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Dee, Sante, Madonne nella religiosità della Sardegna

Mannia

subject

Sardegna Religiosità popolare Culto dei santi Santa Vittoria di Serri Santa Cristina di Paulilatino Sa Itria di GavoiSettore M-DEA/01 - Discipline DemoetnoantropologicheSardinia Popular religion Cult of saints Santa Vittoria di Serri Santa Cristina di Paulilatino Sa Itria di Gavoi

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In Sardegna, il culto dei santi e della Madonna, costitutivo del più ampio panorama religioso italiano, è variamente declinato e stratificato presso le comunità isolane, a testimonianza di un elementare bisogno di protezione e di salute che si concretizza nell’intimo rapporto che i devoti intessono con i propri protettori. Tale relazione si esplica massimamente nel momento festivo, ambito nel quale confluiscono istanze eterogenee: quelle devozionali e penitenziali dei fedeli da una parte, quelle propriamente festive dello svago, del divertimento collettivo, della convivialità sociale dall’altra. Non mancano i casi in cui tali caratteri si interpolano, spesso oscurandosi, con gli aspetti turistico-folkloristici. Nel contributo si è scelto di soffermarsi su tre casi di studio: Santa Vittoria di Serri, Santa Cristina di Paulilatino e Sa Itria di Gavoi, con l'obiettivo di provare a verificare la continuità cultuale non delle divinità venerate ma delle aree sacre in cui, in tempi diversi e con modalità differenti, le popolazioni locali si sono rapportate con il trascendente, nello specifico con il divino femminile. In Sardinia, the cult of the saints and the Madonna, constitutive of the wider Italian religious panorama, is variously declined and stratified in the island communities, testifying to an elementary need for protection and health that is realized in the intimate relationship that devotees they weave with their own protectors. This relationship is expressed especially in the festive moment, an area in which heterogeneous requests converge: the devotional and penitential ones of the faithful on the one hand, the properly festive ones of leisure, collective entertainment, social conviviality on the other. There is no lack of cases in which these characters interpolate, often obscuring, with the tourist-folkloristic aspects. In the contribution it was decided to focus on three case studies: Santa Vittoria di Serri, Santa Cristina di Paulilatino and Sa Itria di Gavoi, with the aim of trying to verify the cultural continuity not of the venerated divinities but of the sacred areas in which, at different times and in different ways, the local populations have related with the transcendent, specifically with the divine feminine.

http://hdl.handle.net/10447/530102