sulla stereotomia tra Sicilia sud-orientale e Malta nel secondo Settecento

L'architettura della Sicilia sud orientale e quella di Malta hanno goduto per secoli di un continuo interscambio di maestranze e di esperienze professionali. Le strette affinità tra i materiali lapidei da costruzione locali hanno reso ancora più stringente il confronto, permettendo significativi avanzamenti nelle pratiche stereotomiche. Tra le molteplici stagioni che meritano approfondimenti specifici, la fase finale del XVIII secolo appare particolarmente intrigante. Il ruolo di un architetto con una formazione internazionale come Stefano Ittar non va limitato al rinnovamento linguistico, ma apre il campo anche una all'applicazione di temi di stereotomia moderna che sembrano presupporre la…

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La cattedrale di Palermo tra Quattro e Cinquecento e le chiese neonormanne nella prima età moderna in Sicilia

A partire dalla fine del Quattrocento e per buona parte del secolo successivo si costruirono in Sicilia una serie di chiese, con dimensioni più modeste delle cattedrali normanne, ma ispirate, soprattutto nella conformazione del santuario, al loro modello. A partire dall'esempio offerto dalla cattedrale di Palermo, i casi sinora emersi e le ragioni che possono avere provocato questo rinnovato successo sono argomento di questo saggio.

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Aux origines du mythe normand dans l'architecture sicilienne du XIV au XVI siecle

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MUTAZIONI IN CORSA: L’AVVENTURA DELLA COSTRUZIONE DI UNA FACCIATA DEL SETTECENTO. LA CHIESA DI SAN GIOVANNI A VIZZINI

A series of documents helps to define the history of the genesis of an eighteenth-century church façade in Sicily: the church of San Giovanni in Vizzini. The history reveals a constant change of intentions and an empirical approach where, without necessarily proceeding to demolish the already built, the project is subjected to continuous revisions and additions. The process therefore reveals a radical alternative to the idea of an orderly succession between drawing and execution.

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L’ABSIDE, COSTRUZIONE E GEOMETRIE: ALCUNE RIFLESSIONI

The Apse, Construction and Geometry: some Reflections The interest in apses is the result of a chain of episodes, not always connected to one another, outlining a framework for fruitful inquiry. It is no coincidence that this need is felt in a land like Sicily, an island at risk of earthquakes where history has been forced to make do with an unstable and age-old status-quo existing between innovation and resilience. Many of the possible lines of reasoning can be found in the following essays, while in this paper I will try using some examples (not just strictly Sicilian) to clarify the meaning and requirements of this field of investigation, in the awareness of all the limits that a short d…

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Mediterranean Paths The Construction of Vaults in Southern Italy, Sicily and Sardinia (15th–16th Centuries)

Nel meridione della penisola italiana e nelle grandi isole, la costruzione delle volte nel XV e nel XVI secolo è stata caratterizzata da una peculiare coesistenza di continuità e innovazione. Le volte costruite in questo ampio territorio nei secoli in questione si possono suddividere in due grandi categorie di artefatti, che rispondono a criteri costruttivi, formali e geometrici differenti: le crociere con costoloni e i padiglioni di varia geometria. In questo ricco e variegato panorama, il saggio si sofferma ad analizzare alcune soluzioni di dettaglio e singoli elementi di strutture più articolate, che restituiscono tuttavia appieno il complesso intreccio di modelli e abilità tecniche, di …

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Girolamo Cassar

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L'autorappresentazione dell'architetto

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Porta et fenestra: frammenti di un libro del Seicento napoletano

In spring 2011 some small engravings of immaginative portals appeared on the antiquarian market in Palermo, interesting traces of a bigger collection probably put together by an unknown Sicilian architect. Assembled with other portals coming from the book "Porte d'archittettura rustica...", by Orazio Perucci, these engravings make part for sure of another book -till now apparently unknown to the scholars - dedicaded to the same specific theme of "Porta et fenestra" (portals and windows), as can be drawn from a fragment of the title page. By the schape and the language, these portals can be easily dated to the seventeenth century, while the author can be identified in Bonaventura Presti (Bol…

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L'altra lingua in alcuni esempi del Mediterraneo. Sicilia, Malta, Sardegna, Maiorca

Il saggio analizza la produzione architettonica, tra Quattro e Cinquecento, nell'ambito delle grandi isole del Mediterraneo centrale e occidentale, territori, come è noto, legati politicamente e commercialmente.La corona aragonese, nell'età di Alfonso il Magnanimo, aveva infatti permesso la formazione di una solida e organica civiltà artistica, prodotta anche della mobilità dei maestri.Obiettivo del contributo è ragionare sui risultati dell'ultima stagione del gotico che ha permeato questi luoghi e che ha opposto resistenza nei confronti della pressione del classicismo proveniente dal nord italia.

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Architettura e argenteria in Sicilia: alcune considerazioni

Il rapporto tra argenteria e architettura, in Sicilia come in molti altri centri d'Europa, appare intrecciato e problematico e investe una serie di aspetti non omogenei. La continuità o la trasmigrazione professionale è del resto un fenomeno che coinvolge ulteriori circuiti artistici: dalla pittura alla scultura, dall'incisione all'ebanisteria.

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Chiese della Kalsa tra XV e XVI secolo

Tra la fine del XV secolo e la prima metà del successivo l’area della Kalsa venne interessata da un sorprendente numero di nuovi cantieri religiosi. Le ragioni di questo frenetico dinamismo costruttivo sono da ricercare innanzitutto nell'attrattiva scaturita dall’area gravitante intorno alla corte viceregia (Steri)e nell’attività di patrocinio devozionale esercitata da aristocratici e mercanti.Sussiste un'interessante, quanto spesso superficialmente trascurata, diversificazione tipologica delle fabbriche religiose (a secondo della loro funzione, della committenza e dell’uso) e a un processo tumultuoso di scarti, di sperimentazioni e di fitto interscambio di esperienze.Sarà bene estendere lo…

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Tra pittura, scultura e architettura: una ipotesi differente su Antonino Ferraro de Imbarracochina (1523?-1609?)

Il presente contributo indaga sul profilo biografico di una personalità artistica attiva nel secondo Cinquecento in Sicilia: Antonino Ferraro, detto de Imbarracochina. La ricerca, condotta soprattutto sulla lettura filologica dei documenti d'archivio in buona parte già pubblicati dalla storiografia, pone degli interrogativi sulla provenienza del maestro attivo nel campo della pittura, scultura e architettura e autore dell'enigmatica quanto sorprendente decorazione a stucco della cappella Aragona in San Domenico a Castelvetrano (Trapani). Alcuni indizi spingerebbero a individuare per Ferraro un fuoco di provenienza aragonese, nel triangolo compreso tra Teruel, Zaragoza e Tarazona. In questo …

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LA SCALA DEL BAGNO DI SIRACUSA NELLA CHIESA DI SAN FILIPPO APOSTOLO, DALLA RISCOPERTA AL RILIEVO DIGITALE

This article analyzes the helicoidal underground staircase of the Bath of Syracuse, accessible from the church of St. Philip the Apostol, carried out through the study of its eighteenth-century "rediscovery" and the accurate survey of the artifact, made with digital tools. The article interpretates the sources that demonstrate the archaeological attention addressed to this staircase, hypothesizing its direct knowledge already before the 18th century, that could testify its role as a model for other constructions.

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Il disegno di architettura tra accademia e professione

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Le cattedrali in Sicilia tra XVI e XVII secolo

Between the sixteenth and seventeenth century also the “Norman” cathedrals of Sicily underwent changes and renovations. The stories emerging from documentary evidence and through the analysis of the architectonical remains reveal specific problems and dimensions of the phenomenon. In spite of an expected adjustment to the directives of the Council of Trent, repeatedly evoked by historians as the only explanation to these mutations, we can rather see resistance to any mutation and to the liturgical prescriptions, while we witness an intensification of relevatory debates. The cathedrals are in fact a place of unstable equilibrium between the authorities involved and interested in affecting th…

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L’iconografia a stampa come strumento della professione dell’architetto tra Seicento e Settecento in Sicilia

Quanto sinora è emerso dalla documentazione o appare indirettamente riscontrabile nei progetti e nelle realizzazioni indica chiaramente che le raccolte e le collezioni di libri costituivano per gli architetti attivi in Sicilia tra Seicento e Settecento un indispensabile strumento di aggiornamento e di distinzione. Professionisti quasi sempre autodidatti o provenienti dal mondo artigiano, che nell’arco di pochi anni maturavano un salto sociale, trovavano nella biblioteca una valida arma per ottenere successo. I frammenti di storia che possediamo disegnano solo determinati segmenti terminali, conosciamo alcuni importanti inventari, ricche biblioteche, talora si può persino individuare il proc…

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Gli ultimi indipendenti

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La arquitectura en Sicilia. Del mundo normando a los neoestilos

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Il monastero di Santa Maria del Bosco: temi ed enigmi

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LA SECONDA VITA DELLO STERI: 1458-1535-The second life of the Steri: 1458-1535

Progetto, costruzione, mutazioni: la storia di un’architettura sperimenta molte vite; nuove generazioni, differenti esigenze e usi ne mutano presupposti e condizioni iniziali. Lo Steri dei Chiaromonte a Palermo ha attraversato vicende secolari. I saggio propone un racconto della genesi e dell’inizio di un processo (tra XIV e XVI secolo) ancora in corso, la fase meno nota e documentabile di un imponente edificio nel cuore di una grande città del Mediterraneo. Design, construction and transformations: the history of a work of architecture has many lives. New generations, and different needs and uses change the initial assumptions and conditions. The Steri, the palace of the Chiaramonte family…

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INTORNO A PAOLO AMATO: ALCUNE RIFLESSIONI

Il contributo fa un bilancio sulla percezione storiografica della figura dell'architetto Paolo Amato (Nobile) e sull'attività dello stesso nell'ambito dell'incisione, dell'architettura effimera, cercando di ricostituirne, almeno in parte, la biblioteca privata attraverso l'individuazione degli ex libris segnati nei frontespizi dei volumi oggi custoditi presso la Biblioteca Comunale di Palermo, la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, gli archivi privati (Sutera).

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Editoriale

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Il restauro del duomo di San Giorgio a Ragusa. Primitivo splendore presunto.

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La cattedrale di Alghero. Note e ipotesi sul primo progetto

The Cathedral of Alghero presents numerous unresolved historiographical problems. This essay proposes a recostruction of the building history from the first half of the sixteenth century and until it underwent a radical break around 1560. Starting from the surviving traces in the apsidal area and from the analysis of the context, the aurìthor proposes a recostruction of the first project and outlinesa plausible partecipation of architectural masters of Valencia

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Fontane e acquedotti nella Sicilia tra XV e XVII secolo

Between XV and XVII century, the Sicilian cities deal with impressive works of modernization, trough the construction of new conducts and aqueducts. The most eloquent signsof this activity are the precious fountains, built in Messina and Palermo, with a clear role of civic propaganda. In addition to these works, the documents tell, with reference to several cities of the island, of a lasting and dramatic series of quarrels that reveal the political and economic value of the water’s domain. Le città siciliane tra XV e XVII affrontarono una imponente opera di modernizzazione attraverso la costruzione di nuove condutture idriche e di acquedotti. La prova più evidente di questa attività so le p…

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La scala di palazzo Verdala a Malta

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Architectura Von den funf Seülen di Gabriel Krammer

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Modica nel Cinquecento: le grandi fabbriche chiesastiche

Il presente volume intende promuovere la conoscenza della città siciliana di Modica attraverso lo studio dei cantieri di architettura. Il taglio documentario della ricerca intreccia le problematiche relative alla storia urbana, ai processi e alle consuetudini locali che stanno alla base del mondo della costruzione. Si tratta di una modalità di approccio che vuole colmare vuoti e rendere meno approssimativo il quadro delle molteplici realtà che compongono l’isola, per generare nuove riflessioni sui protagonisti, sui saperi costruttivi, sull’organizzazione delle fabbriche, sulle specificità dei luoghi.

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Progetti di Romano Carapecchia in Sicilia

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Catastrofi e ricostruzioni: il contributo della storia

About of the great catastrophes due to earthquakes, the historian’s task is to understand the processes and the reasons that lead to the urban reconstruction. The urban plan and architectural projects are an indispensable weapon for each renewal strategy, while the architecture and technology can even exorcise the fear of catastrophe and prevention the recurrence of certain effects through the innovations and measures imposed by the scientific development. Projects do not always succeed, the history of reconstruction has always been a history of élites, their contractual power and their ability to broaden the agreement. The choice of language olso plays a major role in reconstruction. In th…

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Palazzo Abatellis, Matteo Carnilivari e i suoi collaboratori

Il contributo esamina l'attività dell'architetto Matteo Carnelivari e quella dei suoi collaboratori nella Sicilia di fine Quattrocento. Sullo sfondo del cantiere di palazzo Abatellis e con l'ausilio della documentazione, la ricerca indaga la figura di Carnilivari, la sua formazione, le relazioni con la committenza e con i collaboratori locali e stranieri, i modelli desunti dall'architettura spagnola del XV secolo.

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Architettura “cannibale” : nuovi progetti e lacerti di distruzioni

The essay focuses on a list of architectures that preserve and sometimes flaunt parts of previous buildings, destined for demolition. This text explore different motivations and practices that can justify them preservation. Even if the randomness of the events directs towards responses that take into account unexpected economic difficulties, a persistent scepticism towards harmony and completeness emerges in many histories, as well as intriguing symbolic components.

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"This is Babel": Sicily, The Mediterranean Islands and Southern Italy (1450-1550)

This essay focuses on period from the 15th to the 16th centuries, a period, moreover rich in documents that can be related to many still extant monuments. This period regarded as a critical phases from European civilization, offers the opportunity to sched light on equally striking artistic achievements in the heart of the Mediterranean area: in Southern Italy, Sicily and the nearby islands. The topic of ornament is particolarly suitable for explicating the key features, boundaries, and tensions characteristics of this region, as well, as for addressing the presents of vernacular elements that ought to find their place in the larger artistic histories of the period. the choise of the subjec…

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Chiese madri in Sicilia

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Un altro gotico, un altro classicismo. Architettura, cantieri e committenza in Sicilia nell'età di Ferdinando il Cattolico: l'opera di Matteo Carnilivari

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La Sicilia di Vasari

Il saggio analizza le biografie degli architetti siciliani, o operanti in Sicilia, contenute nell'opera vasariana de "Le Vite dei più eccellenti, pittori, scultori et architettori", individuandone le peculiarità, ma anche lacune e inesattezze, mentre il rapporto di amicizia che lega Vasari a Giovannangelo Montorsoli potrebbe spiegare molte informazioni contenute nel celebre volume.In realtà il testo di Vasari non può che riflettere in modo molto indiretto le prove di forza che si giocano nell'isola e i tentativi di penetrazione dei maestri toscani nei cantieri di Palermo.

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Le scale in Sicilia in età moderna: alcune osservazioni

Le scale in Sicilia possiedono una storia millenaria. Precoci sono anche gli esempi dove un elemento di stretta natura funzionale acquista prerogative simboliche. Si tratta certamente di un ambito opaco, che può apparire soggetto ad arbitrarie decifrazioni, ma gli indizi per formulare ipotesi non sono assenti, mentre appare palese che alcune scelte formali presuppongano l’esistenza di un pubblico e quindi di una ritualità.Il saggio intende ripercorrere, attraverso esempi esistenti o documentati, la storia delle scale a chiocciola in pietra a vista nella Sicilia d'età moderna

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Alle origini del "Barocco meridionale": archi effimeri a Napoli e Messina tra fine XVI e primo XVII secolo

Between the late XVIth century and the middle of the XVIIth century Naples and Messina, two large southern cities and important seats of the viceroyalty, sponsored outstanding festivals and book festivals that may also explain the aesthetical changes of the period. The "Southern Baroque" style was born with different characteristics and features from the Roman Baroque. The images of the festivals use an opulent language in relation to contemporary repertoires of windows and doors which may have contribuited to a progressive change of taste in Spain from the second half of the century and during the last years of Philip IV's reign.

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Il tempo grande costruttore

Il duomo di Siracusa, situato nella parte più elevata del nucleo storico dell’isola di Ortigia, è un edificio dalla storia costruttiva plurisecolare. Antico Athenaion greco, fu trasformato in basilica cristiana tra il IV e il VI secolo d.C., dotato di un campanile in facciata in epoca medievale, crollato a causa del terremoto del 1542 -che determinò anche l’occultamento parziale delle colonne doriche sul fianco settentrionale-, fu ricostruito per poi nuovamente rovinare nel 1693, mentre il concorso del 1728, indetto dal vescovo Tommaso Marini, portò alla realizzazione della nuova facciata, frutto dell’incontro tra modelli internazionali romani e la tradizione locale dell’intaglio della piet…

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Il duomo di San Giorgio a Ragusa-The Cathedral of St. Giorge in Ragusa

Il volume ripercorre la storia di una grande fabbrica dell'architettura siciliana del Settecento, opera dell'architetto Rosario Gagliardi: il duomo di San Giorgio a Ragusa. Le “due raguse” dopo il terremoto del 1693; la chiesa di San Giorgio e il suo architetto; i frammenti della chiesa cinquecentesca: la tribuna di Antonino Gagini; la ricostruzione del duomo dopo il terremoto del 1693; un nuovo progetto per la cupola sono gli argomenti approfonditi dalla ricerca. The volume traces the story of a large religious factory of the eighteenth century in Sicily, a work of the architect Rosario Gagliardi: the cathedral of St. George in Ragusa. The two Raguse after the earthquake of 1693; the churc…

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La Storia ritrovata. Gli Iblei tra Gotico e Rinascimento

Il volume ripercorre la storia politica ed architettonica degli Iblei nel passaggio tra Gotico e Rinascimento. In particolare, i temi approfonditi sono: "Feudatari e Patrizi nella Contea di Modica (Secoli XV – XVI)" (a cura di Giuseppe Barone); "Tra Gotico e Rinascimento: l’architettura negli Iblei (XV – XVI Secolo)" (a cura di Marco Rosario Nobile). Dalla narrazione della singolare vicenda storica che ha interessato il sud-est della Sicilia emergono i tratti distintivi di un’identità culturale fortemente caratterizzata, molto diversa da quella del resto dell’Isola, testimoniata dalle peculiari emergenze paesaggistiche, artistiche e urbane.

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Una felice eccezione che smentisce la prassi

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Guarini e la Sicilia

La Sicilia del Seicento nella storiografia guariniana appare oggi un mondo ancora poco conosciuto e condizionato dalla percezione di una lontananza dalle capitali dell'avanguardia artistica, i presunti ritardi, il sociologismo schematico che delinea per il XVII secolo decadenza e perifericità. In realtà nei quattro anni di soggiorno a Messina (1657 e il 1662) e in Sicilia bisogna rintracciare una consistente parte di formazione, attività, produzione che può essere spiegata attraverso l'intreccio di tre argomenti diversi da esaminare: i progetti elaborati dall’architetto teatino in questo intervallo (la chiesa della Santissima Annunziata e la chiesa dei Padri Somaschi a Messina); le suggesti…

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Costruendo in pietra a vista nelle isole del Mediterraneo tra XV e XVI secolo

Nel corso della prima età moderna alcune città portuali del Mediterraneo assunsero un tono comune, in relazione agli aspetti architettonici e alle forme, che ha determinato e condizionato letture storiografiche secolari e spinto recentemente a coniare categorie come quella di "Gotico Mediterraneo". E' noto come la storia della costruzione dei paramenti in pietra a vista è radicata nei secoli e delinea in molti luoghi un esempio di persistenza nella lunga durata. Nell'arco cronologico indagato si verifica tuttavia un incremento esponenziale del tipo e questa intensificazione sembra implicare opzioni di cantiere, comportamenti collettivi, scelte estetiche per i quali è necessario trovare spie…

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Ciudad y espacio urbano en Sicilia (1535-1700)

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Il caso delle due Raguse

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Tra Tardogotico e Rinascimento: Palermo e la Sicilia occidentale

A partire dalla seconda metà del XV secolo, l'approdo a Palermo di scultori di formazione toscana comporta un riequilibrio dei rapporti di forza nel cantiere di architettura. Agli scultori (marmorari) si chiede sempre più spesso l'esecuzione di altari, porte, finestre, colonne che sfrut¬tano un linguaggio all'antica. La formazione di corporazioni professionali (nel 1487) può essere letta come una efficace replica del mondo gotico alle pressioni del classicismo; contemporaneamente l'attività e il successo in Sicilia occidentale di importanti maestri (Carnilivari, Casada, Belguardo) confermano la vitalità dell'ultimo gotico e la sua capacità di confrontarsi e intrecciarsi con la storia e le t…

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Invenzioni e reinvenzioni del mito normanno

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La Bottega dei Gagini alla prova dell'architettura

The Gagini atelier in Palermo performed a prevalent task in the field of sculptural production. The essay examines the opportunities and difficulties that two different generations of artists had to go through in a city dominated by strict corporate rules

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Maestri castigliani di area cantábrica nella Sicilia tra XV e XVI secolo

Il cantiere siciliano tra XV e XVI secolo è multietnico. A fianco di artefici locali, le fonti documentarie rivelano l’attività di un numero consistente di maestri di area genovese, lombarda, campana, ma anche di operatori maiorchini, catalani, valenciani. Forse minoritari, ma comunque degni di attenzione, sono i casi di maestri di area castigliana o cantabrica, che saranno oggetto di questo saggio, la cui attività sull'isola è documentata a partire dal XV secolo. Da molti punti di vista la mobilità e la compresenza di operatori di provenienza diversa si presta a individuare ricadute di natura differente: dai linguaggi e le tecniche ai termini usati nel cantiere e ai comportamenti. Come spe…

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Volte in pietra. Alcune riflessioni sulla stereotomia tra Italia Meridionale e Mediterraneo in età moderna

Per chi fa storia, la stereotomia non costituisce un fenomeno da studiare solo nei meccanismi della rappresentazione, del funzionamento meccanico delle strutture o nei risvolti geometrici e tecnologici; per chi fa questo mestiere nel meridione d’Italia questa pratica individua una chiave per reinterpretare i molteplici nessi che legano nei secoli architettura e scienza e in definitiva costituisce uno strumento adatto a restituire con maggior nitidezza il ritratto complesso di una civiltà costruttiva.Chi si accinga a studiare l’architettura di età moderna nel meridione ha spesso l’impressione di trovarsi davanti a modalità di comportamento inerziali e a improvvisi sviluppi di seconda mano, m…

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El Barroco: Patrimonio Mundial, El barroco en la Sicilia suroriental

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Siracusa. Chiesa e convento dei padri teatini

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Discontinuità dei materiali in architetture siciliane d’età moderna

Tre serie di esempi, legate alla scelta di operare una cosciente discontinuità dei materiali da costruzione, disegnano altrettante modalità di azione che la storia dell’architettura è chiamata a spiegare. Non si tratta infatti solo di registrare le componenti che delineano una tecnica costruttiva ma di svelarne i quozienti di eccezionalità e le possibili relazioni con esperienze precedenti. Il primo caso (a cura di M.R.Nobile) è legato a un trasferimento di tecniche costruttive (riferite alle volte tabicadas). Ulteriori esempi (a cura di E. Garofalo) ruotano intorno alla “scoperta” o “riscoperta” delle potenzialità di un materiale locale, la pietra pomice. Il terzo ambito di ricerca relativ…

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Il giornale di viaggio dei Padri Teatini Giovanni e Giuseppe Maria Naselli (1723-1725)

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Palazzo Abatellis. Storia della fabbrica

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Cupole e calotte "finte" nel XVIII secolo

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Gli architetti e il disegno

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La Provincia di Sicilia

Il contributo intende ragionare sulla produzione sisciliana nell'ambito dell'architettura gesuitica sulla base delle recenti acquisizioni documentarie e storiografiche sull'argomento che, allo stato attuale degli studi, si presenta ancora vasto, ma frammentato e ricco di incongruenze.Rimangono infatti sospesi molteplici quesiti e alcuni episodi sembrano ancora celare storie che potrebbero illuminare l’intero fenomeno.Un ulteriore schema di lettura da esplorare potrebbe basarsi sull’incontro tra il linguaggio standard della Compagnia (il modo nostro promosso dall’Ordine e da architetti che spesso si formano a Roma), e i criteri diffusi in ambito locale; mentre può essere necessario e utile i…

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Rosario Gagliardi (1690 ca.-1762)

Il saggio intende ripercorrere la biografia e la carriera di uno tra i maggiori protagonisti dell'architettura del Settecento in Sicilia orientale. L'attività di Rosario Gagliardi tra Noto, Ragusa e i centri della diocesi di Siracusa viene ripercorsa affrontando i temi della formazione, della ricerca sui terremoti, sulla stereotomia, della cultura libresca, del rapporto con i Gesuiti e con la città di Noto di cui è l'architetto al tempo della ricostruzione post 1693.

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Prima e dopo. Disegni per il prospetto della chiesa di S. Giorgio a Ragusa

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Cattedrali e chiese di Sicilia

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Romano Carapecchia. Disegni per il complesso dei cavalieri di Malta a Marsala

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Editoriale

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Pere Compte, arquitecto

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I palazzi del potere nella prima metà del Seicento a Siracusa

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Medioevo meridionale reinterpretato in un sito della Duke University

Il nuovo sito della Duke University (http://kos.aahvs.duke.edu/kosredirect.php) è oggi certamente il luogo dove si concentrano più informazioni e dati iconografici relativi ai monumenti medievali dell’Italia meridionale. L’iniziativa possiede molti meriti ma bisogna anche riconoscere le problematicità che la struttura, l’essenziale schedatura e l’interpretazione dei dati producono. Il problema che non sembra si sia posto è quello di una lettura deformante dell’architettura prodotta da un certo tipo di rappresentazioni “fotogeniche” e dai filtri, nati tra XVIII e XIX secolo, che hanno contribuito all’invenzione di tradizioni e hanno generato un’idea del Sud composta da alcuni fortunati luogh…

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L'invenzione del passato a Tunisi

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Architettura nelle alte Madonie tra Quattro e Cinquecento

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La storia per il cantiere, il cantiere per la storia

Il convento di Santa Maria del Gesù a Modica, complesso della fine del XV secolo, è stato oggetto di un recente progetto di restauro e rifacimento delle coperture. Il saggio analizza il contributo della storia nel progetto ma anche l'emergere di una continuità tra passato e presente.

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Ricostruendo Palermo nel Medioevo: un approccio virtuale

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