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Per la committenza artistica degli arcivescovi iberici della Diocesi di Palermo (1278-1802). L’apporto dell’araldica

Giovanni Travagliato

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Artistic patronageSettore L-ART/04 - Museologia E Critica Artistica E Del RestauroSpainSettore L-ART/01 - Storia Dell'Arte MedievaleheraldrySiciliaaraldicaArchdiocese of PalermoCommittenza artisticaSicilySettore L-ART/02 - Storia Dell'Arte ModernaSpagnaArcidiocesi di Palermo

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Gli arcivescovi di Palermo nel corso dei secoli hanno costantemente espresso un’aulica committenza di arte sacra, molto spesso particolarmente onerosa e prestigiosa per i materiali, i modelli e gli artefici scelti. Si tratta di suppellettili metalliche, manoscritti o libri a stampa su pergamena e carta, parati realizzati in tessuto operato o ricamato, plasticazioni in stucco e arredi sacri in pietre dure, dipinti, insegne vescovili in uso nella cappella privata o nella cattedrale. L'intervento si concentrerà solo sui presuli di origine spagnola, una ventina in tutto, nominati nei secoli in cui la Sicilia gravitava nella sfera di influenza spagnola (1282-1713). The archbishops of Palermo over the centuries have consistently expressed a courtly patronage of sacred art, very often particularly onerous and prestigious because of the materials, models and craftsmen chosen. These include metal furnishings, manuscripts or printed books on parchment and paper, wall hangings made of textured or embroidered fabric, stucco plastics and sacred furnishings made of semiprecious stones, paintings, and bishop's insignia in use in the private chapel or cathedral. The intervention will focus only on presuli of Spanish origin, about 20 in all, appointed in the centuries when Sicily gravitated to the Spanish sphere of influence (1282-1713).

https://hdl.handle.net/10447/590973