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RESEARCH PRODUCT

Riflettere in gruppo come pratica emancipativa

Mignosi E

subject

Context evaluationworking groupriflessivitàValutazione di contestogruppo di lavororeflexivityeducational serviceemancipatory practicesservizi educativipratiche emancipativeSettore M-PED/01 - Pedagogia Generale E Sociale

description

Un percorso di consapevolezza legato ad una pratica auto-osservativa e autoriflessiva all’interno del proprio contesto di lavoro è di grande importanza per la formazione personale e per un apprendimento organizzativo; implica infatti, la comprensione dei processi cognitivi individuali, organizzativi o istituzionali in cui si è immersi e costituisce uno spazio indispensabile perchè avvengano degli “apprendimenti di secondo livello”. Ciò comporta lavorare sul piano dei significati, non solo con quelli espliciti propri e altrui, ma anche con le premesse che danno origine a prassi comuni e condivise . Fondamentale in questo senso è la dimensione di gruppo perché consente di adottare una logica plurale invece che singolare e contribuisce a creare una cultura condivisa , indispensabile per progredire nel processo di cambiamento. In un servizio educativo tutto questo può avvenire grazie ad un processo di “valutazione di contesto”: si tratta di una pratica emancipativa e comunitaria nello stesso tempo, che ha delle ricadute evidenti nel miglioramento delle pratiche educative in un processo temporale continuo che è legato alla dimensione “meta”, cioè al fatto che si impara in modo permanente a mettere in discussione le proprie premesse e le proprie griglie osservative riflettendo su di sé e valutando le proprie azioni educative, anche in termini di gruppo di lavoro. A process of awareness linked to a self-observing and self-reflective practice within one's work context is very important for a personal training and organizational learning; in fact, it implies the understanding of the individual, organizational or institutional cognitive processes in which one is immersed and constitutes an indispensable space for “second level learning” to take place. This involves working on the level of meanings, not only with one's own and others' explicit ones, but also with the premises that give rise to common and shared practices. In this sense, the group dimension is fundamental because it allows the adoption of a plural rather than singular logic and helps to create a shared culture, indispensable for the changement. In an educational service this can happen thanks to a process of "context evaluation": it is an emancipatory and community practice at the same time, which has evident implications for the improvement of educational practices in a continuous temporal process that is linked to the “meta” dimension, because one learns permanently to question one's premises and observational frames by reflecting on oneself and evaluating one's educational actions, also in terms of “working group”.

http://hdl.handle.net/10447/514226