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Il ruolo di Galeria Valeria nelle dinamiche della politica tetrarchica

Marilena Casella

subject

History060103 classics060102 archaeologyGaleria Valeria Candidianus Galerius Augusta mater castrorumGaleria Valeria Candidiano Galerio Augusta mater castrorumSettore L-ANT/03 - Storia Romana0601 history and archaeology06 humanities and the artsClassics

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Il lavoro si incentra sulla figura di Galeria Valeria, figlia di Diocleziano e moglie di Galerio. Un’attenzione particolare è stata riservata a Galeria come moglie e madre: l’analisi si sofferma sulla notizia del retore Lattanzio inerente alla sterilità di Galeria Valeria e alla conseguente adozione di un figlio, Candidiano, che Galerio avrebbe avuto dall’unione con una concubina, aprendo un ampio excursus su problematiche di carattere giuridico quali l’adoptio/adrogatio, la legittimazione, il iustum matrimonium e il concubinato. Si cerca poi di affrontare la complessa questione riguardante l’adesione o meno da parte della donna al cristianesimo, anche mediante l’analisi comparativa del testo lattanziano con un passo rabbinico. Al fine di far luce sull’individualità e sulla regalità della donna si è poi proceduto all’analisi delle iconografie presenti sul recto delle monete con effigiato il ritratto dell’Augusta. Lo studio di una serie di epigrafi, selezionate in quanto attestanti il titolo di mater castrorum, ha consentito di rinvenire le nobili virtù dell’Augusta connotata come sacratissima / θιοτάτη, piissima / σεβαστή / εὐσεβεστάτη. L’ultima parte del lavoro è dedicata alla sorte di Galeria vedova esule senza fissa dimora prima, e poi destinata ad una fine atroce, per lasciare quindi spazio a riflessioni nuovamente sul rapporto Galeria Valeria – Candidiano, e concludere con la ‘Valeria’, quella provincia della Pannonia Inferiore così denominata da Galerio in onore della moglie. This study focuses on the figure of Galeria Valeria, Diocletian’s daughter and Galerius’ wife. Particular attention is paid to Galeria as wife and mother: the analysis examines what Lactantius states about Galeria Valeria’s infertility and her adoption of a child named Candidianus, who was allegedly the offspring of Galerius and a concubine. This fact opens a wide range of issues of legal nature, such as the adoptio/adrogatio, the legitimacy, the iustum matrimonium and concubinage in general. I have also dealt with the difficult question concerning whether Galeria adopted Christianity or not: to do this, I have compared the Lactantian text with a rabbinical one. In order to highlight the individuality and the regality of the Augusta, I have examined the iconography on the obverses of the coins bearing her portrait. The study of a series of inscriptionsas attesting the title of mater castrorum, allowed to spot the noble virtues of the Augusta, connoted as sacratissima / θιοτάτη, piissima / σεβαστή / εὐσεβεστάτη. The last part of this work is devoted to the fate of the widow Galeria, who was initially exiled and later destined for an atrocious end; after this, more thoughts on the relationship between Galeria Valeria and Candidianus will follow. The essay ends with ‘Valeria’, the province which was renamed by Galerius in honour of his wife.

https://doi.org/10.1515/klio-2020-0008